Domenica 23 marzo 2025, alle ore 17.30, nella Chiesa di San Salvatore in Ognissanti (Borgo Ognissanti, 42 – Firenze), si esibirà la doppia formazione statunitense, proveniente da Shaker Heights (Ohio – USA), Shaker Heights HS Choir & Orchestra, rispettivamente diretta da Nicholas LaPete (Choral Director) e Donna Bartlett Jelen (Orchestra Director). L'orchestra conta ben oltre 70 musicisti, il coro 14 voci, entrambi protagonisti di competizioni e festival internazionali in Germania, Austria, Inghilterra, Francia, Belgio, Repubblica Ceca, Spagna, Cina, Olanda.
La Shaker Heights HS Orchestra inaugura l'esibizione fiorentina con un omaggio all'Italia, eseguendo la Toccata di Girolamo Frescobaldi, dal suo primo libro di Toccate e partite d'intavolatura, nell'arrangiamento di Higgins. Dall'Italia alla madrepatria, con il compositore statunitense William Hofeldt con She will hang the Nights with Stars; l'ispirazione di Hofeldt nasce dalla poesia omonima di Oscar Wilde, dal contrasto luce/tenebre, bianco/nero, musicalmente dipinto e affidato alle varie sezioni dell'orchestra.
Dall'Ohio nuovamente in Italia con l'esecuzione del Concerto grosso in Re minore H 143 “La Follia” di Francesco Geminiani, l'opera più nota del compositore toscano.
Dalla Toscana a Salisburgo, con l'esecuzione del primo movimento della Sinfonia n. 1 in Mi bemolle Maggiore KV 16 del genio salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart, scritta a soli 9 anni.
Chiude la prima parte sinfonica la Serenade for String Orchestra della compositrice Norman Leyden, recentemente scomparsa, composta nel 1971. I quattro movimenti brevi e contrastanti fondono la tradizione classica/barocca con armonie stilistiche popolari contemporanee. I movimenti includono: I. Preludio II. Fuga III. Notturno IV. Cakewalk.
Lo Shaker Heights HS Choir inizia la sua performance con un canto tradizionale del Sud Africa, titolato Siyahamba. Il testimone passa, poi, a Thula Klizeo del vocalist e compositore sudafricano Joseph Shabalala e a Connected del cantante, didatta, pianista e compositre canadese Brian Tate, per concludere con Shenandoah, nell'arrangiamento di Linda Spevacek. Prendendo spunto dalla nota canzone popolare americana Shenandoah e inserendola in un contesto contemporaneo ma tradizionale, Linda Spevacek ha creato una selezione raffinata del repertorio folk che il Coro esegue per concerti e concorsi.
L'ultima parte del concerto vede le due compagini statunitensi riunite. Il programma proposto si apre con un traditional americano titolato Bring Me Little Water Silvy, per proseguire con Crowded Table, nell'arrangiamento di Andrea Ramsey. Si tratta della canzone country-pop del supergruppo The Highwomen, che trasmette un potente messaggio a tutti noi di unirci e sostenerci a vicenda; spiccano i soli del violino, un tocco di classe alle belle armonie corali di questa toccante pagina musicale americana.
Chiudono la serata fiorentina United in Purpose di Rollo Dilworth, un inno ritmato in stile stile gospel, con testo di Maya Angelou, che spinge l'umanità ad assumersi la responsabilità per rendere il mondo e le sue comunità luoghi sicuri, solidali e giusti; e il mottetto capolavoro mozartiano Ave Verum Corpus K 618 in Re Maggiore, composto nel 1791, poco prima della sua morte.
Ingresso libero e gratuito.
Per maggiori informazioni: www.florenceyouthfestival.com