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martedì 12 agosto 2025

All'Accademia di Belle Arti di Firenze l'opera teatrale dimenticata di Lorenzo il Magnifico

19-06-2025

All’Accademia di Belle Arti di Firenze un progetto didattico riporta in scena la “Rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo”, opera teatrale di Lorenzo il Magnifico quasi del tutto dimenticata. Uno spettacolo itinerante che condurrà il pubblico fra spazi interni ed esterni della sede storica dell'Accademia in via Ricasoli 66 con giocolerie, dialoghi, musiche, maschere, costumi, attrezzeria ed effetti speciali. Appuntamento giovedì 19 giugno 2025, alle ore 17, e in replica venerdì 20 allo stesso orario. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazioni su: https://forms.gle/iL7bGXhYfX71FHRFA 

La rappresentazione dell’opera, scelta dalla Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti in occasione del Giubileo 2025, celebra il legame tra arte e sacro, ricordando come la Chiesa abbia svolto nei secoli un ruolo di primo piano nella committenza di opere d’arte. Allo stesso tempo è occasione per riportare alla luce un’opera dimenticata, composta da un letterato e mecenate come Lorenzo il Magnifico che, fra le altre cose, fu anche il bisnonno materno del granduca Cosimo I, fondatore - nel 1563 - dell’Accademia delle Arti e del Disegno insieme a Giorgio Vasari, dalla quale ebbe poi origine l’Accademia di Belle Arti.

L'evento, a cura del docente Fabrizio Pompei insieme ai docenti Cristina Borgioli, Andrea Comotti, Sara Dieci, Bruna Gambarelli, Cristina Giorgetti, Francesco Givone, Davide Tito e Antonino Viola, è realizzato con il sostegno della Commissione Cultura del Quartiere 1 Centro Storico di Firenze e con i patrocini del Comune di Firenze, dell’Arcidiocesi di Firenze e del Dicastero della Cultura e dell’Educazione dello Stato Vaticano.

Tutte le fasi di preparazione e rappresentazione si svolgono con il coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti.

La “Rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo” fu portata in scena per la prima volta il 17 febbraio 1491 dalla Compagnia di S. Giovanni Evangelista. Protagonisti: i Santi Giovanni e Paolo, figli dell’imperatore Costantino, perseguitati per la loro fede cristiana dal nuovo imperatore, Claudio Giuliano detto l’Apostata il quale aveva tentato di ripristinare il paganesimo come religione ufficiale dell’impero romano. Giovanni e Paolo secondo la tradizione erano fratelli, molto in vista nella Roma del sec. IV d.C., martirizzati nel 362. Venerati come santi, divennero titolari a Roma dell’antica Basilica Celimontana sul Celio.

I precedenti politico-culturali e da letterato lasciano apparire sorprendente quanto sconcertante che Lorenzo il Magnifico abbia voluto comporre una sacra rappresentazione - spiega il prof. Fabrizio Pompei nelle sue note di regia -. In realtà, è assai probabile che proprio il talento politico abbia stimolato la creatività letteraria a rendersi strumento di una raffinata manovra culturale capace di fruttare a Lorenzo una sorta di salvifico lasciapassare in quegli anni, messi a soqquadro dalla tempestosa predicazione del domenicano Girolamo Savonarola (1452-1498), che fomentava apocalittici roghi di libri e quadri e incitava alla rivolta contro le ‘vanità’ fiorentine promosse e praticate dai Medici”.

Per maggiori informazioni: www.accademia.firenze.it