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martedì 01 aprile 2025

Danzainfiera 2025: un successo nel nome dei giovani alla Fortezza da Basso di Firenze

23-02-2025

Beatrice Ranieri, Vittorio Porcelli, Sara Ariotti, Kyda Pozza e Marta Andreitsiv sono i protagonisti della prima di “Calimala”, andata in scena sabato 22 febbraio nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso di Firenze. Nel concerto dal vivo di Studio Batsumi, (Federico Bigonzetti), Silvia Belà e Maxime Obadia i cinque danzatori/autori selezionati hanno portato in scena le coreografie realizzate su musiche originali composte ad hoc. L’altra finalista della competizione, che non si è potuta esibire con gli altri, è Rita Carrara. L’evento è stato l’appuntamento clou della seconda giornata di Danzainfiera, la rassegna organizzata da Pitti Immagine nella Fortezza da Basso dal 21 al 23 febbraio 2025. Ora i giovani talenti seguiti dal coach Pablo Girolami presenteranno le coreografie complete singolarmente nell'ambito del festival Nutida (13 giugno-3 luglio) che quest'anno si terrà non solo a Scandicci , ma anche a Firenze e nella Villa Caruso Bellosguardo di Lastra A Signa. I giovani protagonisti del progetto, frutto di una collaborazione tra Fondazione Pitti Discovery, Nutida Festival (Stazione Utopia) e Musicus Concentus, sono in trattativa per riproporre lo spettacolo come evento multimediale.

Insieme con “The Gala”, “Calimala” è stato l’evento di punta della 19esima edizione di Danzainfiera, che per tre giorni ha raccolto il popolo della danza accorso da tutta Italia e anche dall’estero, dimostrando la forte vocazione all’internazionalizzazione della manifestazione.

“Siamo molto contenti di questa edizione che ha soddisfatto tutti, dai buyer (che hanno avuto un incremento del 15 per cento), ai ballerini, ai coreografi, ai ragazzi che hanno affollato la Fortezza da Basso con un risultato finale che dovrebbe attestarsi sulle 20 mila presenze di visitatori”, dichiara Lapo Cianchi, direttore Comunicazione & Eventi e Vice Direttore Generale di Pitti Immagine. “Siamo fieri di aver ospitato il progetto Calimala che ci ha permesso di raggiungere più obiettivi – continua -. E’ un’opportunità per giovani coreografi che non si fermerà qui e si ripeterà il prossimo anno. Abbiamo aperto una finestra sul Contemporaneo che pensiamo debba avere più spazio nella rassegna come occasione di crescita dell’intero evento. Nelle prossime edizioni potrebbe avere più spazio la musica come elemento multimediale. In nuce, è l’asse su cui vorremmo portare Danzainfiera”.

Tra gli appuntamenti più interessanti dell’ultima giornata, oltre all’incontro con la danza sociale del gruppo Descendants e con l’etoile Maya Makatheli, anche l’appuntamento finale con Fini Dance Festival – il primo gemellato tra Italia e New York nato nel 2011. Per Fini, è stata l’occasione per valutare giovani talenti da proporre a Table of Silence di Jacqulyn Buglisi, la toccante manifestazione che si tiene a Lincoln Center in memoria dell’attacco alle Torri Gemelle. Ogni anno, l’11 settembre l’area dedicata ai teatri si trasforma in un enorme palcoscenico a cielo aperto dove oltre un centinaio tra ballerine e ballerini vestiti di bianco si esibiscono. “La danza assume la connotazione di rituale per la pace” - ha raccontato Fini – “sono molto contento di poter selezionare qui a Danza in Fiera i ballerini da proporre per questa meravigliosa iniziativa”. “Quando ho vinto la borsa di studio per la Martha Graham – ha continuato – ero un giovanissimo ballerino arrivato negli Stati Uniti con una valigia piena di sogni. Non avrei mai immaginato che la mia vita si sarebbe divisa tra Italia e l’America. Nel tempo mi sono reso conto dell’importanza di avere consigli e sostegno in un Paese così grande e nuovo. Al di là della preparazione artistica, ho compreso negli anni il valore di una guida che aiuti in maniera concreta per conoscere i luoghi della danza, essere al corrente dei riferimenti corretti e completi relativi alle audizioni. E non è da sottovalutare la tutela necessaria per proteggersi da fake news e contatti che spesso conducono a rischi e truffe”. 

E’ recente la notizia di una ballerina che, ingannata da una comunicazione di una scuola di danza che si presentava con il nome Fini Dance, ha ricevuto proposte inurbane per lo svolgimento dell’audizione online. Anche su questi pericoli, spesso poco conosciuti nel mondo della danza, Fini ha voluto approfondire nell’incontro: “Diffidate delle richieste di scuole che si presentano senza dare la possibilità di una comunicazione telefonica” – ha detto –; quando le proposte di audizioni arrivano solo tramite social network, prive di contatti di diretti ed un referente da raggiungere è possibile che rientrino in quella casistica di fake news, una situazione che, ultimamente è apparsa anche nel mondo della danza”. 

Per maggiori informazioni: https://danzainfiera.pittimmagine.com