Giovedì 20 marzo 2025, alle ore 18.45, all’
auditorium Antonio Paolucci delle Gallerie degli Uffizi si terrà la
lezione di Adriano Aymonino, direttore del Master in Art Market and the History of Collecting all’Università di Buckingham in Inghilterra. Sarà la prima di tre dedicate al Grand Tour e sarà incentrata sulle premesse culturali e politiche di questo fenomeno, sulle sue ripercussioni in campo artistico e sull’osmosi tra architettura, collezioni e biblioteche, nel tentativo di creare interni ‘all’antica’ nella Gran Bretagna di primo Settecento.
Nei primi decenni del Settecento la Gran Bretagna adottò e sviluppò la prima monarchia costituzionale dell’Europa moderna. L’ala più parlamentare della nuova classe dirigente si identificò progressivamente con i valori etici e ideologici della Roma repubblicana e della prima età imperiale, abbracciando allo stesso tempo un’estetica classicista nel campo dell’architettura e delle arti visive, in largo anticipo rispetto alle altre nazioni europee.
Con l’intento di dare vita a una “Britannia Romana”, migliaia di opere d’arte vennero acquistate o commissionate in Italia per adornare i palazzi urbani e le country house del nuovo patriziato. Il Grand Tour, fenomeno che si era andato strutturando nel corso dei due secoli precedenti, divenne un vero e proprio rito sociale e culturale, subendo un processo di formalizzazione dal punto di vista delle infrastrutture e degli itinerari di viaggio, delle dinamiche di mercato e delle norme culturali.
I prossimi due appuntamenti completeranno il ciclo dedicato al Grand Tour: Thomas Edward Coke (27 marzo - Holkham Hall. Abitare la storia. Passato e presente di una grande dimora inglese), ottavo conte di Leicester e attuale gestore della settecentesca dimora di famiglia Holkham Hall, in cui è conservata la collezione di dipinti, sculture e manoscritti raccolte dal suo antenato Thomas Coke 1° durante il suo Grand Tour. Will Gompertz (10 aprile - Sir John Soane: Made in Italy ) racconterà di un altro protagonista del Grand Tour, l’architetto John Soane che, fortemente influenzato dall’arte e dall’architettura italiana, mise insieme una collezione eccezionale, ospitata nella sua affascinante dimora londinese, oggi diventata il Sir John Soane’s Museum, di cui Gompertz è direttore.
Per maggiori informazioni: www.brevissime.org