Mercoledì 19 novembre 2025 alle ore 16.30, nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi, si terrà l’incontro dal titolo “Piero Gobetti, la cultura russa e la rivoluzione russa”, un appuntamento di approfondimento promosso dal Circolo Culturale Piero Gobetti di Firenze per avviare l’intenso programma dedicato alle celebrazioni del centenario della morte di Piero Gobetti, che cadrà nel 2026.
L’iniziativa si aprirà con i saluti di Riccardo Nencini e Roberto Badulato, segretario del Gobetti Firenze, e sarà presieduta da Ariane Landuyt. Seguiranno gli interventi di Stefano Garzonio, sul tema “Piero Gobetti traduttore e interprete della letteratura russa”, Antonello Venturi, con una riflessione su “La strana Russia di Piero Gobetti. Miti e contesti di una passione rivoluzionaria”, e di Paolo Bagnoli, con la relazione “Mondi nuovi portano schemi nuovi”.
L’incontro si inserisce nel percorso di studio e divulgazione che il Circolo Gobetti porta avanti da anni, volto a riscoprire il pensiero e la figura di uno dei protagonisti più lucidi e coraggiosi dell’antifascismo liberale italiano.
«Con questo evento cominciamo in anticipo le celebrazioni del centenario della morte di Piero Gobetti – spiega Roberto Badulato, segretario del Circolo Culturale Piero Gobetti – Firenze –. In passato abbiamo affrontato tante tematiche, dai suoi rapporti con Amendola e Matteotti al sodalizio con Casorati, così come a molti altri aspetti della sua vita. Stavolta affrontiamo il tema della cultura russa e della rivoluzione russa, due questioni centrali per Gobetti, che da autodidatta imparò la lingua e iniziò a tradurre autori russi. La rivoluzione russa lo colpì profondamente, in particolare l’esperienza dei Soviet, nei quali intravedeva una possibilità per i consigli di fabbrica della sua Torino industriale. Tematiche queste, che aprono molte prospettive di riflessione».
L’appuntamento offrirà dunque un’occasione per rileggere la passione intellettuale di Gobetti alla luce del suo interesse per la cultura e il pensiero russo, un tema che intreccia idealismo, impegno politico e curiosità culturale, restituendo la modernità di un pensatore che ha fatto della libertà e dell’autonomia della cultura la sua battaglia più alta.
Per maggiori informazioni: circologobettifirenze@gmail.com