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martedì 12 agosto 2025

Festival au Désert Firenze: concerti, laboratori, audizioni e workshop al Parco delle Cascine

23-07-2025

La sedicesima edizione del Festival au Désert Firenze si svolgerà nel Parco delle Cascine dal 23 al 25 luglio 2025. Progetto consolidato dell’Estate Fiorentina, dal 2010 porta in città uno straordinario incontro tra culture diverse attraverso la musica, per un grande invito alla conoscenza e alla pace tra i popoli, con una particolare attenzione alle minoranze e alle creatività nomadi. Con l’obiettivo di collegare Africa, Mediterraneo ed Europa, a partire dalla collaborazione tra il Festival au Désert di Timbuktu (Mali) e la Fondazione Fabbrica Europa, il Festival au Désert Firenze trova nel Parco delle Cascine il luogo ideale per far vivere le proposte culturali in maniera aperta e attiva, tra gli spazi del PARC e lo spazio Ultravox sul Prato della Tinaia

Tra i protagonisti della XVI edizione:

THE ZAWOSE QUEENS, dalla Tanzania, prodotte dalla prestigiosa etichetta Real World di Peter Gabriel, con un mix di tradizioni e uno slancio di femminilità solare. La band londinese KEFAYA insieme alla fantastica cantante di etnia hazara Elaha Soroor dall’Afghanistan. Il gruppo LOLO formato dal suonatore di ngoni, il maliano Mamah Diabate, dal suonatore di kora Jabel Kanuteh, dal batterista Marco Zanotti e dal musicista Stefano Pilia.

In prima assoluta, la nuova produzione intitolata DONI DONI che vede insieme il suonatore di kora Kalifa Kone, il chitarrista Riccardo Onori, il batterista Donald Renda, il bassista Riccardo Di Vinci e gli innesti elettronici di Ghiaccioli e Branzini e della tromba e del trombone del canadese Charles Ferris. Ad aprire la serata sarà il cantante e chitarrista giramondo Sandro Joyeux, per un travolgente incrocio tra lingue e ritmi che uniscono l’Africa e l’Occidente grazie a uno stile unico.

Tra i progetti che il Festival ha visto nascere e che ha contribuito a far crescere, ALMAR’À - L’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo, che nell’ambito della prossima edizione sarà protagonista con alcune delle sue rappresentanti di momenti di approfondimento, scambio e incontro.

“In un momento tanto preoccupante a livello geopolitico su scala internazionale, e con una situazione sempre più instabile nei territori del Sahel da cui il festival ha avuto origine - dichiarano gli organizzatori - il senso del progetto trova ancora una volta energia dagli artisti coinvolti e dalla necessità di far sentire una voce comune per ribadire la necessità di una nuova ondata di rispetto e di coabitazione tra culture diverse. Oltre alla presenza di artisti del Mali come Kalifa Kone e Mamah Diabaté, quest’anno il progetto apre alla presenza di un grande mosaico al femminile rappresentato dal gruppo Almar’à, dalle splendide The Zawose Queens e dalla cantante e attivista afghana Elaha Soroor per la prima volta a Firenze con il gruppo Kefaya”.

Programma

Mercoledì 23 luglio, Parc Firenze
Laboratori, audizioni e workshop con Almar’à - L’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo (modalità e prenotazioni sul sito www.fabbricaeuropa.net)

Giovedì 24 luglio, Ultravox (Prato della Tinaia), dalle ore 21
SANDRO JOYEUX (Italia-Francia)
DONI DONI (Italia-Mali)
Kalifa Kone, kora - Riccardo Onori, chitarre - Riccardo Di Vinci, basso elettrico - Donald Renda, batteria
feat. Ghiaccioli e Branzini, elettronica, programming - Charles Ferris, tromba, trombone, fx
MED MIX elettronica, dj set

Venerdì 25 luglio, Ultravox (Prato della Tinaia), dalle ore 21
THE ZAWOSE QUEENS (Tanzania)
Pendo Zawose e Leah Zawose, voci e ilimba
LOLO (Italia-Mali-Gambia)
Mamah Diabate, ngonì - Jabel Kanuteh, kora - Stefano Pilia, basso elettrico - Marco Zanotti, batteria
KEFAYA & ELAHA SOROOR (Afghanistan/U.K.)
Elaha Soroor, voce - Al MacSween, tastiere - Giuliano Modarelli, chitarre - Joost Hendrickx, batteria
MED MIX elettronica, dj set

THE ZAWOSE QUEENS
Pendo e Leah Zawose sono le discendenti di una rinomata dinastia musicale, equiparabile per il prestigio ad altre dinastie del Mali, o ai Kuti della Nigeria. Il patriarca di questa dinastia musicale è stato Huwke Zawose, cantante e virtuoso dell’ilimba, il primo ad esportare con il suo linguaggio - in cui le donne, figlie e nipoti, erano impiegate in ruoli nelle retrovie come coriste o ballerine - la musica in lingua Gogo (del ceppo bantu) dalla Tanzania al resto del mondo. “Maisha”, l'album prodotto dalla Real World di Peter Gabriel, segna la prima volta che le donne di questa famosa famiglia musicale prendono la scena come cantanti e interpreti principali. Incoraggiate da workshop sulla scrittura di canzoni e sulla produzione musicale con i produttori britannici Oli Barton-Wood (Jordan Rakei, Obongjayar, Nilufer Yanya) e Tom Excell (Nubiyan Twist, Onipa), le Zawose Queens hanno iniziato a scrivere le loro prime canzoni e conquistare il mondo.

KEFAYA & ELAHA SOROOR
Gruppo che fonde le tradizioni popolari dell'Afghanistan con l'elettronica, il jazz e il rock psichedelico, per creare una splendida fusione di culture, voci e ritmi. Descritta dal Guardian come “una delle nuove band più intriganti dell'anno”, la loro musica trascende i confini, offrendo una potente testimonianza di unione e bellezza nella diversità. Dopo il successo del loro album di debutto “Radio International”, nel 2019 i Kefaya hanno collaborato con la cantante di etnia hazara, Elaha Soroor, per la pubblicazione su etichetta Bella Union, “Songs of Our Mothers”, acclamato dalla critica e vincitore del Songlines Fusion Award. Questo album profondamente evocativo reimmagina le canzoni delle donne afghane, portando avanti le loro storie di forza e resistenza. Formati dai rinomati musicisti e produttori londinesi Al MacSween e Joost Hendrickx e dall’italiano Giuliano Modarelli, i Kefaya prendono il nome dalla parola araba che significa “basta”, un grido di protesta che è salito alla ribalta durante le rivolte della Primavera araba. Elaha Soroor è nata in Iran da una famiglia religiosa di origine afghana e ha fatto ritorno nel suo Paese nel 2005. Per il suo attivismo politico in difesa dei diritti delle donne è stata perseguitata sin dal 2007 quando con la sua famiglia ha dovuto lasciare Kondoz per fuggire a Kabul. Ha raggiunto la celebrità a soli ventun anni, quando nel 2009 ha partecipato al talent show musicale Afghan Star. Le sue esibizioni l’hanno resa il punto di riferimento di una generazione di giovani come lei, e l’hanno resa un modello progressista per le ragazze afghane.

LOLO
Mamah Diabate, suonatore dello strumento tradizionale “ngoni” e musicista per anni al fianco della regina della musica del Mali, Rokia Traoré, è protagonista della produzione realizzata insieme al musicista del Gambia suonatore di kora Jabel Kanuteh e due tra i più apprezzati alchimisti dei suoni come il bassista e chitarrista Stefano Pilia e il batterista Marco Zanotti. Stefano Pilia e Mamah Diabate hanno collaborato dal 2012 al 2020 al fianco di Rokia Traorè per la realizzazione dei suoi due ultimi lavori discografici “Beautiful Africa” (2013) e “Ne So” (2016), entrambi editi da Nonesuch records, e per diversi tour della cantante maliana tra Europa, Stati Uniti ed Africa. Il rapporto tra Marco Zanotti e la cantante maliana è nato per il singolo “Ka munu munu” della Classica Afrobeat Orchestra da lui diretta. Anche per questi motivi, Lolo è un ponte tra culture teso a mostrare la ricchezza della conoscenza e dello scambio tra universi sonori lontani quanto incredibilmente complementari e sensibili.

KALIFA KONE
Nato a Bamako, Kalifa Kone suona la batteria ma soprattutto diversi strumenti tradizionali diffusi con differenti varianti in tutta l’Africa nera occidentale: djembe, doun doun , bara, balafon, tama, calabasse, ngonì. Fin da giovanissimo l’ascolto e l’osservazione degli anziani nelle cerimonie lo ha portato a sviluppare tecniche antiche di esecuzione e a suonare con diversi gruppi diffusi sul territorio di Bamako e nel 2000 a entrare a far parte dell’Orchestra Nazionale del Mali come batterista. Con i Bitons of Segou ha pubblicato un album ed è stato invitato dal cugino Bassidi a far parte del gruppo Bwazan. Kalifa ha collaborato con Paul Chandler nella Scuola americana di Bamako e lavorato nello Studio Mali come batterista e percussionista professionista con Ballakè Sissoko. Inoltre ha partecipato a diversi tour nell’Africa Occidentale, accompagnando cantanti maliani di fama internazionale come Oumou Sangare, Djeneba Seck, Abdoulaye Diabaté, Modibo Diabate, Nabitou Diakité, Yorro Diallo, Mah Bara Soumano e Sidiki Camara.

RICCARDO ONORI
Chitarrista, compositore e produttore discografico, ha all’attivo collaborazioni con artisti italiani e internazionali, fra cui Stefano Bollani e Lorenzo Cherubini. Dopo decine di album in cui è accreditato come musicista o compositore, a settembre 2018 ha pubblicato il suo primo disco solista Sonoristan, che vede la collaborazione di artisti internazionali come Hindi Zahra, Mudimbi e Ahmed Ag Kaedy di Amanar. Tra le moltissime collaborazioni avvenute nel corso degli anni si ricordano quelle con artisti come Max Gazzè, Alex Britti, Enrico Rava, Gianni Maroccolo, Ernestico Rodriguez, Marco Tamburini, Jarabe de Palo, Horacio Hernández, Michael Franti, Cesare Cremonini, Giuliano Sangiorgi, Luca Carboni, Planet Funk, Karima, Paolo Buonvino.

SANDRO JOYEUX
Parigino di nascita, giramondo per vocazione, Sandro Joyeux ha percorso un milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per raccogliere tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo. Canta in francese, inglese, italiano, arabo, e in svariati dialetti come il bambarà, il wolof, il dioulà. È reduce da centinaia di concerti in giro tra l’Italia e l’estero, tra live club e prestigiosi festival di musica world e non solo. La sua ispirazione fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto mai importante e attuale. Dal vivo è un’iniezione di pura energia, con un repertorio che spazia da brani originali a rivisitazioni di classici e tradizionali africani, un viaggio attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, tra le banlieues parigine e il reggae dei ghetti giamaicani.

Festival au Désert Firenze è un progetto realizzato nell’ambito di Estate Fiorentina 2025 del Comune di Firenze

Ingresso libero

Per maggiori informazioni: www.fabbricaeuropa.net - 055 2638480 / 055 365707