"Messaggere" è il lavoro di una nuova generazione di artiste: Chiara Baima Poma (1990, Cuorgnè, Torino), Fatima Bianchi (Como, 1981), Lucia Cantò (Pescara, 1995), e Parul B. Thacker (Mumbai, 1973). Diverse per provenienza, formazione e modalità espressive, sono accomunate da una ricerca che attinge ai sentimenti più profondi del genere umano e sembra esprimere interesse per tematiche legate alla spiritualità. Attraverso opere di recente produzione e interventi site-specific ideati appositamente per il Museo Novecento, la mostra consentirà di condurre un’indagine sul rapporto tra arte e spiritualità, istituendo un inedito dialogo tra pratiche molto distanti tra loro. In un tempo così complesso, distruttivo e drammatico come quello che stiamo vivendo può l’arte essere una forma di spiritualità, può la pratica artistica essere uno spazio personale e collettivo in cui sperimentare la fede, la ritualità, la trascendenza oltre la materialità, verso un orizzonte temporale e spaziale nuovo?
"Un passo avanti tanti dietro" è la più ampia retrospettiva dedicata a Marion Baruch (Timisoara, 1929) in un’istituzione italiana e renderà omaggio a un’artista instancabile e cosmopolita, nata in Romania ma vissuta tra Israele, Francia e Italia. L’esposizione dislocata tra il Museo Novecento e Manifattura Tabacchi di Firenze e in collaborazione con Polimoda ripercorre oltre sessant’anni di ricerca artistica, tracciando un viaggio nell’evoluzione di Baruch, capace di intrecciare materiali e significati con straordinaria sensibilità. L’esposizione consentirà di ripercorrere la sua intensa attività, quasi settanta anni segnati da continui cambiamenti di rotta e nuove avventure, grazie alla presenza di opere emblematiche del suo poliedrico percorso, dai primi lavori della fine negli anni Cinquanta alle collaborazioni con designer come Gavina, dalle sculture performative alla nascita di NAME DIFFUSION, dalle opere partecipative fino ai lavori in tessuto realizzati dopo il duemila.
"Thomas J Price in Florence" è la mostra progettata per le sale di Palazzo Vecchio con opere scultoree di varia scala allestite all'interno della collezione permanente del museo civico. Al centro della mostra ci sono i due bronzi all'aperto, uno nel cortile del Museo Novecento e una scultura dorata di 3,6 metri di altezza che dialoga con le opere storiche in Piazza della Signoria. Celebre per le sue sculture figurative di grandi dimensioni, Thomas J Price attira la nostra attenzione sull'incarnazione psicologica dei suoi personaggi di fantasia, mettendo in risalto il valore intrinseco dell'individuo e sovvertendo le strutture gerarchiche. Le opere, ispirate a fonti diverse, sono sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva. Price bilancia i metodi di presentazione, il materiale e la scala per sfidare le nostre aspettative e fornire spunti per una connessione umana più profonda. L'artista costringe lo spettatore a considerare come e perché le cose sono fatte, inserendo riferimenti alla scultura antica, classica e neoclassica insieme a una sofisticata comprensione del potere simbolico dei materiali.
Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it