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venerdì 25 aprile 2025

"Altrove è Ovunque", la mostra di Dieter Nuhr alla Galleria delle Carrozze di Firenze

01-05-2025

Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, l'artista tedesco Dieter Nuhr torna in Italia per presentare le sue opere con l’obiettivo di evidenziare la bellezza del mondo, i rischi che esso corre e il desiderio di creare un ponte ideale verso la sostenibilità. Dopo il grande successo delle sue esposizioni alla 59ª Biennale d’Arte di Venezia presso la Biblioteca Nazionale Marciana in Piazza San Marco (2022) e al Museo MAXXI di Roma (2023), Nuhr arriva per la prima volta a Firenze con una mostra personale intitolata "Altrove è Ovunque".

Curata da Dirk Geuer e sostenuta dalla Fondazione Brost, l’esposizione aprirà giovedì 1 maggio 2025 alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (Via Camillo Cavour, 5 - Firenze) e rimarrà visitabile fino al 2 giugno. Tuttavia, martedì 13 maggio, la mostra ospiterà un evento speciale con un "midissage" – un evento a metà percorso – alla presenza dell’Artista, del curatore Dirk Geuer, del presidente della Fondazione Brost Bodo Hombach e di Carlo Francini, direttore dei musei civici fiorentini e già responsabile del sito UNESCO di Firenze.

L’ingresso alla mostra è gratuito.

Con questa iniziativa, Nuhr invita i visitatori a impegnarsi per il mondo e, in collaborazione con l’UNESCO, promuove una maggiore sostenibilità, perché "rendere visibile la bellezza del mondo in nome dell’arte" è il mantra che l’artista ripete all’inizio di ogni nuova avventura artistica. Il variegato lavoro artistico di Nuhr sottolinea la necessità di uno sviluppo sostenibile del pianeta. Con il sostegno della Fondazione Brost, una delle più importanti organizzazioni culturali e artistiche della Germania, la mostra presenta circa 40 opere, tra dipinti e disegni basati su fotografie, alcune di grande formato, realizzate con una tecnica mista che combina strumenti digitali e pittura acrilica. Il risultato è una sequenza di immagini con un’impronta unica, capace di creare suggestioni e dotata di gran fascino.

Al centro della mostra c’è la bellezza del nostro mondo: tre quarti delle opere raccontano luoghi vicini e lontani, a partire dalla terra natale di Nuhr, la regione della Ruhr. Una volta dominata da miniere e industria estrattiva, quest’area della Germania occidentale è oggi simbolo di sviluppo sostenibile, rinaturalizzazione e trasformazione culturale. In breve, un modello. Crocevia di culture diverse e esempio di integrazione, diversità e tolleranza, la Ruhr rappresenta anche una guida per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i cui 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile sono condivisi anche dall’UNESCO. Non a caso, il complesso industriale minerario della Zollverein di Essen è patrimonio dell’umanità dal 2001. Le altre opere di Nuhr parlano di Sudan e Thailandia, Arabia Saudita e Senegal, Norvegia e Georgia, Laos, Bhutan, India e Grecia, di fiori esotici e bambini provenienti da terre lontane.

Infine, tre opere si distaccano da questi temi e rappresentano un omaggio a Firenze: si tratta di reinterpretazioni contemporanee (per stile e tecnica) di tre famosi dipinti, come l’Adorazione del Bambino di Filippo Lippi, il David di Donatello (entrambi un tempo conservati a Palazzo Medici Riccardi) e Dante con la Divina Commedia di Domenico di Michelino, visibile nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

«Dieter Nuhr si è affermato a livello internazionale come artista multimediale - afferma Dirk Geuer, curatore dell’Associazione per l’Arte nello Spazio Pubblico -. Il suo vasto portfolio artistico, esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, riflette sia il suo legame profondo con la Ruhr sia i suoi viaggi in angoli remoti del mondo. Inoltre, la mostra ‘Altrove è Ovunque’ a Palazzo Medici Riccardi evidenzia la capacità di Nuhr di creare un dialogo affascinante tra classico e contemporaneo, utilizzando una tecnica estremamente personale».

Questa mostra fa parte di un prestigioso progetto quadriennale che include oltre 120 opere e tocca diverse sedi internazionali. Sostenuta dalla Fondazione Brost e organizzata dall’Associazione per l’Arte nello Spazio Pubblico, la mostra si evolve ad ogni tappa. È già stata esposta all’Artforum di Vienna e al Museo Nazionale Bavarese di Monaco. Le opere selezionate saranno successivamente presentate al Museo Nacional de Bellas Artes e L'Avana.

Attraverso la reinterpretazione artistica di opere contemporanee e classiche, unita alla sovrapposizione di tecniche cromatiche digitali e analogiche, Nuhr rende esotica la propria terra e avvicina i luoghi e le persone lontane. Il suo intento è creare un’equivalenza estetica tra questi due mondi, mettendoli sullo stesso piano artistico. Allo stesso tempo, dà voce al messaggio profondo della sua arte: ciò che rischia di essere irrimediabilmente perduto se non protetto – la bellezza e la diversità della natura, dai ghiacciai ai fiumi, dai laghi alla vegetazione e agli ecosistemi terrestri e acquatici. Oltre ai dipinti, la mostra presenta anche ritratti realizzati con iPad. Anche qui, l’intento è quello di stabilire un’equità artistica rappresentando figure della Madonna accanto a persone di origine, classe sociale ed età differenti, tutte sullo stesso piano.

Dieter Nuhr, nato nel 1960 a Wesel, vive e lavora tra Düsseldorf, Berlino e Ibiza. Attivo come artista su varie piattaforme, è stato per anni uno dei più noti satirici tedeschi. Tuttavia, la sua carriera come artista visivo è iniziata ancor prima: tra il 1981 e il 1987 ha studiato pittura all’Università di Essen (ex Scuola Folkwang). Inizialmente concentrato sulla pittura, ha iniziato a sperimentare la fotografia nei primi anni ’90 – una passione che ancora oggi influenza profondamente il suo lavoro. Con le sue opere più recenti, Nuhr ha sviluppato uno stile artistico riconoscibile e unico, che gli ha guadagnato un grande successo tra i professionisti del settore. Lo dimostra la sua storia espositiva: negli ultimi tre anni, istituzioni prestigiose come l’Osthaus Museum di Hagen, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, il Musée Théodore Monod d’Art Africain di Dakar, il MAXXI di Roma, il Ludwig Museum di Coblenza, il Bank Austria Kunstforum di Vienna e il Museo Nazionale Bavarese di Monaco hanno ospitato mostre personali delle sue opere.

Per maggiori informazioni: www.dieternuhr.de - www.oncevents.com