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venerdì 13 giugno 2025

"Le Piazze dei Libri", incontri in programma al Libraccio di Firenze sul palco in via Cerretani

10-06-2025

Da martedì 10 giugno 2025 la libreria Libraccio di Firenze partecipa alla nuova edizione di "Le Piazze dei Libri", il progetto di Confartigianato Firenze per l'Estate Fiorentina, con una serie di incontri con gli autori e le autrici delle ultime novità editoriali sul palco in via de' Cerretani davanti alla libreria.

Programma

Martedi 10 giugno alle 19.00 incontro con MARIANNA APRILE, giornalista e conduttrice televisiva e LUCA TELESE, giornalista e conduttore televisivo presentano il libro "MATERIALI RESISTENTI, fare la cosa giusta in un paese che sbaglia" (Piemme).
MATERIALI RESISTENTI Fare la cosa giusta in un paese che sbaglia è un saggio irriverente e provocatorio ricco di storie straordinarie dei nostri tempi. A più di due anni di governo Meloni non tutti si sono arresi al conformismo e alla retorica che spesso inonda i giornali, le tv e i social. Ci sono storie e soprattutto persone che continuano a credere i quello che fanno. Persone che attraverso le loro azioni e il loro impegno sono decisive per la collettività. Chi salva i migranti in mare, chi difende i braccianti nei latifondi, operai che non si arrendono alle delocalizzazioni, artisti e intellettuali che non si tacciono davanti alle ingiustizie e denunciano pratiche e soprusi collusi che hanno a che fare con i potenti. Materiali resistenti è un campionario virtuoso e commovente di tutto ciò che si muove in Italia e che non si arrende ad un mondo più giusto, più solidale, più attento alle voci di non ha voce.

Marianna Aprile, giornalista dal 2000, dal 2010 è a Oggi, dove si occupa di costume e attualità, non solo politica. Su La7 conduce In onda insieme a Luca Telese.

Luca Telese, giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Ha scritto molti saggi sulla storia politica recente del nostro Paese. Conduce su La7 In onda insieme a Marianna Aprile.

Martedì 10 giugno alle 21.00 "L'algoritmo Funari" con MARCO FALORNI e ANDREA FRASSONI (NFC edizioni).
Il populismo, l'infotainment, i social network: Gianfranco Funari aveva già intuito le derive della comunicazione contemporanea. Attraverso la sua storia, il libro ci aiuta a capire il presente e a riflettere sul ruolo della televisione e dell'informazione. All’inizio degli anni '80, Funari inventa Aboccaperta, un talk show dove per la prima volta le persone comuni si confrontano con le proprie opinioni. È la scintilla di una rivoluzione che vedrà la gente sempre più protagonista in tv ed è l’inizio del grande successo popolare di Funari che, tra ascese e cadute, diventerà una leggenda della televisione. Marco Falorni e Andrea Frassoni hanno realizzato il docufilm Funari Funari Funari e nel 2021 hanno ideato il Premio Gianfranco Funari - Giornalaio dell’anno. Il premio giunto alla quarta edizione, negli anni è stato conferito tra gli altri a Fiorello, Antonio Ricci, Diego “Zoro” Bianchi, Serena Bortone, David Parenzo. Quest’anno ricevono il premio: Tiziana Panella, Mauro Corona e Mario Natangelo.

Marco Senesi Falorni ha iniziato a lavorare in tv con Funari come autore nel 1998, per poi diventarne qualche anno più tardi produttore delle sue trasmissioni e suo agente. Oggi autore, produttore e regista lavora con Sky, Mediaset, Rai, La7.

Andrea Frassoni ha collaborato con Funari dal 2005 al 2008 per programmi come La Commedia Divina, Virus, Apocalypse Show/Vietato Funari, La Storia siamo IO, Funari Late Show. Recentemente ha firmato i docufilm La Memoria delle Emozioni, Materia Viva e Con un battito di ciglia.

Mercoledì 11 giugno alle 19.00 incontro con VINCENZO MAURO creatore di "@3minuti con il professore I numeri non ingannano (quasi) mai" (Longanesi). In dialogo con LORENZO BAGLIONI
Quando siamo bambini ci insegnano la somma e la moltiplicazione. Poi ci raccontano di sumeri, assiri e babilonesi. E nel frattempo danno per scontati concetti più importanti, come se li considerassero già consolidati nelle nostre teste, o forse solo troppo scivolosi. E se ci fossimo persi qualcosa? Se imparare a saperli usare davvero ci aiutasse a vivere meglio la realtà in cui siamo immersi? Convinto di questa tesi, il prof Vincenzo Mauro si è dato una missione: aiutarci ad addomesticare statistica e calcolo delle probabilità (diciamocelo, tra le discipline matematiche più odiate) attraverso le sue strane storie su TikTok. In questo libro ci accompagna tra gli enigmi e i misteri di queste scienze, ci parla di teoremi che hanno fatto venire alle mani la comunità scientifica, monetine che scelgono la sorte di un ragazzo (e del rock and roll), dimostrazioni da perderci la testa (e pure la vita). E poi ci spiega perché gli alieni esistono, ci mostra i lati oscuri dell’universo, e come alcune verità smettano di funzionare quando non guardiamo… Preparatevi a scoprire che la matematica ci riguarda più da vicino di quel che pensavamo. E che, se sapete come affrontarla, non è poi difficile come sembra.

Vincenzo Mauro, fiorentino doc, è professore associato di statistica all’università di Macerata. È diventato famoso grazie a 3minuticolprof, un progetto che ha radunato una community da oltre duecentoventimila follower tra TikTok e Instagram. Nei suoi video, attraverso l’applicazione di matematica, logica e calcolo delle probabilità, svela enigmi quotidiani e non solo, in un viaggio sbalorditivo nella più elusiva (e affascinante) delle scienze. Questo è il suo primo libro.

Mercoledì 11 giugno alle 21.00 incontro con MARCO FERRARI per "Il partigiano che divenne imperatore" (Laterza). Accompagna l’autore LETIZIA FUOCHI musicista e scrittrice.
Un fantasma si aggira per l’Europa e per l’Africa. È il fantasma di un uomo che guida le Brigate internazionali in Spagna e poi attraversa i deserti del Sudan. Un fantasma che diventa imperatore d’Etiopia per conto di Hailé Selassié e guida i partigiani abissini contro i fascisti italiani. Questo fantasma ha un nome, Ilio Barontini, e questa è la sua storia. Questo libro racconta una storia vera e dimenticata. Una storia in cui si respira l’odore acre del Novecento e che potrebbe uscire dalle pagine di Graham Greene. Siamo nel 1938, Ilio Barontini, comunista livornese, ha combattuto nella guerra di Spagna tanto da diventare l’eroe della battaglia di Guadalajara. A Parigi viene scelto dai servizi segreti francesi e britannici per una missione rischiosissima: organizzare le forze partigiane abissine che devono resistere alla conquista fascista. Infatti, Mussolini aveva conquistato con l’uso dell’iprite i villaggi e le città più importanti, la ferrovia Addis Abeba-Gibuti e le principali vie di comunicazione, ma una parte considerevole del territorio era ancora in mano agli arbegnuoc, i patrioti etiopi. Barontini – assieme ad Anton Ukmar, ex ferroviere sloveno di Gorizia conosciuto in Spagna, e a Bruno Rolla, comunista spezzino –formò un esercito di oltre 250 mila uomini composto da piccole formazioni mobili e venne nominato dal Negus vice imperatore di Abissinia. Dotato dello scettro imperiale, il comunista di Livorno tenne a bada i vari ras, portò a termine missioni importanti e pubblicò un giornale bilingue, “La voce degli Abissini”, tanto da diventare una leggenda.La missione terminò nel giugno 1940, quando i tre antifascisti italiani intrapresero la via del ritorno tra malattie e assalti di predoni. Si ritrovarono miracolosamente vivi a Khartum dove scattarono l’unica fotografia che li ritrae insieme.

Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di TristanGrand Hotel Oceano Ti ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo; Un tango per il duce per Voland; Rosalia Montmasson. L’angelo dei Mille per Mondadori. Con Arrigo Petacco ha firmato Ho sparato a Garibaldi e Caporetto per Mondadori e con Marino Magliani Sporca faccenda, mezzala Morettini per Atlantide. Per Laterza è autore di: Mare verticale. Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra; L’incredibile storia di António Salazar, il dittatore che morì due volte; Ahi, Sudamerica! Oriundi, tango e fútbol; Alla rivoluzione sulla Due Cavalli; Ritorno a Lisbona 50 anni dopo.

Letizia Fuochi, fiorentina, dopo la laurea in Storia contemporanea e undici anni da libraia, trova nel teatro canzone la sua casa. Cantautrice, autrice e interprete, gira l’Italia con i suoi spettacoli sotto la produzione di una storica etichetta indie italiana, la Materiali Sonori. A oggi conta numerosi spettacoli e varie, importanti collaborazioni artistiche; nel 2020 è scritturata dal Thèatre de la Ville de Paris e dal Teatro della Pergola di Firenze; nel 2021 ottiene il riconoscimento di Insieme per la musica premio stanziato da Elio e le Storie Tese, il Trio Medusa e il CESVI di Bergamo per gli artisti al tempo del Covid. Ha pubblicato Finito e infinito (2002), Come l’acqua alla terra (2009), Inchiostro (2017), Fuegos y Chavela. Letizia Fuochi canta Chavela Vargas (2021) e Zing (2022).

Giovedì 12 giugno alle 19.00 incontro con FABRIZIO SILEI per "L'isola dei silenzi" (Edizioni Tea). In dialogo con Carlotta Ansaldi coordinatrice di Oltrarno Giallo Club.
ISOLA DI CAPRAIA, 1938. UN NUOVO CASO PER PIETRO BENSI E IL COMMISSARIO DRAGHI. Settembre 1938. Mentre a Roma Mussolini consolida il suo potere con una politica che sfocerà presto nelle leggi razziali, dal piroscafo Pianosa sbarcano a Capraia un condannato con lo sguardo da assassino, un entomologo a caccia di farfalle e un sacerdote sulle tracce degli antichi monaci eremiti vissuti sull’isola. Un’isola di sassi e polvere, cespugli e profumi. E un’isola che nasconde. Tanto, forse anche troppo. Da mesi ormai si è persa ogni traccia di un giovane detenuto della colonia penale agricola, scomparso in circostanze che nessuno sembra in grado di chiarire, nemmeno l’inchiesta ufficiale, giunta a una conclusione tutt’altro che convincente. Nella quiete di Capraia, fra le stradine silenziose, ogni finestra cela occhi che scrutano, orecchie che ascoltano, e ben presto si inizia a dubitare di chi fa troppe domande: ci sarà qualcuno di cui potersi fidare? Oppure a ogni domanda si mette a rischio la propria stessa vita? Col passare dei giorni, gli eventi si susseguono rapidi e imprevedibili, svelando relazioni e intrighi inimmaginabili, protetti dai silenzi senza tempo dell’isola.

FABRIZIO SILEI, nato a Firenze nel 1967, ha lavorato per anni come sociologo, dedicandosi soprattutto alle tematiche dell’identità e della memoria. Ha raccolto testimonianze di chi ha vissuto la guerra e i lager nazifascisti, memorie del mondo contadino, storie e leggende della tradizione toscana. Esperienze confluite nei romanzi con protagonisti Pietro Bensi e Vitaliano Draghi, di cui L’isola dei silenzi è il nuovo episodio, dopo Trappola per volpi, La rabbia del lupo e Gli occhi del serpente. Come autore di narrativa per ragazzi, Fabrizio Silei ha alle spalle numerosi successi e riconoscimenti, tra cui il Premio Andersen nel 2012 con Ilbambinodivetro e nel 2014 come miglior autore, e nel 2024 il Premio Bancarellino con Hikikomori.

Mercoledì 12 giugno alle 21.00 incontro con STEFANO TOFANI per "La bestia che cercate" (Guanda). In dialogo con Carlotta Ansaldi coordinatrice di Oltrarno Giallo Club.
A Cuzzole, in Toscana, la vita scorre placida. Il tempo è scandito dalla scuola dei figli, dalle partite a calcetto del mercoledì e dalla messa domenicale. Ma nei bar e nelle piazze (e soprattutto nelle chat di gruppo) le maldicenze corrono, e sembra che tutti abbiano una doppia vita da nascondere, vera o virtuale… Finché un giorno un colpo di pistola fa salire il paesino alla ribalta nazionale: la maestra Sonia è stata uccisa nel cortile della scuola durante la ricreazione. Chi mai poteva volere la sua morte? Le uniche piste sono una giarrettiera nera trovata poco distante dal luogo del delitto e un tipo strano con l’eskimo e la faccia da Buondì che poco dopo lo sparo si era avvicinato al cancello offrendosi di aiutare. La polizia, come si dice in questi casi, brancola nel buio, e le indagini del brigadiere Caso e dell’appuntato Pozzessere si fanno sempre più frustranti. All’apparenza Sonia era una donna semplice, una moglie, una madre e una figlia senza segreti: un ritratto troppo perfetto per corrispondere al vero. Le voci circolano e i sospetti si moltiplicano nella cerchia di persone attorno alla vittima: il marito Giorgio, il figlio Nicola, l’anziana mamma Marcella e i colleghi di lavoro. L’unica certezza è che il colpo fatale è partito dal palazzo di fronte alla scuola, di proprietà del politico Bruconi, che ha un figlio celebre per le sue scorribande. Che c’entri qualcosa lui? Un giallo originale, che sfuma a tratti nella commedia all’italiana, con personaggi a cui ci si affeziona subito. Un noir che ci fa sorridere amaramente delle nostre piccole e grandi meschinità e riflettere sulle maschere che indossiamo ogni giorno.

Stefano Tofani è nato a Cascina, in provincia di Pisa, e vive e lavora a Lucca. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali si è dedicato alla scrittura, pubblicando racconti inseriti in varie antologie. Nel 2013 è uscito il suo primo romanzo, L’ombelico di Adamo, vincitore del Premio Villa Torlonia. Tra gli altri suoi libri ricordiamo Fiori a rovescio (2018), Sette abbracci e tieni il resto (2019), Nuvole zero, felicità ventitré (2021), In fuga col Barone. Nel mondo di Calvino (2023), Il giorno della spensieranza (2025).

Venerdì 13 giugno alle 19.00 "FIRENZE AD ALTA VOCE", gioco e lettura ad alta voce con MUNAR.
"Con il MUNAR leggere ad alta voce diventa un gioco! Il pubblico sarà coinvolto nelle letture di testi famosi e assisterà alla lettura ad alta voce dei migliori testi elaborati dai partecipanti al laboratorio di scrittura realista Fiori blu." "Il Museo della Narrazione è un centro culturale polivalente. Le iniziative del MUNAR comprendono letture ad alta voce, laboratori di scrittura e presentazioni di libri animate da musica."

Venerdì 13 giugno alle 21.00 incontro con FABIO NOBILE per "La stanza 49" (Efesto edizioni). Dialogano con l’autore Francesca Tofanari e Juri Corti.
2018. Flavio è un giornalista, frustrato negli affetti e nelle ambizioni, che galleggia nella sua vita prima di incontrare Alice, una giovane donna, sposata come lui, con una storia e un presente nebuloso. Flavio ha l’impressione di colmare finalmente i suoi vuoti esistenziali tramite un rapporto virtuale fatto di messaggi e parole infuocate ma, prima che i suoi desideri diventino realtà, lei scompare. La ricerca della donna trasforma la vita di Flavio in una catena di eventi dagli esiti imprevisti, tra Roma, Firenze e Venezia incontrerà personaggi di una borghesia corrotta e senza scrupoli dominata dalla banalità del male, attorno al misterioso ruolo di una stanza di un albergo veneziano: la numero 49. Attraversata con le lenti delle meravigliose città d’arte, si percepisce la decadenza malinconica di un’Italia senza ideali.

FABIO NOBILE è nato a Roma il 21/07/1970. Laureato in economia e commercio all’Università La Sapienza di Roma ha partecipato da giovanissimo ai movimenti studenteschi e svolto incarichi di dirigente politico. Tra il 2006 e il 2013 è stato consigliere comunale di Roma e consigliere regionale del Lazio. Attualmente è amministratore di una società privata. Ha pubblicato con Edizioni Efesto il romanzo Gli immorali. 

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it