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mercoledì 02 luglio 2025

"C'era una volta… il manicomio", la Passeggiata dei Chille de la balanza a San Salvi

02-07-2025

Prosegue l’Estate a San Salvi con due appuntamenti imperdibili nel segno del teatro civile e dell’impegno. Mercoledì 2 luglio 2025 alle 21.30 torna “C’era una volta… il manicomio”, la storica passeggiata teatrale dei Chille, firmata da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza. Dal 1999 questo cammino-spettacolo attraversa la memoria dell’ex ospedale psichiatrico di Firenze intrecciando narrazione, documenti e poesia. Riconosciuta come Passeggiata patrimoniale dal Consiglio d’Europa e dall’UNESCO, ha coinvolto oltre 60.000 spettatori, diventando un rito collettivo capace di far rivivere le storie negate di San Salvi.

Protagonista simbolico di quest’edizione è il Marco Cavallo del XXI secolo, grande scultura creata da rifiuti dall’artista Edoardo Malagigi e realizzata dai Chille grazie al sostegno anche dei cittadini di Firenze: un’opera che porta con sé i sogni e le fragilità di oggi. Nella passeggiata sarà possibile vedere anche le creazioni dei giovani vincitori del bando “Spacciamo Culture interdette” che ridanno voce ai luoghi e alla memoria di San Salvi.

“C’era una volta…” è un’esperienza immersiva che è molto più di uno spettacolo: è un viaggio di cura e consapevolezza, di vuoti, silenzi, assenze e cose invisibili, tra passato e futuro.

Giovedì 3 luglio, sempre alle 21.30, spazio a uno spettacolo intenso e necessario: “Tace il labbro”, produzione del Teatro Scientifico di Verona, liberamente ispirata a Giorni felici di Samuel Beckett, con regia di Isabella Caserta.

In scena, accanto alla regista, Alessandra Marigonda (attrice LIS) e la danzatrice Martine Susana. Lo spettacolo è accessibile anche alle persone sorde grazie alla presenza della Lingua dei Segni, portando avanti un forte messaggio di inclusione.

Una donna, sola, bloccata in una condizione di immobilità fisica ed emotiva, si aggrappa ostinatamente a una quotidianità fatta di chiacchiere e gesti ripetitivi, tentando di mascherare un dolore profondo. La sua anima è scissa in tre interpreti che ne danno voce, corpo e gesto, in un dialogo tra parole, silenzi e movimento.

La critica ha definito Tace il labbro “un’opera graffiante e delicata”, capace di raccontare l’invisibilità di chi è dimenticato – soprattutto donne – e la disperazione muta di chi non può più farsi ascoltare. Sullo sfondo, un manichino voltato, una figura in carrozzina, e un quadro di Silvano Girardello evocano una condizione esistenziale di solitudine e marginalità. L’umorismo beckettiano si fa denuncia sociale, ponendo l’accento sull’incomunicabilità e sulla condizione femminile in una società che troppo spesso condanna all’oblio chi non è più giovane o conforme.

Due serate diverse, unite da uno stesso filo: usare il teatro per ricordare, includere, resistere.

Biglietto 12€, ridotto 10€ (coop/arci). Per “TACE IL LABBRO” è prevista una promozione 2×1 per persone con disabilità e accompagnatori.

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria con pagamento anticipato: tel/whatsapp 335 6270739 – mail info@chille.it

Per maggiori informazioni: http://www.chille.it