Nell'ambito della prima vetrina del bando “Toscana Terra Accogliente”, realizzata all'interno del Festival Inequilibrio, sono stati annunciati i vincitori dell'edizione 2025/2027 del progetto di RAT, la rete delle Residenze Artistiche Toscane, volto al sostegno di professionisti della danza e del teatro.
I vincitori di questa edizione sono: Claudia Catarzi con L’essenziale è invisibile agli occhi, un progetto che unisce danza, arti visive e relazionale attraverso piccoli manufatti in ceramica. Il Collettivo EFFE con Visioni Paesaggistiche, una ricerca sulla relazione tra corpo, luogo e comunità. Cubo Teatro realizzerà LEO – L’unica arte è un pugno, ispirato alla vita del pugile Leone Jacovacci. Parini Secondo, con Incanto, indaga il rapporto tra danza, musica e trance. Matteo Pecorini firma AE – Spazi senza fine, progetto teatrale che coinvolge ospiti di RSA in una riscrittura di Beckett. Remuda Teatro presenta In fondo a un milione di stelle, e Michele Rizzo svilupperà la ricerca coreografica con Allegro.
Sono stati oltre 400 i progetti presentati per questa edizione. Il bando, uno dei più innovativi del panorama nazionale, potenzia il sistema teatrale regionale creando una rete di residenze, visibilità e produzione per gli artisti. I sette progetti vincitori usufruiranno di 45 giorni di residenza, un contributo di 8.000 euro e un cachet per le presentazioni in due Festival: nel 2026 (Kilowatt) e nel 2027.
All’iniziativa aderiscono Anghiari Dance Hub, Armunia, CapoTrave/Kilowatt, Catalyst, Consorzio Coreografi Danza d’Autore, Giallomare, Kanterstrasse, Kinkaleri, Murmuris, Officine Papage, Pilar Ternera, Sosta Palmizi, Teatro delle Donne, Teatro d’Imbarco, Teatrino dei Fondi, Teatro Popolare d'Arte, Versiliadanza. Per costruire una vera azione di sistema sono coinvolti il circuito multidisciplinare regionale Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione Fabbrica Europa.
I VINCITORI
Claudia Catarzi | L’essenziale è invisibile agli occhi un progetto che unisce danza, arti visive e arte relazionale attraverso piccoli manufatti in ceramica antropomorfi. Queste forme diventano strumenti per avvicinare anche i non addetti ai lavori al concetto di coreografia, come indagine del sentire individuale e collettivo. La ricerca si sviluppa tra movimento, gravità e relazioni, trasformando uno spazio espositivo in una piattaforma performativa partecipata
Collettivo EFFE | Visioni Paesaggistiche Progetto artistico a cura di Antonio Careddu, Giulia Odetto e Camilla Soave che prosegue la sua ricerca sulla drammaturgia dell’immagine e sul rapporto tra corpo, spazio e paesaggio. L’obiettivo è trasformare la scena in un luogo d’incontro tra luoghi reali e sguardi teatrali, dove il pubblico diventa parte attiva del paesaggio rappresentato. Corpi, luoghi e comunità si intrecciano per creare nuove possibilità performative.
Cubo Teatro | LEO – L’unica arte è un pugno racconta la vita del pugile italo-congolese Leone Jacovacci, campione europeo negli anni del fascismo, ostacolato e cancellato dalla propaganda di regime. La sua storia diventa specchio delle lotte quotidiane delle nuove generazioni nelle periferie italiane, tra rabbia, riscatto e identità. Scritto da Girolamo Lucania e Alberto Boubakar Malanchino (anche in scena), è una produzione Cubo Teatro, realtà multidisciplinare attiva tra teatro, musica e arti visive.
Parini Secondo | Incantonuova creazione del collettivo nato nel 2017 e guidato da Sissj Bassani e Martina Piazzi, che indaga il rapporto tra musica e danza, nella consolidata collaborazione con il musicista Alberto Ricca/Bienoise e la light designer Bianca Peruzzi. Ispirate dalle ritmiche e melodie della trance music, sfiorano la letteratura esoterica in rapporto ai nuovi artifici di seduzione adottati nella comunicazione digitale.
Remuda Teatro |In fondo a un milione di stelle.Marco ha perso Anna dopo quasi vent'anni insieme e, in mezzo a quel lutto claustrofobico e paralizzante, incontra Emma. I ricordi si trasformano in rimorsi, senso di colpa e paura di lasciar andare proprio quel passato per tornare a vivere nel presente. Fino a quando una verità non diventa evidente: è più facile vivere nel dolore che cercare di superarlo e tornare a esistere, e quel dolore rischia di disintegrare tutto quanto: noi stessi e coloro che ci stanno vicino. In scena Veronica Rivolta, Daniele Paoloni e Giulia Chiaramonte.
Michele Rizzo | Allegro La ricerca coreografica di Michele Rizzo prosegue l’indagine sul rapporto tra danza contemporanea e cultura del club, già avviata con Higher. Dopo una fase di astrazione formale e sperimentazione in contesti interdisciplinari, il nuovo lavoro esplora le tensioni tra danza classica e linguaggi contemporanei. Al centro, l’interazione tra rigore tecnico e libertà espressiva.
Matteo Pecorini| AE – Spazi senza fine è un progetto teatrale che rigenera l’opera di Samuel Beckett attraverso laboratori con ospiti di RSA e Centri Diurni Alzheimer, coinvolgendoli come co-autori. Al centro c’è l’incontro tra la radicalità dell’universo beckettiano e la quotidianità della vita in residenza, in un dialogo vivo su memoria, corpo e identità. Lo spettacolo nasce da un dittongo – "AE" – che accosta senza fondere, unisce mondi e tempi diversi. I testi originali emergono dalle suggestioni di romanzi come Malone muore e Murphy. Regia di Matteo Pecorini, produzione Turcaret Teatro – Verso Oklahoma.
RAT | Residenze Artistiche Toscane
La rete delle Residenze Artistiche è il risultato del progetto “Sostegno e promozione dei progetti di residenza artistica e culturale” avviato nel 2013 dalla Regione Toscana che ha dato forma e sostanza al sistema delle Residenze artistiche, ovvero presìdi culturali a funzione pubblica che operano nello spettacolo dal vivo in sinergia con le Amministrazioni Comunali e la Regione. RAT è una rete capillare che attraversa sette province, portando il teatro e lo spettacolo dal vivo nei capoluoghi e nei territori della Toscana. Operando a stretto contatto con le comunità locali, le Residenze sono il legame tra teatro e società, tra arte e vita quotidiana. Lo fanno costruendo relazioni con scuole, associazioni, enti pubblici e cittadini, promuovendo uno spazio di confronto e di crescita culturale fondato sulla prossimità e sulla condivisione. Oltre a “Toscana Terra Accogliente”, le Residenze partecipano e promuovono anche progetti come In Box, la rete nazionale che sostiene e distribuisce il teatro emergente italiano, e il bando Bugs, dedicato alla promozione di habitat multidisciplinari pensati per il teatro ragazzi.
Per maggiori informazioni: www.residenzeartistichetoscane.it
Foto: Carolina Farina