Un nuovo appuntamento con il Balagan Cafè, l’appuntamento estivo organizzato dalla Comunità Ebraica di Firenze nel giardino della Sinagoga di via Farini. Un festival in formato ridotto quest’anno ma ugualmente sentito per ribadire la presenza della Comunità Ebraica fiorentina e proseguire il dialogo portato avanti in questi anni con istituzioni e associazioni. L’edizione di quest’anno ha preso il via giovedì 28 agosto e terminerà il prossimo, due serate che precedono la Giornata Europea della Cultura Ebraica, domenica 14 settembre 2025.
Il tema della tredicesima edizione della kermesse estiva: “I Popoli dei Libri” viene proprio dalla GECE di quest’anno, giunta alla ventiseiesima edizione. Un tema che affonda le sue radici nella tradizione ebraica che ha fatto della parola scritta, dello studio e dell’interpretazione un pilastro della propria identità. Dai testi biblici al Talmud, dai commentari medievali fino alla produzione editoriale contemporanea, il libro è da sempre il cuore pulsante della cultura ebraica.
Come sottolineato dal presidente della Comunità Ebraica di Firenze e Siena, Enrico Fink, che è anche l’ideatore e il direttore artistico del festival sin dal 2013 è importante sottolineare che “il giardino della Sinagoga è una porta sulla città che resta aperta, anche in questo periodo difficile” per creare “esempi concreti di convivenza e dialogo”.
Giovedì 4 settembre 2025 alle ore 19,30 si esibiranno i “Cafè du Monde” con le loro “degustazioni musicali in sette lingue”. Sarah Georg, voce cantante e narrante con Sergio Alpisio Rizzo, chitarra solista e Gabriele Stoppa chitarra, ammenicoli e voce, offriranno canzoni provenienti da tutto il mondo: dalla Sicilia al Cile, dagli Shtetl dell’est Europa alla campagna toscana passando per il Manouche del Sud della Francia e le composizioni Tedesco-americane di Kurt Weill. Il tutto condito, a gradimento, da curiosità, frivolezze e aneddoti.
A seguire alle ore 20,30 l’incontro con Gennaro Della Volpe, autore per Mondadori di “Il Bacio di Brianna”. L’autore nato a Napoli nel 1967, cresce in provincia di Milano, dove si era trasferita la sua famiglia, e fa ritorno a Napoli da adolescente. Con lo pseudonimo di Raiz è la voce inconfondibile degli Almamegretta, band che raccoglie grandi consensi negli anni Novanta con album quali Sanacore (ripubblicato con grande successo nel 2020) e Lingo. Realizza diversi album da solista e collabora con artisti come Pino Daniele, Stewart Copeland, Massive Attack, Bill Laswell. È stato anche attore al cinema e in serie tv.
Nel volume differenti storie di vita vissuta s’intrecciano tra napoletani, milanesi, israeliani, palestinesi e africani. Un bambino apprende la grammatica del vivere sullo sfondo di una Milano periferica, barbarica e violenta. Un ragazzo dà un bacio innocente a una ragazza e gli si apre davanti l'orizzonte di una nuova età. Carico di speranza, Yusuf arriva a Napoli dal Senegal per precipitare nell'abisso del male. E poi c'è una Londra che somiglia a una ragazza da conquistare e da lasciarsi alle spalle. E poi c'è Tel Aviv, c'è il Mediterraneo, e poi c'è la vita che preme. Sempre e comunque, come un ritmo, come una preghiera. Ci sono donne, uomini, luoghi, ruvide speranze, un mondo che brucia ricchezza e memoria. Fra autobiografia e invenzione, fra realtà e rabbia, Della Volpe, muove un quadro di storie vive, mette nella sua voce di narratore avventure che lasciano sulla pelle la magia e la passione di esistere.
Alle ore 21,30 ci sarà la Presentazione del nuovo disco “Qechì Kinnòr” della Cni (Compagnia Nuove Indye) con i Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo. Otto canti dalle sinagoghe italiane per raccontare oltre duemila anni di storia ebraica nella penisola, attraverso melodie ancora vive nelle comunità di Roma, Venezia, Casale Monferrato, Firenze. Questo è “Qechì Kinnòr. Un viaggio nei canti tradizionali degli ebrei d’Italia”, il nuovo disco di Enrico Fink e de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, un progetto pubblicato da Compagnia Nuove Indye e Officine della Cultura , che dà voce a un patrimonio musicale prezioso e spesso dimenticato. La musica ebraica italiana è il frutto di un dialogo millenario: tra culture, generazioni, epoche. In ogni canto si intrecciano influssi arabi ed echi di canto gregoriano, danze rinascimentali e melodie barocche, lo stile belcantistico ottocentesco e la poesia liturgica medievale. È una musica che parla di convivenze e separazioni, accoglienze e respingimenti, ma soprattutto di incontri. In questo lavoro Enrico Fink – una delle voci principali del mondo ebraico italiano – e il nucleo storico dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, che dal 2007 racconta l’incontro fra culture esplorando le musiche delle minoranze e delle differenze, propongono un ascolto che è anche una riflessione sul presente. Ogni brano è testimonianza di come l’identità ebraica sia stata parte integrante – e a volte negata – della storia italiana. “Qechì Kinnòr” è un invito all’ascolto e alla riscoperta di una memoria sonora stratificata, che ancora oggi risuona nelle feste e nei Sabati delle sinagoghe italiane. Un concentrato di storia e cultura che ci riguarda da vicino, perché racconta anche di noi, delle nostre città, delle nostre sfide. Questo viaggio in 8 canti è dunque la riscoperta di melodie sconosciute ai più ma che fanno parte del tessuto culturale delle nostre città; “Qechì Kinnòr” racconta come la diversità sia stata affrontata nella nostra cultura, e insegna molto sulle sfide che oggi siamo tutti chiamati ad affrontare.
Non mancheranno, infine, come sempre le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico tutti i giovedì alle ore 19,30 al costo di 10 euro (prenotazione obbligatoria al numero 055 2989879, o in presenza presso la biglietteria della Sinagoga in via Farini, 6) e l'apericena nel giardino della Sinagoga con degustazione di prelibati piatti dal mondo ebraico, offerta consigliata 15 euro (info e prenotazioni via email o telefono: 055245252 - balagancafe@firenzebraica.it, posti limitati). Resterà aperto per tutta la serata il bar con la possibilità di assaporare cocktail dedicati all'evento in versione analcolica e alcolica.
Ingresso libero a partire dalle 19:00 nel giardino della Sinagoga (via Farini 6, Firenze).
Prenotazioni: balagancafe@firenzebraica.it