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mercoledì 15 ottobre 2025

Fabbrica Europa 2025: un mese di danza, musica e teatro in programma a Firenze

13-09-2025

Fabbrica Europa giunge alla trentaduesima edizione e rinnova la propria vocazione a essere luogo di incontro tra le arti, le culture, i linguaggi del contemporaneo. Dal 13 settembre al 12 ottobre 2025, il Festival si diffonde nella città di Firenze con un programma che intreccia visioni artistiche, generazioni e geografie differenti, restituendo un paesaggio performativo in costante trasformazione. Oltre 130 artisti provenienti da 10 paesi animano 11 spazi – teatri, luoghi del patrimonio storico-artistico, ambienti urbani e scenari non convenzionali - con più di 70 appuntamenti tra spettacoli, concerti, performance, laboratori, incontri, anteprime, prime nazionali e prime assolute.

Fabbrica Europa si configura come un ecosistema dinamico, attraversato da tensioni creative e slanci sperimentali, dove si incontrano la memoria dei linguaggi tradizionali e la ricerca delle forme espressive più attuali. Un festival che pone al centro la creazione originale, frutto di residenze artistiche, co-produzioni e sinergie internazionali, nel segno di un dialogo aperto tra corpi, identità, comunità, culture.

Questa edizione proietta Fabbrica Europa verso nuovi orizzonti di progettualità e relazioni, confermandone il ruolo di piattaforma nazionale e transnazionale per le arti contemporanee.

Fabbrica Europa e la città

Un Festival che abita, trasforma e rivela gli spazi della città. Un Festival diffuso, che attraversa Firenze e ne accoglie la complessità e la ricchezza: dal centro storico alle periferie, dai luoghi simbolici alle architetture dimenticate. Ogni spazio diventa scena, ogni scena occasione di incontro.

La città è un palcoscenico nel quale ogni progetto artistico dialoga con il contesto che lo ospita, valorizzandolo, rivestendolo di un nuovo senso, in un intreccio tra linguaggi contemporanei, memoria storica, patrimonio culturale e tessuto urbano.

Prosegue inoltre la sinergia con i principali Teatri cittadini, nodi fondamentali della rete culturale del territorio, capaci di accogliere proposte diverse grazie a intenti e obiettivi condivisi.

La città come piazza, luogo aperto e plurale di confronto, attraversamento e creazione, nel quale artisti, spettatori e cittadini sono invitati a condividere una geografia in movimento. Qui, l’arte non mira a rappresentare il reale, ma lo abita, lo interroga, lo reinventa e ne fa strumento del pensare, del fare, del resistere, attivando una trama di relazioni dinamiche, partecipative.

La città come spazio dell’immaginazione: un terreno fertile in cui si innestano urgenze espressive, tensioni creative e visioni progettuali per incarnare linguaggi performativi in grado di aprire sguardi inediti, tracciare nuovi segni e dare voce alle identità in continua trasformazione del nostro tempo.

In questo orizzonte, Fabbrica Europa disegna un atlante creativo fatto di luoghi, corpi, comunità, traiettorie e prospettive in divenire: una mappa aperta, viva e inclusiva che si dispiega su Firenze, rendendola ogni volta diversa, ogni volta possibile. Un invito a perdersi e ritrovarsi, insieme, nella città.

I Luoghi

PARC Performing Arts Research Centre, ex Centrale Termica Fiat di Novoli, Museo Marino Marini, Palazzina Reale, Museo Sant’Orsola, Chiostro degli Angeli, Semiottagono delle Murate, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro della Pergola, Teatro Puccini, Teatro Cantiere Florida.

I Protagonisti

Rocío Molina | Romeo Castellucci | Fanny & Alexander | Leïla Ka | Mouvoir & École Des Sables | Redi Hasa, Paolo Angeli | Fabrizio Cassol, Lorenzo Bianchi Hoesch, Adèle Viret | Philippe Kratz, Pablo Girolami, Nuovo Balletto di Toscana | Roberto Castello | Mum & Gypsy - Takahiro Fujita | Maria Chiara Argirò, Klaudia Wittman | Sofia Nappi - Komoco | Demetrio Castellucci, Massimo Pupillo | Nicola Ratti | YoY Performing Arts | Livia Bartolucci | Giselda Ranieri | Jacopo Jenna | Francesco Dillon | Megumi Eda | Gennaro Lauro | Daniele Bianco | Antonio Raia | Fabio Novembrini, Laura Scudella | Compagnia Xe - Julie Ann Anzilotti | Massimo Silverio, Nicolas Remondino, Vieri Cervelli Montel | Saverio Lanza | Gemma Hansson Carbone | Teodora Grano | Poliana Lima | Blanca Lo Verde | Lupa Maimone | Genny Petrotta | Ciro Gallorano | Azionifuoriposto | Elisa Sbaragli | Paola Stella Minni, Kostantinos Rizos | Mk

INAUGURAZIONE

L’ex Centrale Termica FIAT di Novoli, edificio risalente alla fine degli anni ’30 del Novecento, rappresenta un patrimonio di archeologia industriale di grande fascino. Dissociata dallo stabilimento principale, ospitava le caldaie per la produzione di vapore ed energia elettrica. Dismessa dagli anni ’90, grazie alla collaborazione della proprietà Immobiliare Novoli Spa e del Comune di Firenze, accoglie ora l’evento inaugurale del Festival, un’occasione unica per accedere a un’architettura dimenticata, solitamente chiusa, sconosciuta ai più.

“Senza titolo” di ROMEO CASTELLUCCI è un’installazione performativa site-specific - 8 repliche al giorno per 25 spettatori a volta - che attraverso la reiterazione di un gesto primitivo e ancestrale conduce in una dimensione oltre lo spazio e il tempo. Su un tubo d’oro appeso in orizzontale è innestato un microfono. I dieci performer - diversi per età, sesso, etnia, ma accomunati dai lunghi capelli - compaiono uno ad uno e iniziano a colpire il tubo con i capelli appesantiti dall’acqua. Il microfono rimanda il suono, riverberandolo. L’azione è incessante, ritmica e magnetica. (13,14/09).

I PROTAGONISTI INTERNAZIONALI

Al Teatro della Pergola, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, uno degli eventi di punta del Festival. ROCÍO MOLINA, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2022, figura tra le più rivoluzionarie del flamenco contemporaneo, presenta in prima nazionale “Vuelta a Uno”. Per la prima volta a Firenze, Molina - accompagnata dal chitarrista Yerai Cortés con il quale istaura un dialogo serrato, sorprendente, giocoso, talvolta irriverente - mostra con potente forza espressiva una lotta, un ritorno a ciò che è vivo, all’euforia, al piacere. L’anima cerca di fuggire, di elevarsi e diventare Uno con il tutto. Nella loro estasi non ci sono emozioni celate alla vista. C’è superamento dei limiti, perdita di equilibrio, abbandono della razionalità. I suoni si moltiplicano, mutano, trascinano verso una sorta di delirio: l’onda d’urto di una danza inarrestabile, divorata da un implacabile impulso creativo. Un movimento incessante attraversa tutte le fasi del piacere con un’urgenza che la pelle a stento riesce a contenere. (20/09).

Al Teatro Puccini, in prima nazionale, “Until the Beginnings” di MOUVOIR & ÉCOLE DES SABLES porta in scena danzatori e musicisti da Senegal, Germania, Francia per uno spettacolo affascinante e visionario, trascinato da ritmi globali. I performer creano un toccante dialogo sul concetto di accoglienza e ospitalità. Dare e ricevere, accogliere e lasciar andare, sperimentare i confini, in un viaggio che alterna incontri, rotture e nuovi inizi per de-costruire il concetto di “casa”, esplorando le possibilità di un ritmo condiviso. Il risultato è un arazzo coreografico e musicale che pone interrogativi, scuote, sfida. Un affresco malinconico ma che al tempo stesso pianta con cura il seme della speranza e della gioia. (03/10).

Al Teatro Cantiere Florida “Maldonne” della giovane coreografa francese LEÏLA KA che rivela e veste le fragilità, le ribellioni e le molteplici identità indossate da cinque danzatrici per restituirci un potente affresco dell’universo femminile. Le interpreti vestono quaranta abiti, da sera o casual, da sposa, da ballo o da notte. Con paillettes, lunghi, ampi, attillati, oversize. Abiti che svolazzano, prorompono, ruotano, fluttuano, cadono. Cinque donne, vive, nelle loro diverse identità. Una pièce evocativa e liberatoria che parla di sorellanza e rende omaggio alle lotte che hanno visto e vedono le donne protagoniste. È un tributo alle battaglie che sono state combattute e a quelle ancora da combattere. (21/09).

Al PARC “Notes on the memory of notes”, un viaggio sonoro immersivo nel quale improvvisazione e composizione si stratificano. Il sassofonista FABRIZIO CASSOL esplora tecniche strumentali provenienti da tradizioni lontane dalle armonie occidentali, portando con sé un linguaggio ricco di influenze e sperimentazioni. ADÈLE VIRET, violoncellista dal suono profondo e sensibile, ha un approccio unico e personale allo strumento, intrecciando il suo vissuto musicale con le sonorità di mondi lontani. LORENZO BIANCHI HOESCH, con la sua elettronica fluida crea paesaggi che si distaccano dai limiti tradizionali degli strumenti acustici, lasciando spazio a una continua trasformazione. (28/09).

In prima nazionale al Teatro Cantiere Florida, “Chair/IL POSTO” di MUM & GYPSY, opera del regista Takahiro Fujita, che esplora i temi di identità, memoria condivisa, ricerca di connessione. Attraverso una struttura narrativa fatta di episodi reali, interviste, ricordi, flussi di coscienza, cinque giovani artisti, di diversi contesti culturali, convivono su un palco che diventa casa, spazio pubblico, luogo mentale. Le immagini proiettate sul fondale, tratte dalle strade di Sansepolcro, sono simbolo di un mondo esterno che resta immobile, mentre i protagonisti si muovono, agiscono, sognano. La pièce è una dichiarazione sul potere del teatro di attivare empatia e offrire una visione altra del nostro stare al mondo. (05/10).

Al Museo Marino Marini “Rotte Mediterranee” con REDI HASA e PAOLO ANGELI. Un Mediterraneo espanso si ritrova nell’incontro tra il violoncellista albanese Redi Hasa, compagno di viaggio per tanti anni di Ludovico Einaudi, e il musicista e sperimentatore sardo Paolo Angeli. Due universi sonori che aprono alla meraviglia. La “chitarra sarda preparata” di Angeli, strumento unico al mondo, dialoga con il suono del violoncello di Hasa mostrando nuove possibilità di raccontare l’antico di culture nate tra le sponde del Mediterraneo in chiave contemporanea. (19/09).

“Rrrrright Now” di PAOLA STELLA MINNI e KONSTANTINOS RIZOS non è un biopic su Johnny Rotten o sui Sex Pistols. La performance, in prima nazionale al Teatro Cantiere Florida, attraversa il punk come rovina e profezia, trasformandolo in gesto coreografico. Figure marce e tragiche emergono dalle crepe della Storia, abitate da desideri e futuri perduti. Quattro danzatori e musicisti incarnano possibili “Rotten”, attraversati da una stessa ironia febbrile, nei panni di un ipotetico Riccardo III punk e profetico. (11/10).

MEGUMI EDA presenta in prima nazionale al PARC una performance autobiografica multidisciplinare, piena di umorismo, cuore e un tocco di follia. “Fish Άɪ Lens” unisce movimento e narrazione per costruire un romanzo personale che ripercorre in sei capitoli i momenti che hanno plasmato l’arte e la vita della coreografa attraverso sei città: Nagano, Amburgo, Amsterdam, Londra, New York, Berlino. (20,21/09).

LA SCENA NAZIONALE

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, grazie alla collaborazione con la sua Fondazione, ospita “Sisifo Felice”, un dittico firmato da PHILIPPE KRATZ e PABLO GIROLAMI per il NUOVO BALLETTO DI TOSCANA. Il corpo, immerso in cicli di fatica e rinascita, diventa paesaggio, gesto, resistenza. Otto danzatori abitano un mondo in cui la felicità non è assenza di sforzo, ma radicale scelta di presenza. La musica unisce il DJ set di Girolami alle sonorità organiche e solenni dell’organo di Anna von Hausswolff e Maxime Denuc, creando uno spazio sospeso fra tensione e abbandono. (10/10).

Che cos’è un fantasma? È un’ombra, un’essenza, una figura che incute paura perché proviene da un mondo ignoto o da un tempo lontano. Il fantasma ci connette con la soglia, con la morte, con la parte più profonda di noi stessi. Al Teatro Cantiere Florida “Ghosts” di FANNY & ALEXANDER attraversa la zona oscura dove realtà e mistero s’incontrano. Tra apparizioni esplosive, colpi di scena e sottilissime inquietudini, l’universo di Edith Wharton, autrice dei racconti da cui lo spettacolo prende le mosse, ci interroga sul senso di fine, la nostalgia, il rimpianto, i rimorsi, la paura e l’amore per l’invisibile. (02/10).

Al Teatro Cantiere Florida in prima assoluta “To repel ghosts / Lettera al padre” di GENNARO LAURO, una ricerca coreografica sul maschile e sulla possibilità di ritrovare con esso un contatto intimo, proprio e non normativo. Il lavoro nasce anche dal tentativo di scrivere una lettera al Padre. Al Padre che abbiamo conosciuto, perso, subìto, nutrito. Noi come i nostri padri e i padri dei nostri padri. (25/09).

Un caleidoscopio di danze e immagini immerse in una sonorità ibrida e calda. Al Teatro Cantiere Florida “Panoramic Banana” di MK è una proliferazione di sistemi coreografici che sembrano rimandare a un nuovo folklore. Uno spettacolo vibrante che esplora nuovi territori sospesi tra l’euforia dell’ignoto e il desiderio di ritorno a una natura selvaggia. Si delinea un mondo a venire, in cui il disordine è la regola e l’ambiente è torbido, pulsante (12/10). Michele Di Stefano e Silvia Fanti/Xing in una Listening session & Talk sul progetto discografico “L’altro Hotel” / XONG collection XX19 - dischi d’artista (PARC, 12/10).

Il Museo Marino Marini accoglie MARIA CHIARA ARGIRÒ con i suoi musicisti e la performer KLAUDIA WITTMAN per un dialogo tra movimento e suono, una ricerca di intimità attraverso corpo, spazio e luce. Argirò, figura emergente nella scena jazz ed elettronica del Regno Unito, ha esplorato nuove sonorità nell’album “Closer”. Un viaggio personale e artistico di auto-esplorazione, fusione di atmosfere oniriche, synth scintillanti e ritmi intensi. Wittmann, danzatrice, coreografa, ricercatrice, cofondatrice del londinese KWAM Collective che riunisce artisti interdisciplinari, è la protagonista del videoclip di Closer. (26/09).

DEMETRIO CASTELLUCCI e MASSIMO PUPILLO presentano al Museo Marino Marini la musica di “Sleep Technique”, una performance di Dewey Dell nata sull’ispirazione della grotta di Chauvet e dalle sue antiche pitture rupestri. La musica trova una nuova vita in concerto, una discesa dentro le viscere delle particelle sonore, le ritmiche umide ed elettroacustiche, le forme ripetute degli steleotemi, il basso elettrico che graffia le pareti rendendole concave o convesse, una voce lentissima ma in perenne movimento, come lo scavo millenario e continuo dell’acqua. (21/09).

Una tragedia in forma di commedia sull’invadenza dell’ego. L’Inferno è il luogo del sovvertimento e del caos nella cui rappresentazione tutto può coesistere. L’inferno è qui e ora. Il Chiostro degli Angeli, tra i luoghi più affascinanti e meno conosciuti di Firenze, ospita “Inferno a pezzi” di ROBERTO CASTELLO, una rilettura inedita e site-specific in tre parti, pensata appositamente per il Festival, del lavoro che ha vinto il Premio UBU 2022. Lo spettacolo è qui in forma di puro teatro, senza le luci, né il video che abitualmente lo accompagna, così da dare pieno risalto alle coreografie e al lavoro degli interpreti (05/10).

“Alone, Not Lonely” del compositore, improvvisatore e sassofonista ANTONIO RAIA esplora la solitudine come spazio creativo di libertà e di connessione con se stessi. Conosciuto per la capacità di costruire ampie narrazioni musicali e per la ricerca timbrica ricca di profondità espressive, Raia al Museo Marino Marini alterna improvvisazioni avant-jazz e riletture di classici della tradizione. (27/09).

Manifestare è il modo per dire ‘io ci sono’. Il termine latino manifestus (chiaro, palese) comprende la parola manus (mano). “Manifestus” di JACOPO JENNA, alla Palazzina Reale, sviluppa una coreografia per tre performer ricercando una forma astratta di rappresentazione. Partendo dal movimento delle mani e attraverso lo studio e l’ibridazione di alcune pratiche della street dance, si definisce un articolato sistema energetico che genera immagini e figurazioni in costante cambiamento. (18,19/09).

Alla Palazzina Reale “The Fridas” di SOFIA NAPPI / Komoco, un duetto, ispirato al dipinto Le due Frida di Frida Kahlo, che esplora il complesso tema dell’identità umana attraverso un rapporto di complicità e contrasto tra due danzatori. Attraverso gesti di intimità e vulnerabilità, che mettono in discussione le convenzioni della mascolinità, i performer incarnano le mille sfaccettature racchiuse in noi. (18,19/09).

Inoltre, SOFIA NAPPI, in residenza a PARC, apre il processo di ricerca, al confine tra danza, teatro e arte performativa, per svelare la nascita di un’opera coreografica. “PUPO Unveiled” è un’esplorazione ispirata a Pinocchio di Collodi, ma restituita attraverso il linguaggio di Komoco. Con un’attenzione rivolta più alla fisicità che alla narrazione, svela gli impulsi più viscerali dei danzatori. (17 e 20/09).

Dopo l’album MadreLingua con ninnenanne e filastrocche sulla fatica del vivere quotidiano della donna, SAVERIO LANZA con “Le voci dei padri. Primo studio sulle ninnenanne nell’ombra” torna sulle tracce della voce, indagando, al Semiottagono delle Murate, una sfera intima che parla di un universo maschile inedito, con memorie, gesti notturni, complessità dell’essere uomo oggi. (05/10).

A PARC “Automatic Popular Music”, l’ultimo album di NICOLA RATTI, artista poliedrico, musicista e sound designer attivo da anni in diversi ambiti sperimentali. L’aggettivo “popular” è in questo caso il risultato dell’altro aggettivo, “automatic”, dal momento che è stato affidato alla macchina il compito di generare i pattern melodici e le strutture armoniche dei brani del disco. (14/09).

La COMPAGNIA XE di Julie Ann Anzilotti presenta in prima nazionale al Teatro Cantiere Florida “La terra non può fare a meno del cielo”, un lavoro che vuole trasformare in movimento il desiderio dell’essere umano di elevarsi, di essere avvolto da un amore superiore. I danzatori creano un dialogo tra materia terrestre e desiderio d’infinito per mettere in luce l’anelito alla spiritualità che è in ognuno di noi. (28/09).

Inoltre, al PARC si tiene un incontro con Antonio Calbi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e presentazione del suo libro Una danza di poesia. La ricerca di Julie Ann Anzilotti con la Compagnia Xe, La Casa Usher. (27/09).

NUOVE GENERAZIONI

Al Museo Marino Marini “8”: pagine di musica contemporanea aperta a connessioni con altre epoche, tra ricerca, formazione e divulgazione. Il violoncellista Francesco Dillon, noto per la sua carriera con il Quartetto Prometeo, nel triennio 2025-2027 lavorerà con otto giovani talenti dello strumento provenienti dalla Scuola di Musica di Fiesole. (18/09).

Massimo Silverio, Nicolas Remondino e Vieri Cervelli Montel al Museo Marino Marini uniscono le loro esperienze in un trio dal suono immersivo, tra il sacro e il terreno. Radici distanti e antiche rivivono in una musica di ricerca tra acustico ed elettrico, esplorata attraverso le loro lingue e tradizioni di origine (carnica, piemontese, sarda), in un percorso di recupero e rielaborazione contemporanea di suoni di un tempo passato, e tramite la cura per il timbro e la destrutturazione dei linguaggi. (04/10).

Esplorazioni è la nuova sezione di Fabbrica Europa dedicata alla autorialità emergente di danza e teatro. Una geografia creativa in evoluzione che accoglie, in vari luoghi del Festival, artisti e artiste con progetti che riflettono su genere, ambiente, identità e relazioni.

Al PARC: “Storie degli ultimi giorni” di Livia Bartolucci, prima nazionale: la verità del corpo, la consapevolezza, l’ascolto di sé, in una società di desideri indotti, informazioni manipolate, false promesse di pace (16,17/09); “Ti ricordi del futuro?” di YoY Performing Arts è ispirato all’opera C’è troppa luce per non credere nella luce di Valerio Berruti. In un futuro possibile, inginocchiati in cerchio in un campo indefinito e in attesa di un ritorno alla vita, un gruppo di bambini si anima in una danza (16/09). “Ice_Scream” di Giselda Ranieri è un’indagine sul ridere, il piangere e l’instabilità degli stati corporei, emotivi e sonori legati a questi estremi (17/09). Daniele Bianco con “MagmaCloud”, in prima nazionale, esplora il momento prima della nascita. La danza diventa il mezzo per scoprire un linguaggio universale, un atto di coraggio (26,27/09). “Varietà” di Fabio Novembrini e Laura Scudella, performance che nasce da un laboratorio di danza aperto a tutti, anche persone con disabilità o neurodivergenza, celebra la molteplicità come ricchezza (27/09). “Brinjë më Brinjë” di Genny Petrotta attraversa la storia stratificata delle Burrnesha, donne che, in alcune comunità balcaniche, assumono un’identità maschile secondo le regole del Kanun, il codice consuetudinario albanese (09/10). In “Se domani” di Elisa Sbaragli la crisi prende forma nei corpi, nei suoni e nello spazio. Due figure si muovono verso l’incontro con l’Altro, esplorando la fragilità e la possibilità di una nuova relazione (11/10). Ne “L’eco della falena” di Ciro Gallorano una donna, sola in una stanza-mondo, attraversa ricordi che si frantumano e ritornano (12/10). Al Teatro Cantiere Florida “Rimaye”: a partire da una riflessione sullo scioglimento e distacco dei ghiacciai, AZIONIfuoriPOSTO ragiona su corpi umani e corpi glaciali messi in relazione in quanto forze in movimento, capaci di trasformare il paesaggio e custodire memorie (09/10).

Al Semiottagono delle Murate “Il Vangelo di Cassandra” di Gemma Hansson Carbone, un’esperienza immersiva dove la parola poetica e il movimento si fondono per esplorare temi universali, umani, politici, di trasformazione e desiderio (7,8/10).

Al Museo Sant’Orsola una serata di danza, nell’ambito del progetto SHIFT Shaping Harmony, Innovating Forms & Thought finanziato da Creative Europe/UE, con performance di Blanca Lo Verde, Lupa Maimone, Teodora Grano, Poliana Lima, che riattivano un’architettura storica, svelando il potenziale generativo dell’arte contemporanea come strumento di cura, appartenenza e trasformazione (08/10).


FONDAZIONE CR FIRENZE:
prove aperte offerte in esclusiva

Per l’edizione 2025, la Fondazione CR Firenze oltre allo storico contributo al Festival regala un dono speciale: l’apertura gratuita ai residenti della Città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e Grosseto delle prove degli spettacoli tra i più intensi e suggestivi del Festival.

Un invito da parte delle due Istituzioni a entrare nel cuore della creazione artistica, a condividere lo spazio del processo e dello stupore, a fare della visione un momento collettivo, accessibile e generativo.

- 2 ottobre prova aperta riservata, ore 18.00, di “Until the Beginnings” di MOUVOIR & École des Sables presso il Teatro Puccini.

-  4 ottobre prova aperta riservata, ore 18.00, di “Chair/IL POSTO” di Mum & Gypsy / Takahiro Fujita presso il Teatro Cantiere Florida.

https://fondazionecrfirenze.it/festival-fabbrica-europa-2025-prove-aperte-offerte-in-esclusiva-dalla-fondazione-cr-firenze/

FABBRICA LAB e UNA BUSSOLA PER LO SGUARDO

A PARC, un percorso di attività laboratoriali gratuite, condotte da alcuni degli artisti italiani e internazionali in scena al Festival, incentrate sui temi di comunità, inclusione, corpo, creatività, fragilità, disabilità.

FABBRICA LAB, workshop con: Fabio Novembrini e Laura Scudella: “Varietà”; Stephanie Thiersch / Mouvoir: “Pratiche coreografiche per una danza condivisa”; Poliana Lima: “Un todo articulado: este estado a que llamamos danza”; Elisa Sbaragli: “Dal corpo alla parola, dalla parola al corpo”.

UNA BUSSOLA PER LO SGUARDO è un progetto pilota di Fabbrica Europa dedicato all’esplorazione delle declinazioni della critica teatrale e di danza. A guidare e curare il percorso Alessandro Iachino, critico di teatro e danza, formatore e membro della redazione della rivista «Stratagemmi - Prospettive Teatrali», e Stefano Tomassini, professore associato all’Università IUAV di Venezia, specializzato in studi coreografici e critico di danza per «Teatro e critica».

Per info e iscrizioni scrivere a fabbricaeuropa.workshop@gmail.com 

PANEL

dom 28 settembre h 15.00 > 17.00 | PARC

UN MONDO APPARENTEMENTE IMMOBILE

Un incontro ispirato ai temi dello spettacolo Chair/IL POSTO di Takahiro Fujita: identità, memoria condivisa, ricerca di connessione, in un mondo che sembra non voler ascoltare le nuove generazioni. Un’occasione per riflettere sulle contraddizioni del mondo teatrale, tra attese, slanci e invisibilità, insieme ad artiste e artisti di generazioni e visioni differenti.

Per partecipare, scrivi a fabbricaeuropa.workshop@gmail.com

TALK

Mer 17 settembre | PARC
- dopo lo spettacolo PUPO Unveiled
PUPO, UN VIAGGIO DI CRESCITA
con Sofia Nappi, Paolo Piancastelli, Adriano Popolo Rubbio e i danzatori di Komoco

Sab 27 settembre | PARC - dopo lo spettacolo Varietà
Presentazione del libro “AVERE CURA. Arte, Persone, Possibilità” (Palazzo Strozzi, Marsilio Arte)
con Irene Balzani, Fabio Novembrini, Laura Scudella. In collaborazione Fondazione Palazzo Strozzi

Sab 27 settembre h 17.00 | PARC
Incontro con Antonio Calbi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e presentazione del suo libro “Una danza di poesia. La ricerca di Julie Ann Anzilotti con la Compagnia Xe” (La Casa Usher)

Lun 6 ottobre h 18.30 | FELTRINELLI LIBRERIE, piazza della Repubblica
D COME DIMITRIS DIMITRIADIS
Presentazione del libro “Muoio come un paese. Il Vangelo di Cassandra” (Crocetti Editore)
con l’autore Dimitris Dimitriadis e Gemma Hansson Carbone

Gio 9 ott h 18.00 | PARC
GENNY PETROTTA: FONDO, LE ARTI VISIVE E PERFORMATIVE
con Genny Petrotta e Valeria Mancinelli. In collaborazione con Lo schermo dell’arte

Per maggiori informazioni: www.fabbricaeuropa.net