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domenica 28 aprile 2024

Quattro mostre nel ''Mugello culla del Rinascimento''

23-05-2008
Quattro mostre in altrettante cittadine per celebrare il Mugello nell'arte: da Giotto al Beato Angelico, da Donatello ai Medici (originari proprio del Mugello), è indelebile l'impronta lasciata nella storia dell'arte mondiale dal Mugello, che ha dato i natali ad artisti di fama imperitura. Le quattro espisioni si svolgeranno dal 25 maggio al 30 novembre. AS. Piero a Sieve (convento di Bosco ai Frati) si svolge "Donatello, Brunelleschi e l’Uomo in Croce", che mette a confronto i famosi crocifissi al centro di una leggendaria disputa tra i due artisti. Il Museo del Beato Angelico di Vicchio ospita "Il Mugello e le arti: Giotto, Beato Angelico e Andrea del Castagno", con una serie di preziosi dipinti provenienti dai grandi musei di Firenze (la famosa pala mugellana di Beato Angelico) e da collezioni private. In particolare le due tavolette di Giotto (S. Francesco e S. Giovanni) di recente acquisite dall’Ente Cassa. ABorgo S. Lorenzo (Museo della Manifattura Chini) è visitabile "Le ville dei Medici", in cui sarà possibile ammirare un ritratto di Bianca Cappello esposto per la prima volta, e i tre che Bronzino fece a Cosimo il Vecchio, Pierfrancesco il Vecchio e Francesco I. Da vedere anche le tre lunette di Justus van Utens con le ville medicee di Trebbio, Cafaggiolo e Pratolino, gli analoghi disegni di Giorgio Vasari, i poemi di Lorenzo il Magnifico, rare ceramiche e oggetti vari, testimoni del legame dei Medici con la terra d’origine. Infine a Scarperia (Palazzo dei Vicari) l'esposizione "Medici in armi" ricorda le gesta guerriere della dinastia con i ritratti (dipinti da Giovan Battista Naldini e dal Bronzino) dell’eroico Giovanni delle Bande Nere e del figlio Cosimo I, e con una ricca selezione di armature e lance, picche e spade, archi e archibugi, spingarde e colubrine (a cura di Mario Scalini). Punto di partenza ideale è però Firenze, al Palazzo Medici Riccardi, con il Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli - celebre affresco che inneggia al ruolo salvifico della famiglia Medici, ritratti tra i partecipanti al corteo dell'adorazione sullo sfondo delle campgane del Mugello.