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mercoledì 15 ottobre 2025

La stagione autunnale di "Musicus Concentus", più di 20 appuntamenti fra Firenze e la Toscana

25-09-2025

Le giornate si tingono d’autunno e il Musicus Concentus riparte con il secondo capitolo della sua stagione concertistica "Tradizione in Movimento", che a partire dal 25 settembre 2025 proporrà più di 20 appuntamenti sparsi fra Firenze e la Toscana. La collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, giunta al suo quarto anno, si rafforza e porta il Musicus Concentus a proporre, durante l’autunno, quattro appuntamenti a ingresso su prenotazione. Quattro concerti unici, concepiti come eventi speciali, che trovano nella natura il loro filo conduttore: una fonte di ispirazione e riflessione musicale capace di unire bellezza artistica, spiritualità e apertura alla città.

Ne sono un esempio lo spettacolo di Maurizio Carucci (25 settembre) al Museo dell’Opera del Duomo e i due concerti inseriti nel programma della nona edizione di A Jazz Supreme, ossia quelli che vedranno in scena il nuovo progetto di Daniele Di Bonaventura (30 ottobre) e il concerto di Stefano Maurizi (11 dicembre).

Grande attesa poi per l’evento speciale in Cattedrale con Paco Peña, il massimo esponente del flamenco (27 novembre) che presenterà per la prima volta in Italia il suo Requiem per la Terra. Una rappresentazione potente e suggestiva, che unisce musica, canto e danza flamenca per esplorare la drammatica crisi ambientale, con la partecipazione della Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze.

In Sala Vanni, sempre per A Jazz Supreme, spicca ELEkTRA, il nuovo progetto di Camilla Battaglia dedicato a personaggi femminili archetipici legati alla mitologia, alla storia antica e alla letteratura (3 ottobre). Da non perdere anche il concerto della “sacerdotessa del jazz psichedelico arabo” Yazz Ahmed, in quartetto per la sua attesissima unica data italiana (11 ottobre), e la serata che celebra i dieci anni di attività del trio ENEMY: intenso e visionario progetto che riunisce il pianista Kit Downes, il bassista Petter Eldh e il batterista James Maddren (17 ottobre).

Al cartellone si aggiungono due rassegne pensate per valorizzare le nuove generazioni di musicisti, da sempre al centro della missione del Musicus Concentus: Jazz Prime, realizzata al Teatro Giotto di Vicchio assieme al Jazz Club of Vicchio, che quest’anno propone due progetti giovanili di assoluto livello come Horace Silver Songbook e Out to Jazz (24 ottobre), e My Generation, nata dalla collaborazione con l’Associazione The Cage, che per sei sabato sera porta sul palco dello storico “teatrino” di Livorno il meglio della musica italiana Under 35 tra pop, rock, rap e nuovo cantautorato.

Le attività del Musicus Concentus sono realizzate con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze, Opera di Santa Maria del Fiore.

Al Museo dell'Opera del Duomo Maurizio Carucci

Maurizio Carucci è voce, leader e membro fondatore degli Ex-Otago, gruppo attivo dal 2002 che ha fatto la storia della musica indie pop in Italia, partecipando anche al 69° Festival di Sanremo. Con 6 album pubblicati, la band si è distinta per la capacità di raccontare storie di vita quotidiana, sentimenti e relazioni, mescolando temi leggeri con riflessioni più profonde. Carucci, oltre a essere il cantante principale, è anche autore di molte delle canzoni della band, che trattano di temi come l'amore, la nostalgia e le difficoltà della vita moderna, sempre con uno stile sincero e talvolta ironico. Stile che si ritrova anche nel disco di debutto solista di quest’ultimo, Respiro, uscito nel 2022, e nel libro Non esiste un post al mondo, pubblicato da HarperCollins nel 2024.
Lo spettacolo Non esiste un posto al mondo, a metà tra reading, recital e concerto, è caratterizzato da tre momenti di racconto, che si alternano durante l'esibizione. Diario: la voce narrante racconta il viaggio descritto nel libro, un cammino esilarante e disperato alla ricerca di qualcosa che manca sempre e sembra impossibile da trovare. Onirico: la voce narrante si perde in riflessioni sull’ambiente, sul cibo e sul passato dell’autore. Notturno: il momento in cui Carucci canta le sue canzoni e quelle degli Ex-Otago al piano (25 settembre - inizio ore 21:15 - ingresso gratuito con prenotazione a partire dal 18 settembre ore 9:30 sul sito dell’Opera del Duomo).

A Jazz Supreme, la nona edizione fra colori, sfumature e contrasti

Con la direzione artistica del pianista Simone Graziano e di Fernando Fanutti, presidente del Musicus Concentus, la migliore scena jazz contemporanea torna in autunno a Firenze con cinque tra i progetti più interessanti del panorama italiano e internazionale. Tra la Sala Vanni e la Sala del Paradiso del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, la rassegna continua a costruire un dialogo tra spazio e suono, tra architetture e linguaggi musicali, lasciando che il jazz si riveli nella sua forma più viva e imprevedibile. Anche in questa edizione ogni concerto in Sala Vanni è introdotto dalle esibizioni di alcuni tra i più promettenti giovani musicisti jazz italiani: un’occasione fondamentale per sostenere il talento emergente e rafforzare il legame tra formazione e produzione artistica.

L’apertura è fissata per il 3 ottobre in Sala Vanni con ELEkTRA, il nuovo progetto di Camilla Battaglia, cantante e compositrice che affonda le sue radici musicali nel linguaggio del jazz con il quale è cresciuta musicalmente e che ha espanso negli anni verso diverse contaminazioni. ELEkTRA, Miglior Album del 2024 per la rivista Soundwall, è un progetto che nasce da molteplici ispirazioni: dalla crucialità di temi sociali attuali a letteratura e musica. Si tratta di una suite divisa in cinque parti ciascuna delle quali è dedicata a un personaggio femminile archetipo legato alla mitologia, alla storia antica o alla letteratura. Nel ricrearla Camilla si è affidata a una formazione con uno spettro timbrico che avesse una forte identità sia in ambito acustico che in quello elettronico. Con lei sul palco ci saranno dunque Simone Graziano (pianoforte/synth), Francesco Fiorenzani (chitarra), Stefano Dalla Porta (contrabbasso), Francesca Remigi (batteria). Prima di ELEkTRA salirà sul palco Bilico, il duo jazz italiano formato da Jacopo Fagioli (tromba) e Nico Tangherlini (piano). La loro musica originale, tra composizione e improvvisazione, esplora un moderno jazz cameristico ricco di espressività.Definita dalla stampa internazionale come “la sacerdotessa del jazz psichedelico arabo”, Yazz Ahmed arriva in quartetto l’11 ottobre in Sala Vanni per la sua attesa unica data italiana. Trombettista e compositrice britannico-bahreinita, fonde il jazz e l’elettronica con le radici arabe del suo patrimonio culturale, dando vita a un suono unico e particolarissimo. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti come Radiohead, Lee Scratch Perry, Natacha Atlas e Rabih Abou-Khalil e con il suo disco Polyhymnia, una suite dedicata a donne coraggiose, ha ricevuto l’Ivor Novello Award for Innovation ed è stato votato Album dell’Anno ai Jazz FM Awards nel 2020. “Attraverso la mia musica – afferma – spero di costruire ponti tra culture e cambiare la percezione delle donne nel jazz e delle persone di origine mediorientale.” Nel 2025 pubblica A Paradise in the Hold, un’opera intensa e profondamente personale che affonda le radici nella musica tradizionale del Bahrein, unendo i canti malinconici dei pescatori di perle alle sonorità festose delle percussioni femminili. In apertura To Be Born: il progetto per voce ed elettronica di Alessandra Diodati, ispirato alla ricerca di Demetrio Stratos. Tra canto, parola e rumore, esplora le possibilità espressive della voce attraverso tecniche estese e manipolazioni timbriche.

L'ultimo concerto in Sala Vanni della nona edizione di A Jazz Supreme è programmato per il 17 ottobre con ENEMY, trio pianistico in technicolor con base tra Berlino e Londra, composto dal pianista Kit Downes, dal bassista Petter Eldh e dal batterista James Maddren. Descritto dal quotidiano britannico The Guardian come “ferocemente intenso” e “splendidamente complesso”, il gruppo ha all’attivo tre album — ENEMY (Edition), Vermillion (ECM) e The Betrayal (Wejazz) — che mettono in luce tre menti musicali brillanti, impegnate in un’esplorazione continua di nuovi orizzonti sonori. Il loro stile si distingue per la complessità e l’intensità, con composizioni che intrecciano ritmi criptici, battiti irregolari, reazioni fulminee e altissima concentrazione. La scrittura è pensata per spingere i musicisti al limite, tanto dal punto di vista creativo quanto tecnico. Lo scorso aprile, in occasione del decimo anniversario dalla fondazione del gruppo, è uscito il loro nuovo album live Fiend (Edition), registrato in due giorni al Birds Eye di Basilea, in Svizzera, nel 2024. In apertura il duo formato da Maria Cortesi (voce) ed Edoardo Ferri (chitarra). Le loro composizioni originali, dal suono elettro-acustico, intrecciano folk e jazz. Un dialogo musicale intimo, guidato da sincerità e ascolto profondo.

Il 30 ottobre la rassegna approda nella scenografica Sala del Paradiso del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze con Ritus. Il nuovo progetto di Daniele Di Bonaventura intreccia canti sacri e passi di danza dal sapore mediterraneo. Compositore, bandoneonista e polistrumentista, Di Bonaventura attraversa mondi sonori diversi, dalla classica al jazz, dal tango alla world music, collaborando anche con il teatro, il cinema e la danza. Tra le esperienze più recenti che lo hanno posto all’attenzione del pubblico spiccano il sodalizio con Miroslav Vitous e soprattutto il duo con Paolo Fresu. Ha inoltre condiviso il palco con artisti del calibro di Enrico Rava, Toots Thielemans, Omar Sosa, Greg Osby, Oliver Lake, David Murray, Dino Saluzzi, Francesco Guccini e Ornella Vanoni. In Ritus, le sue composizioni originali assumono il tono di un rito sonoro carico di pathos, in cui si mescolano chiaroscuri ammalianti e una velata malinconia.

L'ultimo appuntamento di A Jazz Supreme è infine previsto per l'11 dicembre e vedrà in scena, sempre nella Sala del Paradiso del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, Stefano Maurizi. Pianista jazz di fama internazionale di origini fiorentine, attribuisce il suo amore per la musica al nonno libanese, studioso e amante della musica. Con una prima educazione al pianoforte classico, la curiosità musicale di Stefano ha aperto le porte al suo interesse per il jazz contemporaneo. Il suo nuovo progetto in piano solo Nomad è ispirato alle opere del grande artista coreano Gwang Moku, scomparso all'età di 60 anni nel 2022, ed è stato presentato in anteprima da Maurizi a New York il 29 novembre 2024. Fra i vari riconoscimenti ricevuti dal pianista segnaliamo la menzione d'onore ricevuta dall'Ambasciatore Italiano in Medio Oriente Dr. Massimo Marotti durante il suo tour in Libano nel 2016. Oltre al disco in piano solo Native Colors del 2018, Maurizi ha pubblicato Dialogues (Enja Records), importante lavoro discografico in trio uscito nel 2021, e l’affascinante lavoro su melodie spirituali dell'Anatolia dal titolo Migration Routes (Challenge Records) selezionato fra i migliori dischi del 2024 dal critico musicale Neri Pollastri su AllAboutJazz.

Evento speciale in Cattedrale con Paco Peña. Prima italiana del suo Requiem per la Terra

Il chitarrista e compositore Paco Peña è uno dei massimi esponenti del flamenco, una vera e propria leggenda vivente, Maestro dell'arte tradizionale che ha dedicato la sua carriera a innovare il genere, intrecciando la ricchezza della tradizione con influenze contemporanee.
Ha iniziato a esibirsi come professionista all’età di 12 anni e, non contento della sua carriera nazionale, poco più che ventenne si è trasferito a Londra, riscuotendo un successo così travolgente da ritrovarsi a suonare nei club a fianco di Jimi Hendrix, per cominciare subito dopo a girare il mondo.
Ha fondato la cattedra per l’insegnamento della chitarra flamenca al Conservatorio di Rotterdam (la prima al mondo), il Centro Flamenco Paco Peña a Cordoba, il celebre Cordoba Guitar Festival, e nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Oficial de la Cruz de la Orden del Mérito Civil da Re Juan Carlos.
In Cattedrale Paco Peña presenterà per la prima volta in Italia il suo Requiem per la Terra, un’opera potente e suggestiva che unisce musica, canto e danza flamenca per esplorare la drammatica crisi ambientale. Impregnato dell'urgenza e della passione del flamenco, lo spettacolo è un’opera laica che integra anche elementi della tradizionale Messa da Requiem. È un'intensa meditazione artistica sulla relazione tra l'umanità e la natura, che evoca emozioni profonde e una riflessione collettiva attraverso un linguaggio musicale vibrante e universale. Al suo fianco suoneranno 10 tra musicisti e cantanti, affiancati da un coro di adulti e uno di bambini diretto dal Maestro Michele Manganelli, così rinnovando e proseguendo la bellissima collaborazione con la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze inaugurata lo scorso anno con il progetto Sacrarmonia di Antonella Ruggiero (27 novembre - inizio ore 21:15 - ingresso gratuito con prenotazione sul sito dell’Opera del Duomo).

Il ritorno di Jazz Prime e My Generation

Tra gli obiettivi permanenti del Musicus Concentus c'è senz'altro la continua crescita della musica, sia come disciplina artistica che come comunità, attraverso il ricambio generazionale dei musicisti e l'educazione all'ascolto del pubblico. Una missione concreta, che da alcuni anni l'Associazione porta avanti attraverso le rassegne Jazz Prime e My Generation, realizzate in stretta collaborazione con alcune importanti realtà del territorio toscano, ossia il Jazz Club of Vicchio e il The Cage a Livorno.

Al Teatro Giotto di Vicchio, venerdì 24 ottobre, grande serata nel segno del jazz, tra tradizione e nuove ispirazioni, con gli ensemble di due tra i più importanti centri di formazione musicale della Città Metropolitana di Firenze, nello specifico il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole.
Con Horace Silver Songbook – Un viaggio tra spiritualità e amore universale, l’ensemble del Dipartimento Jazz del Conservatorio Cherubini diretto da Dario Cecchini rende omaggio al lato meno conosciuto del grande pianista e compositore: i brani con testo scritti dagli anni ’70 in poi. Un repertorio intriso di groove, soul e spiritualità, reinterpretato con arrangiamenti originali per offrire un’esperienza di ascolto condivisa e coinvolgente.
Nato nel 2023 alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Claudio Giovagnoli, OUT TO JAZZ raccoglie giovani musicisti cresciuti nel Dipartimento Jazz. Il repertorio spazia dai classici di Ellington, Monk, Silver e Parker fino a Mingus, Wheeler e persino Lennon, tra versioni originali, arrangiamenti inediti e rivisitazioni ispirate a interpreti come Joni Mitchell e Dee Dee Bridgewater. Nonostante la recente formazione, il gruppo si è già esibito al Teatro di Fiesole per l’Autunno Fiesolano 2024 e al Giotto Jazz Festival 2025.

Punto di riferimento per tutti gli aggiornamenti del cartellone è come sempre il sito del Musicus Concentus, dove a breve troveranno spazio anche tutti i concerti di My Generation, rassegna di casa al The Cage di Livorno, da oltre venti anni rinato come caposaldo della nuova musica italiana. Sei appuntamenti il sabato sera, tra ottobre e dicembre, indirizzati verso sonorità più propriamente pop, indie e rock, senza trascurare i nuovi generi come la trap. Ogni serata vede esibirsi artisti in rampa di lancio, di cui molti Under 35, pronti a far conoscere la loro musica a un pubblico di giovanissimi, in gran parte Under 20.

Per ulteriori informazioni: https://www.musicusconcentus.com