Città di Firenze
Home > Webzine > "Sulla libertà", incontro con Michele Ciliberto e Padre Bernardo Gianni al Libraccio di Firenze
giovedì 15 maggio 2025

"Sulla libertà", incontro con Michele Ciliberto e Padre Bernardo Gianni al Libraccio di Firenze

21-05-2025

Cosa è la libertà? Mercoledì 21 maggio 2025, alle ore 18.00, Michele Ciliberto dialoga con Padre Bernardo Gianni alla libreria Libraccio di Firenze, in via de' Cerretani 16r, all'incontro di presentazione del libro "Sulla libertà" di Norberto Bobbio e Palmiro Togliatti, a cura di Michele Ciliberto, edito dalla Scuola Normale Superiore.

Negli ultimi mesi del 1954 si svolge una discussione molto vivace fra due importanti personalità della cultura e della politica italiana, Norberto Bobbio e Palmiro Togliatti, su un tema decisivo: la libertà. Cosa intendiamo quando parliamo di libertà? Cosa è la libertà, in che consiste la libertà individuale e quali sono i principi su cui essa è fondata? Possono esistere democrazie illiberali? Questi gli interrogativi alla base di quel confronto. Oggi una discussione di questo tipo sembra inconcepibile: mancano intellettuali in grado di intervenire sui punti più spinosi del dibattito politico; mancano politici in grado di sostenere le proprie posizioni con serrate argomentazioni di carattere teorico. Eppure, non solo il tema di quel confronto resta cruciale nella riflessione filosofico-politica, ma, a distanza di tanti anni, conserva una grande, insospettata, attualità.

Norberto Bobbio nasce a Torino il 18 ottobre 1909, e si laurea in legge e in filosofia. Antifascista, entra nel gruppo torinese di Giustizia e Libertà e successivamente nel Partito d'Azione. Viene arrestato nel 1943. Filosofo del diritto e storico della cultura, come studioso della teoria generale del diritto si è impegnato in un ripensamento del giusnaturalismo e del positivismo (Giusnaturalismo e positivismo giuridico, 1965). Non mancano nella sua produzione gli studi politici: ha scritto importati saggi sui classici moderni (Da Hobbes a Marx, 1965) e sugli elitisti italiani (Saggi sulla scienza politica in Italia, 1969); ha affrontato più volte il tema del rapporto tra politica e cultura (Politica e cultura, 1955) e ha realizzato saggi e scritti sulla democrazia (Il futuro della democrazia, 1984). In sinstesi ha cercato di coniugare le istanze della libertà individuale con quelle dell'eguaglianza sociale (liberal-socialismo). Nel 1997 Laterza ha pubblicato la sua Autobiografia che traccia una sintesi di questa lunga esistenza di impegno culturale e di insegnamento. Ottenuta nel 1984 la nomina a Senatore a vita da Sandro Pertini, è rimasto sino alla morte come autorevole presenza nel dibattito culturale su posizioni di socialismo. Norberto Bobbio ha conferito al Centro studi Piero Gobetti di Torino l'intera sua biblioteca professionale. Si tratta di un corpus di circa 30.000 titoli (17.000 volumi, 8.000 opuscoli, testate di riviste, collezioni complete e fascicoli singoli) che il Centro ha mantenuto nella sua organicità, classificandolo in un catalogo a parte e collocandolo in locali specifici, nella consapevolezza che esso costituisce, oltre a uno straordinario strumento per lo studio della cultura filosofica, giuridica e politica contemporanea, anche un mezzo per meglio conoscere gli interessi scientifici e il metodo di lavoro bobbiani. Nell'ambito della Biblioteca il Centro studi Piero Gobetti ha inoltre raccolto e classificato l'intera produzione intellettuale di Norberto Bobbio (circa 5.000 titoli: volumi, saggi, lezioni, articoli, recensioni e interviste, in diciannove lingue) al fine di offrire agli studiosi lo strumento più completo per l'approfondimento del suo pensiero in tutte le sue fasi e articolazioni. Tale Bibliografia, dotata di sofisticati strumenti di ricerca (per soggetti, generi, lingua, fonte, collocazione cronologica, ecc.) è disponibile anche per la consultazione in rete.

Palmiro Togliatti nacque a Genova nel 1893. Conseguita la maturità a Sassari, nel 1911 si iscrisse all’Università di Torino laureandosi in Giurisprudenza. Collaboratore della stampa socialista torinese, fu tra i fondatori dell’“Ordine nuovo”. Nel 1921 aderì al Partito comunista d’Italia e ne divenne il leader dopo l’arresto di Gramsci. Dal 1926 al 1944 visse in Unione Sovietica, in Svizzera, in Francia e in Spagna, dove rappresentò l’Internazionale comunista nella guerra civile. Rientrato in Italia, fu vicepresidente del Consiglio e ministro della Giustizia. Fu tra i padri della Costituzione e deputato dal 1948. Sotto la sua guida, il “partito nuovo” divenne il più importante e influente partito comunista occidentale. Morì a Jalta nel 1964.

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it