Sabato 10 maggio 2025, alle ore 11.00, la
libreria Libraccio di Firenze, in via de' Cerretani 16r, ospita l'incontro di presentazione del libro
"La staffetta senza nome" di Sandra Gilardelli con Jessica Chia, edito da
Solferino.
«
No, non era coraggio. Era incoscienza. Era un ideale. Se dovessi pensare al coraggio, credo che su in montagna ci sarebbero saliti in pochi.»
Sandra Gilardelli ha novantanove anni e mezzo e, come racconta in queste pagine, quando ha preso parte alla Resistenza ne aveva soltanto diciotto. Nata in una famiglia antifascista, il seme della libertà germoglia subito, quando negli anni della guerra Milano si trasforma in un rogo a cielo aperto e costringe molte famiglie a sfollare. Ma il battesimo del fuoco avviene a Pian Nava, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, dove la ragazza inizia a collaborare con i partigiani della brigata Cesare Battisti, improvvisandosi infermiera e fabbricando bende e medicamenti con materiali di fortuna. In poco tempo diventa staffetta per la consegna di lettere segrete ai medici del Comitato di liberazione nazionale di Verbania. Il suo coraggio e le sue convinzioni si rivelano fondamentali anche quando incontra per la prima volta il tenente “Mosca”, primula rossa dei combattenti per la libertà, che si presenta travestito da soldato delle SS e riuscirà in seguito a sfuggire più volte alla forca. Con lui condividerà sessantacinque anni di vita e avrà una figlia, «cresciuta in mezzo ai partigiani».
La storia del Paese s’intreccia con quella più intima, il passato con il presente in una confessione a cuore aperto scritta da Sandra Gilardelli con Jessica Chia, per ridare vera voce alla «Resistenza taciuta» delle donne.
Sandra Gilardelli nasce il 1° luglio 1925 a Milano dove vive tuttora. Nel febbraio del 1943 si trasferisce con la famiglia a Pian Nava, nel Verbano, sopra Intra. Nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre entra in contatto con la brigata alpina Cesare Battisti, che ha un posto di comando a Premeno, con cui inizia a collaborare quasi subito sia come staffetta, sia aiutando il medico a curare i feriti. Nell’agosto del 1944 conosce il tenente “Mosca”, che sposerà qualche anno più tardi. Dopo il matrimonio aiuta il marito nella sua attività di avvocato e, dopo la nascita della figlia, si dedica a tempo pieno alla famiglia e al volontariato.
Jessica Chia (La Spezia, 1987) è laureata in Letterature e filologie europee all’Università di Pisa e ha un master in Editoria cartacea e digitale all’Università Cattolica di Milano. È giornalista al «Corriere della Sera», dove lavora alla redazione Cultura e a «la Lettura». Ha lavorato anche per la redazione online di Corriere.it e scrive per «La 27esima Ora». Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico Rossella Minotti under 35 con un reportage dedicato alle vittime della tratta sessuale.
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