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domenica 05 maggio 2024

Xiu Xiu al Viper

14-05-2008
Arrivano in Italia, per un mini tour che toccherà anche Firenze, i californiani Xiu Xiu. Venerdi 16 suoneranno infatti al Viper Theatre delle Piagge, che quest’anno si conferma il palco dei nomi interessanti dell’indie rock internazionale. Gli Xiu Xiu, nascono dalla mente e il carisma del leader Jamie Stewart , un gruppo contro che dalla California dorata si trasferisce a Seattle, capitale dei movimenti. Il loro suono si contraddistingue da struggenti melodie noise, testi malinconici se non suicide – oriented, temi quali AIDS, guerra, ed esperienze taboo rappresentano il songwriting della band. La critica a Bush ha spesso contraddistinto alcune canzoni della band che in pochi hanni ha fatto enormi proseliti anche in Italia. La band registra il primo album del 2002 dal titolo “Knife Play”, che viene realizzato con la collaborazione di Lauren Andrews e Yvonne Chen. A seguire lo stesso anno l’ EP “Chapel of the Chimes”. Entrambi i lavori sono contraddistinti dall’impiego massivo delle percussioni e dei fiati, segno del coinvolgimento con la world music. Nei testi e nei vocalismi rimane un senso di angoscia che continua a contraddistinguere il mood degli Xiu Xiu in sala di incisione. Dal 2003 al 2006 la band confeziona diversi album, spostando a tratti il focus verso melodie pop più digeribili ma continuando a confezionare un sound morboso, emozionalmente decadente, a tratti forse troppo pesante. Un segno distintivo della band che riscontra ottimi consensi soprattutto in Italia ed in patria. Una serie di remix, collaborazioni, progetti collaterali dimostrano l’intensa attività di Jamie Stewart. Da segnalare il remix di Parenthetical Girls. Dal vivo si presentano spesso con un arsenale di strumenti utilizzati d'eccezione: mandolini, synth, gongs, campane di varia foggia e tipo, switch blade, harmonium, campionamenti che avvolgono la voce del cantante in un crescendo spesso quasi noise core, fino al break sussurrato, sospirato che preannuncia la morte della canzone. L’ultimo album “Womes as lovers”, rappresenta un punto di sosta. La band è ora un quartetto stabile ed il linguaggio rimane invariato: abbandonata ogni velleità pop non rimane che sostenere la parte di un noise, anche jazzato, cacofonico ma a tratti assolutamente invasivo e ballabile. …dal vivo a Berlino al Magnet Club hanno letteralmente spaccato.