Nel cuore dell’estate fiorentina, il FLO.RE. Festival 2025 intreccia musica da camera, arti visive e sostenibilità ambientale in un festival diffuso, vivo e partecipato. Un invito a riscoprire il legame profondo tra arte e natura, tra radici culturali e paesaggi sonori. Concerti con grandi interpreti e giovani talenti, masterclass di alto perfezionamento, talk, guide all’ascolto, laboratori musicali e percorsi urbani immersivi: un calendario ricco di appuntamenti, tra giardini, biblioteche, cortili nascosti e chiese storiche di Firenze e dell’area metropolitana.
ARBORE AMICA
Gli alberi, le radure, gli spazi della foresta sono da secoli un tema favorito nei quadri, nei disegni, nelle incisioni. E innumerevoli poesie sono dedicate alla stessa tematica; e fiabe e romanzi descrivono l’esistenza nei boschi, e raccontano il significato profondo di quei luoghi per la civiltà umana. L’arte è dunque un tramite privilegiato per conoscere in che modo le nostre culture si sono confrontate con l’universo verde. Assai meno conosciuto è il cammino compiuto dalla musica nell’avvicinarsi a questi stessi concetti. Un percorso complesso, in effetti, che parte dai Corali luterani (Nun ruhen alle Wälder – Adesso riposano i boschi – di Paul Gerhardt, 1647) e giunge fino a Pierino e il Lupo di Sergei Prokof’ev (1936), a Il Canto delle Foreste op. 81 (1949) di Dmitri Shostakovich, e oltre. Ogni paese, ogni cultura, ha rappresentato quegli stessi luoghi da un punto di vista differente: la maestosità accogliente delle foreste tedesche, la deliziosa frescura nei boschetti francesi, i richiami di caccia nelle boscaglie boeme, il terrore dell’ignoto nella taiga russa, il dolce stormire delle vastità svedesi. E dovunque: la foresta mistica, il confine fra la vita sociale dell’uomo e l’inconosciuto, il varco oltre il quale si incontrano le Divinità. L’attenzione dei musicisti italiani è rivolta piuttosto alla vita di campagna trasfigurata negli idilli petrarcheschi e nei Madrigali (Luca Marenzio: O verdi selve; Claudio Monteverdi: Vi ricorda, boschi ombrosi; Sigismondo d’India: Ombrose e care selve) o parodiata nei componimenti rusticali; e comunque contrapposta – come garanzia di pace, di tranquillità, di sobria felicità – alla vita urbana (l’eccezione, casomai, è rappresentata da I Pini di Roma di Ottorino Respighi). In Germania, l’intensa consuetudine con gli spazi boschivi si è manifestata, in musica, nell’incalcolabile produzione di Lieder e di Cori, specchio di un singolare amore letterario per il tema. Schubert, Mendelssohn, Schumann, Brahms, Cornelius, Mahler, Schoenberg, Berg rappresentano solo le vette di uno smisurato arcipelago sommerso che attende ancora di essere riscoperto. Ai boschi, agli alberi, si applicarono autori di ogni parte del mondo. Si pensi alle affascinanti melodie dell’inglese Frederick Delius, dei cechi Antonin Dvořák e Viktor Ullmann, dei norvegesi Edvard Grieg e Agathe Backer-Grøndahl, del polacco Karol Szymanowski, dei russi Nikolaj Rimski-Korsakow, Sergei Rachmaninov e Nikolaj Metner, dei francesi Hector Berlioz e Claude Debussy… un panorama europeo di eccezionale varietà. Non solo con le parole: alberi e boschi sono evocati in innumerevoli brani strumentali, soprattutto per pianoforte: dalle visionarie Waldszenen op. 82 (1851 – scene della foresta) di Schumann ai Cipressi (1920) di Mario Castelnuovo Tedesco, dal Waldesrauschen (1863 – mormorio della foresta) di Liszt al Phantastisches Duett zweier Bäume vor dem Fenster (1919 – duetto fantastico di due alberi alla finestra) di Paul Hindemith. E ancora: la musica da camera per violino (Carl Maria von Weber), per violoncello (Antonín Dvořák), per flauto (Sofia Guibadulina), per quartetto d’archi (Pëtr Il'ič Čajkovskij), per organo (Camille Saint-Saëns), qui riunita per conseguire uno sguardo compiuto su questa affascinante tematica. Col proposito di realizzare una manifestazione interdisciplinare, il progetto prevede due mostre (una fotografica e una di disegni), e una tavola rotonda che trovi affiancati artisti (protagonisti dell’arte povera in legno, musicisti della stagione concertistica, pittori e fotografi specializzati nella rappresentazione di alberi) e gli studiosi della scuola di Stefano Mancuso.
RASSEGNE (DI CONCERTI)
Il cuore pulsante del FLORE Festival è rappresentato dai concerti serali, suddivisi in rassegne curate nei minimi dettagli e ospitate in alcuni dei luoghi più iconici e significativi del panorama culturale fiorentino. Ogni rassegna è concepita per offrire un’esperienza artistica unica, capace di coniugare la grande tradizione musicale con approcci innovativi e coinvolgenti.
Concerti in Divenire: un viaggio musicale che si trasforma in un’esperienza immersiva grazie all’integrazione di diverse forme d’arte, tecnologie innovative e percorsi sensoriali. Rinomati esecutori daranno vita a concerti che superano il semplice ascolto, trasformandosi in eventi multisensoriali capaci di sorprendere e coinvolgere il pubblico in modo inedito.
L’Italia Che Emerge: una vetrina dedicata alle giovani promesse italiane, a quei talenti emergenti che stanno iniziando a lasciare il segno nel panorama musicale. Questi eventi offrono loro un’importante occasione per esibirsi e farsi conoscere, contribuendo a sostenere il futuro della musica italiana.
Oltre La Voce: Firenze, culla della prima forma d’opera grazie alla Camerata dei Bardi, è il luogo ideale per celebrare la vocalità in tutte le sue sfumature. Questa rassegna punta a far riscoprire al pubblico il potere evocativo delle parole in musica, esplorando il vasto repertorio vocale e continuando così la gloriosa tradizione musicale del capoluogo toscano.
ARTI COINVOLTE E COLLABORAZIONI
Aspetto innovativo e centrale di ogni rassegna concertistica è rappresentato dal connubio tra musica e altre forme d’arte, sia tradizionali che contemporanee. Il festival si propone di dar vita a una sorta di nuovo rinascimento culturale, favorendo la contaminazione tra discipline artistiche per stimolare la creazione di nuovi progetti. Le rassegne saranno arricchite da mostre fotografiche, proiezioni video a tema, esposizioni di sculture moderne e contemporanee, percorsi sensoriali e altre forme d’arte che amplificheranno l’esperienza di ascolto, rendendola unica e memorabile. Grazie alle molteplici collaborazioni con LABA – Libera Accademia di Belle Arti, Mus.E Firenze, Museo Novecento, Palazzo Medici-Riccardi e altri, ad ogni concerto in programma sarà associata una specifica Arte che amplificherà la potenza del mezzo comunicativo della musica e che, grazie al coinvolgimento di sensi diversi dall’udito, renderanno gli eventi delle Esperienze uniche e irripetibili. Le Arti coinvolte saranno: Mostre fotografiche, Video tematici (a cura di Veronica Citi), Sculture lignee di artisti del calibro di Giuseppe Penone (in collaborazione con Mus.E).
MASTERCLASS DI ALTO PERFEZIONAMENTO
In forma di Accademia, separata e indipendente dal calendario dei concerti ed altre attività del festival, vi saranno Masterclass tenute da docenti di fama internazionale per le future generazioni di talentuosi musicisti da inizio giugno fino a settembre 2025. Corredate da concerti innovativi in cui maestri ed allievi si esibiranno insieme, entusiasmando il pubblico mentre affinano la loro tecnica e sensibilità musicale, secondo l’approccio del learning-by-doing.
GUIDE ALL’ASCOLTO
Le Guide all’Ascolto rappresentano un’opportunità unica di approfondimento musicale, condotte dal fine oratore, esperto musicologo e raffinato interprete Gregorio Nardi. Durante questi incontri, il pubblico potrà immergersi nella tematica centrale dell’edizione attraverso un percorso fatto di citazioni e suggestioni che evidenziano le connessioni tra il tema prescelto della Natura e il suo impiego nella storia dell’Arte e della Musica. Oltre a esplorare i legami tematici, le Guide all’Ascolto offrono l’occasione di conoscere più da vicino i compositori, gli esecutori e i programmi proposti nelle varie rassegne. Questi momenti non solo arricchiscono l’esperienza del festival, ma invitano gli ascoltatori a una fruizione più consapevole e partecipata delle esecuzioni musicali. Le Guide all’Ascolto previste per questa edizione sono tre, una per ciascuna rassegna.
OPEN TALK
Gli Open Talk rappresentano un’occasione preziosa di dialogo e confronto su temi di grande attualità, affrontati attraverso una prospettiva strettamente legata al mondo culturale. Tavole rotonde e incontri tematici approfondiranno questioni cruciali come la tutela dell’ambiente, la sostenibilità, l’innovazione e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Questi momenti di riflessione collettiva mirano a stimolare una discussione consapevole su argomenti che, oggi più che mai, richiedono attenzione e intervento. La cultura si propone come veicolo privilegiato per accendere la scintilla del cambiamento, offrendo strumenti per comprendere la complessità del presente e immaginare soluzioni sostenibili per il futuro.
LABORATORI MUSICALI
I Laboratori Musicali sono progettati specificamente per i bambini e le famiglie, grazie all’esperienza e alla professionalità degli operatori del Centro Studi Musica & Arte, realtà di eccellenza a Firenze nel campo della formazione musicale fin dal 1995. Queste attività rappresentano la naturale prosecuzione delle iniziative che il CSMA porta avanti quotidianamente con dedizione, promuovendo la diffusione della musica a persone di ogni età e provenienza sociale. L’obiettivo principale dei laboratori è duplice: da un lato, favorire la formazione di un nuovo pubblico consapevole e appassionato, capace di apprezzare e sostenere la cultura musicale con una sensibilità verso i temi ambientali; dall’altro, creare opportunità virtuose in cui la musica diventi uno strumento fondamentale di espressione personale e crescita collettiva. In questo contesto, i partecipanti non solo si avvicinano alla pratica musicale, ma sperimentano anche i benefici educativi, sociali ed emotivi che essa può offrire, contribuendo così al rafforzamento del senso di comunità e all’inclusione culturale. I laboratori in programma sono divisi per fascia d’età: 0-2 anni; 3-5 anni; e 6-11 anni. Sono tenuti da esperti operatori del Centro Studi Musica & Arte specializzati in metodologie specifiche – quali Kodály, Dalcroze, Kindergarten-Colourstring e altri – e alcune/i di essi esperti musicoterapeuti che potranno unire attività specifiche creando un clima inclusivo ed attento anche a persone con necessità particolari, certificate o affette da disabilità.
ATTIVITÀ COLLATERALI
Le attività collaterali del festival intendono dimostrare concretamente come il rispetto per l’ambiente, la partecipazione agli eventi culturali e la valorizzazione del proprio territorio possano armonizzarsi nella vita quotidiana. Queste azioni, lontane dall’essere frammenti isolati, rappresentano elementi essenziali per il benessere umano e la crescita collettiva.
- FIRENZE SOSTENIBILE
Un ciclo di laboratori in cui oggetti di uso quotidiano vengono trasformati in strumenti musicali attraverso processi di riciclo creativo. Grazie ad esperti nel settore creativo che abitualmente adoperano questo tipo di strumenti nei loro progetti, materiali di scarto trovano nuova vita e diventano mezzi di espressione artistica, sensibilizzando i partecipanti sui temi della sostenibilità e del riuso.
- NOTE IN CAMMINO: FIRENZE TRA ARTE E MUSICA
Firenze è una delle poche città al mondo che custodisce un patrimonio musicale e artistico tanto ricco quanto variegato. Non solo le grandi sale da concerto, ma anche salotti privati e ambienti raccolti hanno ospitato prime esecuzioni e composizioni che oggi rappresentano pilastri della musica classica. Durante i tour, i partecipanti esploreranno i luoghi più significativi della città sotto la guida di esperti, riscoprendo angoli nascosti e storie che intrecciano arte, architettura e musica. Questo percorso offrirà un modo inusuale e coinvolgente per vivere Firenze, celebrandone il ruolo di culla della cultura e della bellezza.
Per maggiori informazioni e programma: www.floremusicfestival.it