È arrivato in libreria “Wireless 2: tutta la verità su cellulari, ripetitori, Wi-Fi, radar, smart meter, 5G e 6G”, il saggio di 272 pagine pubblicato da Libreria Editrice Fiorentina con immagini, di facile consultazione basato su oltre trecento studi scientifici in cui gli autori, Francesca Romana Orlando e Fiorenzo Marinelli, spiegano le evidenze sui rischi per la salute, per l’ambiente, ma discutono anche delle implicazioni associate all’uso delle tecnologie di comunicazione senza fili per la privacy e per i diritti civili.
Fiorenzo Marinelli, già biologo ricercatore del CNR di Bologna dove ha studiato gli effetti biologici delle radiazioni del cellulare sulle cellule e Francesca Romana Orlando, giornalista esperta di divulgazione scientifica, ha pubblicato diversi saggi e romanzi, tra cui “La città bianca” sullo sviluppo futuristico di una telefonia cellulare basata sulla luce, anziché sulla radiofrequenza. Entrambi collaborano con l’associazione AMICA che da oltre vent’anni fa informazione sul rapporto tra salute e ambiente, sostiene la ricerca scientifica indipendente sui campi elettromagnetici e lavora per il riconoscimento dei diritti civili dei malati ambientali.
La prima edizione di “Wireless” (2019) aveva avuto un’ottima accoglienza, ma nel frattempo si sono sviluppate nuove tecnologie e, per questo, gli autori hanno deciso di aggiornare il libro con le nuove pubblicazioni sui rischi per la salute e con un approfondimento sui rischi per i diritti civili e per la democrazia correlati alla raccolta di dati attraverso i social network e le applicazioni sul cellulare. Il saggio descrive anche i rischi psicologici derivanti dallo scrolling dello schermo del cellulare.
“I social network lavorano per trattenere l’utente il più a lungo possibile e ci riescono facendo leva sul bisogno di comunicazione che è innato nell’Uomo. Il successo della specie umana, infatti, si fonda in termini evoluzionistici proprio sulla capacità di creare gruppi sociali coesi sui quali fare affidamento per il procacciamento del cibo e per la cura della prole”.
“L’evoluzione ha fatto in modo che il cervello producesse dopamina ogni volta che si cerca un contatto con gli altri e, quando il rapporto diventa appagante, per esempio con un abbraccio o con uno sguardo prolungato rassicurante, si sviluppa ossitocina, che è l’ormone responsabile di stabilire dei legami stabili. Con i social, invece, si resta sempre nella fase di ricerca di un contatto e la produzione di dopamina sviluppa una dipendenza psicologica crescente, esattamente come avviene per altre sostanze che stimolano la dopamina come lo zucchero o certe droghe. Solo con la consapevolezza di questi processi inconsci gli utenti possono cercare di usare le tecnologie, senza esserne usati.” commenta Francesca Romana Orlando.
Da molti anni il Dott. Fiorenzo Marinelli tiene conferenze in Italia e nel mondo per informare la cittadinanza sui rischi per la salute connessi alla telefonia mobile. “Il cellulare è uno strumento utilissimo, ma deve essere considerato come una radio di emergenza e bisogna dare priorità alle comunicazioni via cavo perché la posta in gioco nell’usare le tecnologie wireless è altissima in termini di rischi per l’ambiente e per la salute. Bisogna considerare, infatti, che queste radiazioni colpiscono non solo l’Uomo, ma tutte le specie viventi, dalle piante agli animali, compresi quelli di compagnia che vivono con noi.”
Il libro si conclude con una serie di consigli pratici che il lettore può mettere facilmente in pratica per ridurre i rischi, per esempio tenere la connessione dati e Wi-Fi spenti del cellulare quando non sono necessari, evitare di usare il cellulare nei luoghi pubblici, quando si è in movimento o in aree con scarsa ricezione.
“Un aspetto sottovalutato, ma importantissimo secondo noi, è la radiazione passiva: ogni volta che qualcuno usa il cellulare irradia automaticamente anche chi gli sta intorno e tutte le persone che abitano o lavorano vicino ai ripetitori della zona. Solo attraverso la consapevolezza dell’impatto sulla salute pubblica causato dall’irraggiamento passivo si può iniziare a fare un uso responsabile del cellulare che metta al centro delle nostre priorità la salute piuttosto che partecipare a una socializzazione fittizia che non può essere appagante”, conclude Francesca Romana Orlando.
Per maggiori informazioni: https://www.lef.firenze.it