In viaggio nella storia della scienza moderna, attraverso le pagine che raccontano del suo padre fondatore, Galileo Galilei, e del Museo che oggi porta il suo nome, a 100 anni dalla fondazione: inizia al Museo Galileo di Firenze il ciclo di incontri con gli autori con quattro presentazioni di libri nella Biblioteca del Museo fiorentino (piazza dei Giudici 1), organizzate in collaborazione con la SISS - Società Italiana di Storia della Scienza.
Al via gli appuntamenti giovedì 27 novembre 2025 alle 17.30 con Massimo Bucciantini e il suo Alla conquista di Galileo. Da Napoleone a Giovanni Paolo II, storia di una contesa (Laterza). A seguire, saranno protagonisti: venerdì 28 novembre alle 17 Giovanni Di Pasquale, curatore di 1925-2025. Museo Galileo: cento anni di storia della scienza (Edizioni Museo Galileo); martedì 2 dicembre alle 17:30 Michele Camerota con Galileo. Alle origini della scienza moderna (Hoepli); infine venerdì 19 dicembre alle 16 Marco Beretta con Mezzo secolo di storia della scienza al Museo Galileo: Andrea Corsini e Maria Luisa Righini Bonelli (Mimesis). Tutte le presentazioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (per informazioni: info@museogalileo.it).
Di chi è Galileo? Perché tutti lo vogliono? Perché di quel processo si è continuato a discutere e si è combattuta una vera e propria battaglia politica e culturale per oltre due secoli? Giovedì 27 novembre Paolo Galluzzi (presidente emerito del Museo Galileo e storico della scienza di fama internazionale) e Giovanni Cavagnini (Università di Roma Tor Vergata) dialogano con l’autore Massimo Bucciantini per presentare il suo Alla conquista di Galileo. Da Napoleone a Giovanni Paolo II, storia di una contesa (Laterza, 2025). Un libro che parla di miti, di politica e di storia d’Italia, attraverso la lente di Galileo, in una storia appassionante che oltrepassa ogni steccato disciplinare. Qui il Galileo processato e condannato dall’Inquisizione diventa personaggio, attore di una storia globale: citoyen français e républicain, patriota e martire dell’Italia risorgimentale, ‘genio italico’, fiore all’occhiello – insieme a Leonardo da Vinci – dell’Italia nazionalista e fascista. Per divenire, infine, uomo e scienziato sinceramente pio e devotamente cattolico. Massimo Bucciantini ha insegnato Storia della scienza e Letteratura italiana contemporanea all’Università di Siena ed è stato visiting professor all’École normale supérieure di Parigi e al Politecnico di Zurigo. È membro del Comitato scientifico del Museo Galileo. Tra i suoi libri più recenti: Addio Lugano bella. Storie di ribelli, anarchici e lombrosiani (2020) e Siamo tutti galileiani (2023), pubblicati con Einaudi; In un altro mondo. Galileo, Vincent van Gogh, Primo Levi (Il Saggiatore, 2023).
Venerdì 28 novembre sarà il momento di 1925-2025. Museo Galileo: cento anni di storia della scienza (Edizioni Museo Galileo, 2025); in dialogo con il curatore Giovanni Di Pasquale ci sarà Jürgen Renn, direttore del Max Planck Institute of Geoanthropology di Jena. Il volume celebra il centenario della fondazione dell’Istituto di Storia delle Scienze, oggi Museo Galileo, attraverso una raccolta di saggi che restituiscono, con rigore critico e varietà di prospettive, la complessità della sua storia e il ruolo che ha svolto nel panorama culturale italiano e internazionale. I saggi ripercorrono snodi essenziali di questo percorso, dalla riflessione storiografica sugli studi galileiani e leonardiani all’evoluzione della vocazione espositiva, dall’approccio alle fonti e agli strumenti fino all’intreccio tra storia della scienza e storia del pensiero antico. Particolare attenzione è riservata ai protagonisti e alle istituzioni che hanno contribuito a delineare l’identità dell’Istituto, nonché alle trasformazioni che ne hanno accompagnato l’ingresso nel XXI secolo. Giovanni Di Pasquale è vice-direttore scientifico del Museo Galileo e professore associato di storia della scienza alla Texas A&M University in Italy. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Le macchine del mondo. Dalle civiltà mesopotamiche a Roma imperiale (Carocci, 2019), Meraviglie meccaniche: gli automi in Grecia e a Roma (Carocci, in corso di pubblicazione).
Martedì 2 dicembre, è la volta dell’incontro con Michele Camerota e il suo Galileo. Alle origini della scienza moderna (Hoepli, 2025); dialogano con l’autore Saverio Ricci (Università della Tuscia) e Oreste Trabucco (Università di Bergamo). Galileo non fu soltanto il padre fondatore della scienza moderna: fu l’artefice di una rivoluzione del sapere che ha inaugurato un innovativo modo di guardare alla natura. Le sue scoperte in ambito astronomico e fisico cambiarono radicalmente la nostra comprensione dell’universo e concorsero, al tempo stesso, ad affermare un nuovo modello di scienza, una nuova sensibilità epistemologica e culturale. Il libro ripercorre l’itinerario biografico e intellettuale di Galileo, ricostruendone i vari momenti della vita ed esaminandone le opere, con particolare attenzione ai contesti in cui furono composte e alla ricezione tra i contemporanei. Michele Camerota insegna Storia delle scienze e delle tecniche all’Università di Cagliari ed è membro del Comitato scientifico del Museo Galileo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: un’edizione commentata del Saggiatore con Franco Giudice (Hoepli, 2023) e Il fantasma di Amleto. Giorgio de Santillana tra Salvemini e Mussolini (Hoepli, 2024). Ha inoltre curato i volumi dedicati al Carteggio e ai Documenti dell’aggiornamento dell’Edizione Nazionale delle Opere di Galileo.
Infine, venerdì 19 dicembre sarà la volta di Marco Beretta, autore di Mezzo secolo di storia della scienza al Museo Galileo: Andrea Corsini e Maria Luisa Righini Bonelli (Mimesis, 2025); dialoga con l’autore Maria Conforti (Sapienza Università di Roma). Il libro ricostruisce la storia dei primi cinquant’anni dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza, oggi Museo Galileo, attraverso le vite dei suoi primi direttori: Andrea Corsini, che nel 1930 trasformò un “magazzino di ferramenta” in un’istituzione culturale di rilevanza mondiale, e Maria Luisa Righini Bonelli, prima italiana a ricevere la prestigiosa Sarton Medal, che ne fece uno dei principali centri internazionali per lo studio degli strumenti scientifici. Basato su documenti d’archivio in gran parte inediti, il volume illustra mezzo secolo di battaglie per salvare, catalogare e valorizzare le collezioni medicea e lorenese. Una storia di visione e tenacia, dove la salvaguardia del patrimonio scientifico diventa metafora della resistenza culturale italiana attraverso fascismo, guerra e ricostruzione. Marco Beretta insegna Storia della scienza all’Università di Bologna. È membro del Comitato scientifico del Museo Galileo. Insieme a Sven Dupré dirige la serie di monografie “Nuncius Series” (Brill) e insieme a Lucia Raggetti la rivista internazionale “Aldrovandiana”. È Presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Ulisse Aldrovandi. Nel 2022 gli è stato conferito l’HIST Award for Outstanding Achievement in the History of Chemistry.
Per maggiori informazioni: https://www.museogalileo.it