Per la nona edizione del Festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» (6-25 settembre 2025), venerdì 19 settembre alle ore 16.00 visita musicale alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Piazza Cavalleggeri 1; ingresso libero solo su prenotazione, posti limitati) dove il musicologo Francesco Zimei presenta Il manoscritto Banco Rari 18. Laudi e laudesi nel Trecento fiorentino; L’Homme Armé Consort eseguirà dal vivo qualche lauda secondo la notazione riportata in questo preziosissimo codice appena restaurato, conservato dalla Biblioteca Nazionale tanto gelosamente che nemmeno la maggior parte dei filologi lo ha mai visto dal vivo (c’è comunque da qualche anno una buona riproduzione fotografica sul sito della BNCF).
In occasione della presentazione del restauro del manoscritto, preziosissimo non solo per le musiche in esso raccolte, ma anche per la ricchezza eccezionale delle sue miniature, viene presentata una scelta di brani, per lo più laude, incluse nella raccolta appartenuta alla Compagnia di Santo Spirito; alcune sono anche nel Laudario di Cortona, ma la notazione in qualche punto differisce sensibilmente, e non solo perché in epoca ancora antica (ma non abbastanza perché il restauratore conoscesse quella notazione) i margini superiori consumati dell’attuale Banco Rari 18 furono rifatti riscrivendo le note un po’ a casaccio. Ora un nuovo restauro fatto con ben altra cognizione di causa: anche gli specialisti avranno probabilmente qualcosa da imparare da questa imperdibile visita. Giova ricordare che, posteriore di almeno mezzo secolo rispetto al Laudario di Cortona, è con questo il solo laudario antico intero (con laude del XIII e della prima metà del XIV secolo) pervenuto con la notazione musicale; gli altri codici (incluso il più antico datato, il Laudario di Santa Maria della Scala del 1330, probabilmente copia di servizio di un codice miniato e “solfato” ora perduto) hanno solo i testi.
FloReMus è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che più ha influito sulla cultura rinascimentale; si cerca di evidenziare i legami della musica con le arti visive e letterarie, la filosofia, la scienza e la politica, a partire dal preumanesimo trecentesco. Rinascimentali sono per lo più anche i luoghi dei concerti, per stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici nati in simbiosi.
FloReMus 2025 comprende 10 concerti, 3 visite musicali, 6 conversazioni; è raccomandata, e per alcuni eventi è obbligatoria, la prenotazione sul sito www.hommearme.it. Il cartellone prevede anche Concerts à boire, più brevi di quelli serali, all’ora dell’aperitivo, con formazioni giovani o emergenti, Monumenti sonori, che intendono dare risalto a chiese e organi storici del territorio, Visite musicali alla scoperta di alcuni luoghi di eccezionale valore artistico e culturale, biblioteche, antichi manoscritti, abbinate ad un breve concerto finale, e Conversazioni, ovvero conferenze informali su temi legati al Rinascimento che, oltre alla musica, includono arte, storia, cultura, con particolare attenzione all’ambiente fiorentino e toscano.
Per maggiori informazioni, programma completo e prenotazioni: www.hommearme.it