Sabato 5 luglio 2025, alle ore 17.30, al MAD - Murate Art District di Firenze si la performance "Baccanti in Africa" concluderà il ciclo di laboratori condotti dal professor Gianfranco Anzini, in programma dal 1° luglio e aperti a una pluralità di partecipanti: non solo agli studenti del corso di Storia dello Spettacolo dell’Università di Firenze, tenuto da Renzo Giardenti, ma anche a performer, studiosi, studenti di altri ambiti e a chiunque sia interessato a esplorare le connessioni tra teatro, mito e ricerca pedagogica.
I laboratori prendono le mosse dai quattro corsi che Giuliano Scabia tenne al DAMS di Bologna, centrati sulla figura di Dioniso. L’approccio laboratoriale ripercorre e rielabora, in chiave attuale, i nuclei tematici fondamentali del lavoro di Scabia: la centralità del corpo e della voce, l’importanza dell’immaginazione come strumento conoscitivo, l’idea di un teatro come rito e come comunità.
L’evento finale non sarà una semplice restituzione, ma un momento vivo di apertura, in cui le domande e le intuizioni nate durante il laboratorio troveranno forma, corpo e spazio, nella continuità con l’eredità di Scabia e il suo Dioniso.
Giuliano Scabia, durante i quattro corsi di Drammaturgia pratica che dedicò allo studio della figura di Dioniso, amava spesso chiamare una parte rilevante del lavoro di studio e comprensione del testo: ‘leggere e scrivere con il corpo’. Un’intuizione feconda di come sia possibile giocare il gioco del teatro — to play — per rendere ogni testo teatrale vivo e attuale innanzitutto per se stessi, anche quando quell’opera arriva a noi da epoche remote.
Dal 1° al 5 luglio, ci si immergerà in quell’esperienza, (ri)avvicinando Dioniso attraverso il gioco teatrale: gioco vitale, esperienza totale del corpo, della voce, del movimento, del canto e del ballo. Guidati dagli appunti che Giuliano Scabia ha raccolto durante quell’esperienza, in cui Dioniso venne studiato e avvicinato come figura delle alterazioni dello stato di coscienza, rivelando un’immagine inedita, sconvolgente, del tutto inaspettata del dionisismo.
Gli incontri — previsti al MAD (Piazza delle Murate, Firenze) — sono aperti, non è necessaria avere precedenti esperienze teatrali, bisognerà invece avere con sé una copia del testo delle Baccanti. Ci si avvicinerà alla figura di Dioniso avvalendosi il più possibile dal lavoro che Giuliano Scabia svolse con i partecipanti ai suoi corsi, ripercorrendo alcuni tra i “giochi teatrali” che vennero ideati e svolti. Ci saranno esplorazioni del movimento, della voce, del canto, del ballo, della musicalità, dei ritmi, dei significati, delle suggestioni, delle immagini racchiuse nel testo di Euripide, in un’esperienza di lettura completamente performativa: una lettura col corpo, svolta sia individualmente che unendo i corpi in momenti di coro, di canto e ballo.
Gianfranco Anzini, regista e documentarista, tra il 1987 e il 2001 ha partecipato ai corsi di Drammaturgia pratica del professor Giuliano Scabia. Nell’ambito di una crescente collaborazione con la cattedra, nel 1993 ha ideato e condotto il seminario L’occhio di Galileo e il cannocchiale di Brecht (su Galileo Galilei personaggio storico e Galileo personaggio di Bertolt Brecht), organizzato congiuntamente dalle cattedre di Drammaturgia e di Storia della Scienza. Per la cattedra di Drammaturgia, nel 1999 ha ideato e condotto, assieme ad Aldo Jonata, il laboratorio teatrale Banda Godot, una ricerca biennale sulla musicalità in Aspettando Godot di Samuel Beckett, che nell’ottobre del 2004 è approdata al Conservatorio di Pescara come attività didattica integrativa per gli studenti musicisti. Nel biennio 2004–2006 ha tenuto al DAMS di Bologna una docenza a contratto sull’esplorazione performativa dello sciamanesimo siberiano: Recitar sciamani (anno accademico 2004–2005) e Sciamani – Horse (anno accademico 2005–2006).
Per maggiori informazioni: https://www.murateartdistrict.it