
Dopo
The Handke Project,
Jeton Neziraj torna a Firenze, al
Teatro della Pergola, nel
Saloncino ‘Paolo Poli’ l’8 e il 9 maggio 2025, ore 21, con
Negotiating Peace,
una commedia graffiante e satirica sui processi di pace. Dall’Irlanda del Nord al Medio Oriente, dagli accordi di Dayton a quelli di Oslo, dalle trattative ancora irrisolte tra Kosovo e Serbia, fino alle imprevedibili conclusioni del conflitto russo-ucraino: cosa succede dietro le quinte di un negoziato?
È possibile negoziare la pace? Chi lo fa? E perché? Uno spettacolo creato da un ensemble paneuropeo per metterci di fronte alle speranze, le sfide e le ipocrisie che accompagnano il raggiungimento della pace. «Se la guerra ha i suoi demoni» chiede la regista Blerta Neziraj, «cosa ha la pace? Qual è il contrario di questi demoni? Sono i leader che hanno il coraggio di firmare accordi di pace? Oppure la gente comune, i sopravvissuti, che hanno pagato il prezzo più alto della guerra?».
Teatro della Pergola e Qendra Multimedia hanno riunito un ensemble paneuropeo per lo spettacolo. Questa nuova produzione è stata creata con artisti e gruppi teatrali provenienti da Ucraina, Kosovo, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Italia, Repubblica Ceca, Albania, Macedonia del Nord, Norvegia, Polonia ed Estonia.
«Il teatro è il rumore che facciamo per sconfiggere la paura»: è una frase di Jeton Neziraj che dice moltissimo del suo modo di scrivere per la scena. Il Teatro della Pergola lo ha conosciuto insieme a Giacomo Pedini, direttore artistico di Mittelfest, con il quale si scommise su The Handke Project, riflessione attualissima, come tutte quelle di Neziraj, sul confine tra libertà di espressione e falsificazione della verità, in rapporto alla controversa figura dello scrittore austriaco e al suo negazionismo della strage di Srebrenica.
Quello che più rileva di Jeton Neziraj è la sua capacità di fare teatro attorno all’attualità, ma non attraverso instant plays: piuttosto, precedendo l’attualità medesima – come avviene in Negotiating Peace – e producendo una continua riflessione su di essa. Un teatro politico unico nel suo genere, e non solo in Europa, che si avvale di un punto di osservazione, quello del Kosovo e dei Balcani, particolarmente delicato nello scenario attuale, perché inserito in uno scacchiere messo sotto pressione dalla situazione tra Russia e Ucraina, con inquietanti sviluppi potenziali.
Con Mittelfest, e altri partner europei e mondiali, il Teatro della Pergola ha aderito anche al nuovo progetto di Neziraj,
Under the Shade of a Tree I Sat and Wept, attorno a un altro tema delicatissimo, quello della riconciliazione dopo le grandi tragedie come i genocidi o l’apartheid.
Per maggiori informazioni:
www.teatrodellatoscana.it Foto: Atdhe Mulla