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sabato 06 dicembre 2025

"Prima del Temporale" di Strindberg con Umberto Orsini al Teatro della Pergola di Firenze

18-11-2025
Al Teatro della Pergola di Firenze, dal 18 al 23 novembre 2025, Umberto Orsini debutta con "Prima del Temporale". Orsini aspetta nel suo camerino il momento di entrare in scena per recitare nel Temporale di August Strindberg. Con un rovesciamento della percezione tipico dei sogni, il grande attore, diretto da Massimo Popolizio, rivive con Flavio Francucci, Diamara Ferrero, alcuni momenti della sua vita, in un tempo che sembra senza fine.

Umberto Orsini si affida a Massimo Popolizio con la fiducia di un anziano maestro e Popolizio si aggira attorno alla sua figura con la delicatezza di chi cerca di svelare segreti che desiderano restare misteriosi. In una scenografia di forte impatto evocativo, dove suono e immagini creano un dialogo immaginario con il protagonista, si assiste a questo lungo viaggio verso il Temporale, vissuto come un'ultima meta non ancora raggiunta, ma solo rimandata.

Nel testo di Strindberg, infatti, quasi tutto è già accaduto ed è tramite la narrazione dei personaggi che si viene a conoscenza dei fatti del passato. La regia di Popolizio offre un ritratto di artista che si stacca da ogni intento celebrativo, per raccontare, piuttosto, frammenti di una vita e di storia del nostro Paese, dal dopoguerra a oggi.

«Il titolo Prima del Temporale – dice Umberto Orsini – testimonia un progetto che da tempo avevo in mente: allestire il Temporale di Strindberg con la regia di Massimo Popolizio e nove interpreti, progetto azzerato dallo scoppio della pandemia di Covid. Massimo, allora, mi ha spinto a raccontare la mia vita, prendendo spunto dal mio libro Sold out, ma riflettendo anche su episodi che in parte non sono nel libro, raccontandomi e dialogando con due figure tipiche del mondo teatrale, la sarta di compagnia e un addetto del teatro».

«L’idea – racconta il regista Massimo Popolizio – nasce dal libro autobiografico di Umberto, Sold out (editori Laterza, 2019). Siamo in una città qualunque, prima dell’ultima replica del testo di Strindberg in una situazione bernhardiana. È la storia di un ragazzo italiano che, negli anni Cinquanta, parte dalla provincia con pochi soldi e arriva nella grande città, Roma, con il sogno di iscriversi all’Accademia d’Arte Drammatica e, nonostante il marcato accento novarese, viene accettato».

Per maggiori informazioni: www.teatrodellatoscana.it 

Foto: Claudia Pajewski