Coinvolgere il pubblico nei processi della creazione artistica, per trasformare ciò che ne scaturisce in un’opera collettiva, condivisa, politica. Domenica 9 novembre 2025 la dance maker Cristina Kristal Rizzo, artista premio Ubu e co-fondatrice dello storico collettivo Kinkaleri, porterà al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111 Rosso) una speciale versione del suo ultimo spettacolo “Sentimental. Studio Aperto”. Appuntamento alle 19.00, nell’ambito della stagione a cura di Versiliadanza, con un solo coreografico che rivendica il riappropriarsi della dolcezza e della fragilità, e che in via straordinaria si aprirà a un confronto diretto con gli spettatori in sala. Una figura sola attraversa lo spazio, componendo una coreografia di gesti, pose, danze istantanee. Sceglie di esporsi con sguardo disarmato, dichiarando fiducia smisurata nella politica del movimento in sé, nel suo semplice accadere libero e manifesto, come resistenza intima e creativa contro la morte e l’aridità del mondo. “Il titolo del lavoro dice già molto”, spiega Rizzo. “Mi interrogo su come mettere in campo col corpo tutto ciò che definiamo “sentimentale”, una parola ingiustamente associata a qualcosa di sorpassato, di demodé. Il mio obiettivo è farne emergere tutta la potenza espressiva; per capire come farlo scelgo di mettermi in dialogo col pubblico, condividendo idee, suggestioni, letture, in una pratica di arricchimento reciproco”.
Una scena nuda, che lascia trasparire l’atmosfera di un’opera in costruzione. Sul palco una figura che, attraverso una partitura sonora densissima, fa emergere il proprio portato emotivo tra l’astrazione della danza e il potenziale espressivo del gesto, del volto, del respiro. “Un artista che ha grande impatto su di me e sul mio lavoro è il regista britannico Derek Jarman, penso in particolare alle opere a cui si dedicò nell’ultima parte della vita. Poco prima di morire di AIDS a soli 52 anni, Jarman acquistò un cottage accanto a una centrale nucleare in Inghilterra, e in questo scenario iniziò a creare un giardino. È stato il suo ultimo atto artistico, in cui ha espresso tutta la sua gioia e la tenerezza nei confronti della vita. Uno spirito simile si trova anche nella suo ultimo film “Blue”: testamento poetico che racconta le fasi della sua malattia, introducendo una visione estremamente dolce della vita e della morte. È questo ciò che definisco “sentimentale”: qualcosa che in questo momento mi tocca moltissimo e di cui sento il bisogno di riappropriarmi”.
Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, UNIPOL SAI – Agenzia Firenze Ovest in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.
Per maggiori informazioni: www.teatroflorida.it