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martedì 01 aprile 2025

Stravinskij: Gianfranco Vinay, Massimiliano Locanto e Gregorio Nardi al Lyceum Club di Firenze

31-03-2025

«Io non vivo nel passato e neppure nell’avvenire. Sono nel presente.» Così, nel 1935, Stravinskij chiudeva la sua autobiografia, esprimendo il rifiuto di ogni spinta verso le utopie di un futuro idealizzato, ma anche il bisogno di non attardarsi su risultati artistici già acquisiti. Oggi, a più di cinquant’anni dalla sua morte, Stravinskij resta uno dei compositori del Novecento più eseguiti, studiati, discussi, amati e odiati.

Lunedì 31 marzo 2025, alle ore 18, nella sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze in Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze), si svolgerà un incontro sulla figura e la musica di Igor Stravinskij, ospitando due illustri studiosi della sua musica, Gianfranco Vinay e Massimiliano Locanto - autori dell'ultima, importante monografia italiana dedicata al compositore russo : “Musica al presente: su Stravinskij” ed. il Saggiatore 2024 - a colloquio con il pianista e musicologo Gregorio Nardi, che eseguirà pagine di raro ascolto, sia di Stravinskij che di altri autori a lui contemporanei.

Gregorio Nardi eseguirà intorno a questa conversazione un raffinato programma di grande gusto e intelligenza, che comprenderà alcune pagine pianistiche di Stravinskij, rappresentative del suo periodo parigino e di quello americano: gli otto piccoli capolavori poetici intitolati “Les cinq doigts” del 1921, il “Tango” scritto a Hollywood nel 1940, poco dopo l'ottenimento della cittadinanza statunitense, e l'ironica “Circus polka” «composta per un giovane elefante» del circo Barnum nel 1942. Inoltre, si ascolteranno pagine di autori che furono in rapporto con Stravinskij e che parteciparono con lui all'incandescente avanguardia parigina nel primo Novecento. Saranno eseguiti il “Tango” di Isaac Albéniz (1890) nella virtuosistica trascrizione realizzata nel 1921 da Leopold Godowski, la Suite del 1914 “Les Chants de la mi-mort” di Alberto Savinio (definito da Guillaume Apollinaire "artista rinascimentale", che allude, nel titolo di questo lavoro, a uno stato mentale sospeso tra il sogno e la realtà, necessario per comprendere il mondo), la parodia futuristica del Preludio op. 28 n. 7 di Chopin nell'”Antigrazioso” di Alfredo Casella, dai due Contrasti del 1916, e “La Danseuse aux Lions” scritta nel 1937 da Vittorio Rieti, nome ancora troppo poco conosciuto della musica del Novecento, del quale anche Stravinskij ebbe grande stima.

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 28 marzo a: sezionemusicalyceum@gmail.com

L'iniziativa è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.

Per maggiori informazioni: https://lyceumclubfirenze.it/eventi-2024/31-marzo.html