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mercoledì 15 ottobre 2025

Direzione regionale musei della Toscana: #DomenicalMuseo ad ingresso gratuito

06-07-2025

Come di consueto domenica 6 luglio 2025 molti dei luoghi della cultura statali della Direzione regionale Musei nazionali Toscana e dei nuovi Musei autonomi diffusi su tutto il territorio regionale saranno aperti gratuitamente con le mostre temporanee ancora in corso, visite tematiche e iniziative.

Al Museo di San Marco, nella Sala del Beato Angelico è di nuovo esposta la “Deposizione di Santa Trinita”  restaurata grazie al sostegno de Friends of Florence; dopo anni di chiusura, è di nuovo visibile  la Cella 44 del dormitorio nord  al primo piano del Museo di San Marco, grazie all’intervento di ricollocazione conservativo sul frammento di affresco con San Domenico  ed ha riaperto al pubblico la Sala Greca uno degli ambienti più suggestivi dell’antica biblioteca di Michelozzo con lo splendido soffitto ligneo, con lacunari dipinti a finti marmi policromi e l’alta cornice rossa, e con gli armadi, degli inizi del ‘700, che custodiscono 130 codici databili tra il tardo Duecento e gli inizi del Cinquecento e 26 splendidi vasi in terracotta invetriata attribuiti alle botteghe di Montelupo fiorentino e appartenenti al convento di S. Marco.

Al Giardino della Villa medicea di Castello saranno in azione i giochi d’acqua della Grotta degli Animali ogni mercoledì, sabato e domenica alle 10.30, 12.30, 16.00 e 17.00. Come all’epoca di Cosimo I, i cittadini e i turisti potranno tornare a godere dello straordinario spettacolo dei giochi d’acqua ripristinati e riportati in funzione nella Grotta degli Animali, uno dei gioielli architettonici del Giardino della Villa medicea di Castello, ammirato in passato dai viaggiatori di tutto il mondo e tappa imprescindibile del Grand Tour.

Nella Villa medicea di Poggio a Caiano continua l’esposizione nel nuovo allestimento della straordinaria Visitazione  capolavoro del Pontormo. La pala raffigura l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta, entrambe incinte, narrato nel Vangelo di Luca: le due figure femminili, monumentali e slanciate, si uniscono in un abbraccio così vibrante e vivo da rappresentare l’animo umano in un attimo sospeso tra il reale e l’irreale. I volti, segnati da un’espressione di profonda commozione, sembrano riflettere un’interiorità complessa e tormentata e i corpi abbigliati con colori vivaci e cangianti alimentano un’atmosfera mistica, che trascende la dimensione terrena. Il contesto è tipicamente fiorentino, con altissimi palazzi caratterizzati dal bugnato in pietra serena e cornici marcapiano.

Ad Arezzo è stata appena inaugurata la “Sala del Tesoro” la sezione numismatica  che espone in un allestimento interamente rinnovato una selezione di monete fuse e coniate etrusche, italiche, greche e romane che raccontano in pochi millimetri di superficie storie di potere e commercio, cultura, ricchezza e identità, origini e miti di popoli diversi.

Al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, oltre alla grande pala raffigurante il  “Battesimo di Cristo” del pittore casentinese Francesco Morandini, detto il Poppi (Poppi, 1544 – Firenze, 1597) recentemente acquistata da parte del Ministero della Cultura, sarà possibile ammirare, dopo il restauro e il nuovo allestimento, la “Madonna della Misericordia e Santi”, opera di Neri di Bicci.

Al Museo di Casa Vasari i visitatori, fra gli altri capolavori esposti nella dimora del grande artista aretino, potranno vedere la tela raffigurante “Cristo davanti a Pilato” di Andrea Meldola, detto lo Schiavone, recentemente acquisita come deposito a lungo termine dal Museo di Casa Vasari nell’ambito di una collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali Toscana e le Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Aperti entrambi i giorni i tre Parchi archeologici della Maremma, Cosa, Roselle e Vetulonia e l’Area archeologica di Comeana con visita guidata gratuita alle 9.30.

A Chiusi (SI) al  Museo nazionale etrusco è in corso la mostra “Una donna tra le stelle: il mito di Andromeda”  che espone due straordinari vasi del MArTa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Si tratta dell’imponente cratere (410-400 a.C.) con dipinta la liberazione di Andromeda, destinata ad essere sacrificata a Poseidone dai suoi stessi genitori, Cassiopea e Cefeo e di una pelike, attribuita al pittore di Dario e datata 340-330 a.C. con la rara scena della riconciliazione tra Andromeda e i suoi genitori. Entrambi i reperti, sono stati restituiti al MArTA dal Paul Getty Museum di Malibù, grazie ad un’importante operazione di rientro in patria di patrimonio archeologico frutto di saccheggi, portata a termine dal Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri.

Per ulteriori informazioni: https://museitoscana.cultura.gov.it