Mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 18.00, la
Galleria del Palazzo Coveri di Firenze, in Lungarno Guicciardini 19, ospita l'inaugurazione della mostra "
Metamorfosi" di
Elisa Leclè, a cura di Beba Marsano, con il Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.
Elisa Leclé, nasce a Bastia Umbra (non lontano di Perugia) dove vive e lavora. Pittrice, scultrice WeaArt, costumista, si è sempre dedicata all’arte figurativa.
Per Enrico Coveri Maison, nella sede della Galleria del Palazzo a Firenze, l’artista ha scelto di far conoscere fino al 23 luglio 2025 una selezione di opere inedite, frutto del progetto “Metamorfosi”, nato nel 2022, che richiama il suo percorso creativo, artistico e ridondante. Le opere a dimensioni varie sono una stratificazione post moderna di generi con una chiave di lettura apparentemente diacronica e ridondante.
Il curriculum vitae di Elisa Leclè è ricco de molteplici esperienze professionali e formative, acquisisce, sperimenta e contamina svariate tecniche nell’arte nella moda e nel costume. Durante la ricerca pittorica ha spaziato da soggetti inerenti alla realtà fino ad arrivare all’arte informale, sperimentando diverse tecniche e materiali. All’inizio della sua carriera fino al 2015, collabora, come freelance, nella moda a collezioni e prototipi di abiti e accessori, ma non solo, i suoi lavori pittorici formano parte di una eclettica rappresentazione di genere artistica a livello nazionale e internazionale: dai costumi di scena per il Teatro Contemporaneo, Cine e Festival cinematografici (con abiti haute couture, per famose attrici), nei principali red carpet internazionali, corto metraggi, archeologie industriali ai musei e gallerie d’arte, partecipando a collettive e qualche personale. Dopo questo intenso e interessante periodo, si concentra principalmente ai propri progetti.
Le parole della curatrice Beba Marsano: "
Stavolta Ovidio non c’entra. Nelle Metamorfosi di Elisa Leclé niente trastulli di dei a caccia di nuove identità, ma lo smarrimento dell’essere umano alla confusa ricerca di un’identità sola: la propria. Chi siamo? Uno, nessuno e centomila, sembrano dire con Pirandello gli algidi figurini dalle eleganze d’antan, protagonisti di questa suite di lavori che, a un primo sguardo, parrebbe semplicemente un’incantevole - e innocua - fiera delle vanità. Invece è il suo esatto contrario. Qui - come nel Paese delle meraviglie di Alice - nulla è come sembra. E questi look da copertina, sofisticati e glamour, sono enigmi vestiti a festa. Per ogni foglio, in assetto variabile, silhouette assemblate con ritagli da riviste di moda, pagine di libri o vecchi giornali, foto di set teatrali o frammenti di scene di film. Una passerella di figure femminili - streghe, regine, fate - abbigliate con “una manica di Valentino, un colletto di Chanel, un bottone a foggia di piccola teiera, una creazione disegnata da me”, illustra Elisa, artista e costumista di estesa, raffinata cultura visiva, che in queste sue Metamorfosi guarda alla vita come un gioco. Un gioco delle parti che un regista neghittoso indugia ad assegnare. Tutti aspiriamo al ruolo di primo attore sul palcoscenico dell’esistenza, ma siamo destinati a essere soltanto comparse. La magnifica ossessione della vita come mistero emerge in filigrana dall’opera di Leclé, dove - tra sogno e incubo, echi surrealisti e costruttivisti - le bocche non sorridono, gli sguardi trasmettono inquietudini e braccia senza fine con mani fuori scala tentano di afferrare l’inafferrabile. Per esorcizzare le paure l’uomo cambia costumi, si trucca, camuffa, mimetizza, ma colleziona inganni. Sottile metafora esistenziale, queste Metamorfosi sono l’impero del nonsense. Teatro dell’assurdo dove, a dispetto dei nostri abiti migliori, restiamo - ancora d’accordo con Pirandello - maschere nude."
Orario: da martedì a sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00.Chiuso domenica, lunedì e giorni festivi.
Ingresso liberoPer maggiori informazioni:
www.galleriadelpalazzo.com