La prima parte de La democrazia del corpo 2025 accoglie a Cango Cantieri Goldonetta Firenze dal 4 ottobre al 20 dicembre 2025 i lavori e le ricerche performative di artisti nazionali e internazionali tra i più interessanti della scena contemporanea. Il progetto, con la direzione artistica di Virgilio Sieni e a cura del Centro Nazionale di Produzione della Danza CANGO/ FIRENZE, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana e Institut Français.
Come sottolinea il direttore artistico Virgilio Sieni, questa prima parte della Democrazia del corpo, riflette sui tragici eventi del nostro tempo, proponendo una visione della danza come atto di ascolto e partecipazione. Così le performance proposte si integrano per diversità e distacco proponendo un tragitto che elude aspettative e previsioni.
«La danza si pone su questa soglia e l'osservatore diviene il protagonista della sua danza. Le proposte artistiche in programma, tra prime nazionali e assolute e grandi premi di riconoscimento, esplorano temi come la “sensibilità al respiro, l’agire ascoltando la verità degli inciampi e delle fragilità, le condizioni imprendibili dell’amore.
Nel momento in cui compio un gesto per vedere, vedo con gli occhi del corpo. Nel momento in cui guardo agisco coscientemente e incoscientemente attraverso il corpo». (Virgilio Sieni)
Inaugura la rassegna MARCO BERRETTINI coreografo italo tedesco, di base a Ginevra. Formatosi alla scuola di Pina Bausch a Essen, Berrettini ha ricevuto il Swiss Dance Prize come migliore coreografo svizzero, nel 2018 e nel 2022. A Firenze, sabato 4 e domenica 5 ottobre, presenta il nuovissimo lavoro Jiddu, storia di una compagnia di danza popolare bavarese, tra l’ironico e il poetico.
Il Premio Ubu 2022 come miglior performer under 35 STEFANIA TANSINI è nella stagione di Cango venerdì 10 ottobre, con Studi Per M. Il progetto in divenire si compone di un insieme di scritture preliminari che indaga la relazione tra i luoghi, la figura umana e le temporalità celate. Una produzione di danza che espande la sensibilità verso i paesaggi, ciò che circonda e accoglie il corpo, e nel corpo attua un processo di connessione tra apparenti confini spaziali e temporali.
Mercoledì 15 ottobre MAYA OLIVA, coreografa e danzatrice di Firenze che ha completato gli studi presso P.A.R.T.S. a Bruxelles e ha conseguito una Magistrale in Coreografia presso la University of the Arts - Theater Academy di Helsinki è in prima assoluta con il suo solo Perpetual Blooming, Despite The Gods. Lo spettacolo è uno studio sulla carica energetica del preludio di un’opera lirica, il momento prima della parola, allo stato germinale, di fioritura.
Per la prima volta a Firenze il coreografo francese EMMANUEL EGGERMONT presenta in prima nazionale (martedì 21 e mercoledì 22 ottobre) About Love And Death / Elegie Pour Raimund Hoghe, omaggio all’eclettico scrittore, giornalista, sceneggiatore, coreografo e drammaturgo della compagnia di Pina Bausch Tanztheater di Wuppertal, scomparso quattro anni fa, Raimund Hoghe.
La coreografa IRENE RUSSOLILLO con Fatigue indaga il tessuto culturale e sociale armeno. Lo spettacolo, in prima assoluta sabato 25 ottobre, alterna danza, respiro e canto. L’incontro con danzatori e cantanti armeni è il frutto di un lavoro che la Russolillo ha iniziato nel 2019 tra l’Armenia e lo Yemen.
Elysium è la nuova creazione in scena mercoledì 28 ottobre di C.G.J. COLLETTIVO GIULIO E JARI (gruppo sostenuto dal nostro Centro Nazionale di produzione), nasce dall’incontro tra la poetica visiva della pittrice Lou Benesch e il paesaggio di Elysium Planitia, regione del pianeta Marte che si sospetta essere ricoperta di ghiaccio, sospesa tra realtà e immaginazione. Una composizione coreografica per quattro corpi, dove il dialogo tra questi mondi surreali si riflette nella scrittura corporea della performance.
ALESSANDRO CERTINI presenta sabato 1° novembre Te-Altro, accompagnato dalla musica dal vivo di Piero Corso: una stratificazione di azioni sul far del teatro in cui si sovrappongono e si alimentano a vicenda danza e parola, una riflessione ironica sul “niente” del teatro.
MARCO D’AGOSTIN, artista rivelazione della nuova scena performativa presenta il nuovissimo spettacolo Asteroide (sabato 8 novembre), un omaggio al musical. In un corpo a corpo con Broadway, con la consueta ironia, il perfomer dà vita a un inedito che ha per coppie di protagonisti la scienza e l’amore, l’intrattenimento e l’informazione, la vita e la morte, la danza e il teatro.
Sabato 22 novembre ospita YOY PERFORMING ARTS-tra i gruppi più rigorosi e sofisticati della generazione coreografica emergente che si distingue per una poetica che fonde danza, musica e arte visiva, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. Lo spettacolo Dialoghi Con L’arte vuole essere un luogo sperimentale, uno spazio immaginario, in cui opere d’arte, concetti, movimenti, suoni e impressioni sceniche si incontrano.
In Cultus (sabato 29 e domenica 30 novembre) il coreografo ROBERTO ZAPPALÀ sperimenta la possibilità di dialogo fra linguaggio del corpo e linguaggio poetico. Ispirato dalle meravigliose atmosfere dell’opera The Little Match Girl Passion di David Lang, vincitrice del premio Pulitzer nel 2008,- compone un viaggio coreografico che procede dalla sofferenza alla felicità della resurrezione, nel quale i corpi dei danzatori e delle danzatrici, si abbandonano alla fisicità della danza, facendo navigare lo spettatore in un luogo “fluido”..
La performer CHIARA BERSANI presenta, sabato 10 dicembre, L’animale. Partendo dalla visione, dal confronto e dall’incontro con La Morte del Cigno interpretato dalla superba Anna Pavlova, la performer attraversa la tradizione per superarla e viverla nel suo corpo e nella sua voce, rielaborando i codici del balletto classico su un corpo divergente, segnato dall’osteogenesi imperfetta. La sua ricerca come interprete e autrice si basa sul concetto di Corpo Politico.
Con lo spettacolo Berio a Colori (sabato 13 dicembre e domenica 14 dicembre), SIMONA BERTOZZI / CLAUDIO PASCERI / TEMPO REALE rendono omaggio al grande compositore in occasione del centenario della nascita, mettendo in relazione la sua musica con altre espressioni: le immagini realizzate da Bruno Munari, e dei fotografi Roberto Masotti e Silvia Lelli, l’interpretazione coreografica di Simona Bertozzi, e le opere per violoncello solo, eseguite da Claudio Pasceri che, accostate per la prima volta, compongono un quadro spettacolare sorprendente e originale.
Chiude la stagione 2025, sabato 20 dicembre, il coreografo MATTEO SEDDA presenta Fuck me blind ispirato a Blue, ultimo film autobiografico di Derek Jarman. Lo spettacolo ha vinto DNAppunticoreografici, progetto promosso e sostenuto in collaborazione tra Fondazione Romaeuropa (IT), Gender Bender Festival (IT), Triennale Milano Teatro (IT), Centro Nazionale di produzione della danza CANGO / Firenze (IT), Operaestate Festival/Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa (IT), Lʼarboreto - Teatro Dimora di Mondaino (IT).
Nel programma si inserisce il WORKSHOP a cura di Camilla Monga e Fabio Biasion CHOREO CONTATTO rivolto a danzatrici e danzatori di danza contemporanea. Un percorso che intreccia Contact Improvisation e Release Technique per sviluppare una strategia compositiva dinamica, in cui si alternano momenti di partnering e pratiche individuali.
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