L’edizione 2025 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, domenica 30 novembre alle 17.30, Certosa di Firenze, via della Certosa 1, Galluzzo - Firenze; € 10 intero, € 8 ridotto under 30) si conclude col concerto Virgo et Mater. Intorno alla musica sacra di Giovanni Pierluigi da Palestrina con L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo. Giovanna Baviera, Marta Fumagalli, cantus; Andrés Montilla Acurero, Elisabetta Vuocolo, altus; Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani, tenor; Davide Benetti, Gabriele Lombardi, bassus; Andrea Perugi, organo; musiche di Josquin Despres, Alfonso Ferrabosco, Christian Erbach, Orlando di Lasso e Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Il programma, in occasione dei 500 anni dalla nascita, vuole rendere omaggio alla musica sacra (e non solo) di Palestrina, uno dei più prolifici autori del Cinquecento, osannato dai contemporanei, il musico eletto dalla chiesa di Roma come “princeps musicae”. Seguendo il concetto di “imitazione”, centrale nel pensiero artistico (e non solo) del Rinascimento, il programma si incentra sulle cosiddette “messe parodia”, quelle messe create a partire non da una melodia di canto piano (gregoriano), ma da un brano polifonico preesistente, sacro o profano, di autore antecedente o contemporaneo. Più della metà delle cento messe composte da Palestrina rientrano in questa tipologia di composizione. Due le messe selzionate: la Missa primi toni (Kyrie e Gloria), elaborata a partire dal madrigale Io mi son giovinetta del bolognese Domenico Maria Ferrabosco (pubblicato a Venezia nel 1542 e ristampato numerose volte), e la Missa sine nomine (Agnus Dei) creata a partire dalla chanson Je suis déshéritée di Pierre Cadeac pubblicata a Parigi nel 1534.
La rassegna «I Concerti al Cenacolo» 2025 si è svolta dal 7 al 30 novembre e ha presentato 12 eventi (6 concerti e 6 conversazioni) in tre diversi ambiti della musica antica: la canzone d’autore inglese tra Cinquecento e Novecento, il nuovo stile di canto nella Roma barocca (con un organico eccezionale di tre arpe barocche) e un omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina, uno dei musicisti italiani più famosi al mondo, in occasione dei 500 anni dalla nascita. Il progressivo aumento del numero degli spettatori spinge l’Associazione L’Homme Armé a perseverare nella scelta di allargare l’area della rassegna, toccando, oltre alla storica sede del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi a Firenze, nuovi comuni e sviluppando nuovi contatti con associazioni, enti e pubblico. I concerti sono introdotti da conversazioni, di regola il giorno stesso (ma non per l’ultimo concerto, la cui conversazione è anticipata e in altro luogo).
Fondato nel 1982, l’ensemble L’Homme Armé svolge un’intensa attività di ricerca e di esecuzione concertistica e discografica del repertorio, principalmente vocale, dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al repertorio fiorentino, ma senza tralasciare grandi opere della letteratura antica. L'Homme Armé ha collaborato con vari musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica del gruppo è affidata a Fabio Lombardo. Nel corso del tempo il gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo. Ha così presentato con successo programmi molto particolari che affiancano musiche antiche e contemporanee da Josquin Desprez, Palestrina, Janequin, Vecchi a Messiaen, Kurtag, Hersant, Sciarrino, Pezzati, Pärt, Nono, Cage, Berio; di quest’ultimo in particolare sono state eseguite composizioni notevoli come Laborintus II, Cries of London e A-Ronne. Nel 2014 ha eseguito con grande apprezzamento della critica la Passione della piccola fiammiferaia del compositore americano David Lang, in un concerto replicato al festival «Architecture of voices» a Kiev e al Maggio Musicale Fiorentino.
L'Homme Armé è stato ripetutamente presente nelle stagioni concertistiche di importanti istituzioni e festival, come ad esempio Ravenna Festival, Teatro Valli di Reggio Emilia, Mart di Rovereto, Teatro Grande di Brescia, Teatro Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica (Verona, Mestre, Firenze), Orchestra della Toscana, Società del Quartetto di Milano, Festival Barocco di Viterbo, Festival Cusiano del Lago d’Orta, Concerti del Gonfalone di Roma; inoltre Canto delle Pietre, Segni Barocchi di Foligno, Taormina Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Anima Mundi di Pisa, Concerti al Quirinale (in diretta su Radio3) e Maggio Musicale Fiorentino. Ha partecipato più volte al festival «Fabbrica Europa»: nel 2006 in Laborintus II di Berio, nel 2011 con Missa Ockeghem (spettacolo multimediale realizzato in coproduzione con Tempo Reale, Maggio Musicale Fiorentino e in collaborazione con la Fondazione Michelucci) e nel 2012 partecipando al progetto Four. A night with John Cage con un programma di musiche vocali ed elettroniche. Recentemente è stato uno dei protagonisti delle Celebrazioni per i Mille anni della Basilica di San Miniato al Monte con due differenti programmi. Nel 2021 ha effettuato la prima registrazione mondiale della Passione secondo Matteo di Francesco Corteccia (1502-1571), riconosciuto come “musico del Serenissimo Cosimo de Medici” duca di Toscana. Sempre nel 2021 ha ideato ed eseguito nuovi programmi di concerto dedicati al Centenario di Dante e al V centenario della morte di Josquin Desprez, ormai ritenuto uno dei più grandi compositori della storia della musica.
Nel 2022 ha eseguito alcune repliche di un programma dedicato a Isaac e Weerbeke e alla musica di fine ’400 tra Firenze e Milano. Nel 2023 ha eseguito alcune repliche della Missa L'Homme Armé super voces musicales di Josquin Despres. L'8 ottobre 2023 L'Homme Armé ha festeggiato i propri “40 anni vissuti polifonicamente” con un convegno dal titolo È ancora antica la musica antica? Riflessioni polifoniche sullo stato della musica antica negli ultimi decenni, a cui hanno partecipato interpreti, storici e musicologi di fama internazionale. La giornata si è conclusa con l’esecuzione di un mirabolante mottetto a 40 voci di Alessandro Striggio, esempio stupefacente della politica culturale dei Medici nella seconda metà del ’500. Nel maggio 2024 e nel giugno 2025 l'Ensemble L'Homme Armé è stato presente nel cartellone del Maggio Musicale Fiorentino con programmi che hanno registrato un grande successo da parte di un pubblico in parte non abituato a questo repertorio. L'Ensemble L'Homme Armé fa capo alla omonima Associazione Culturale ETS che da molti anni svolge in Toscana una importante e continuativa attività di organizzazione e promozione della musica antica, con una ricercata progettualità artistica. Attualmente questa attività si esprime principalmente nella organizzazione annuale del “Festival Internazionale Floremus: Rinascimento musicale a Firenze”, giunto alla sua IX edizione, e della ormai storica rassegna dei “Concerti al Cenacolo: Musica Antica nell'area metropolitana di Firenze”.
Fabio Lombardo ha studiato composizione, analisi, musica elettronica, voce e direzione di coro a Firenze (Conservatorio L.Cherubini), Parigi (Centre d’art polyphonique et chorale), Siena (Accademia Chigiana) e Arezzo (Fondazione Guido d’Arezzo). Molti gli incontri stimolanti negli anni di formazione, tra cui S.Bussotti, D.S.Avalle, P.Grossi, A.Mayr, B.Porena, S.Caillat, R.Clemencic, A.Lawrence King. Particolarmente determinanti sono stati quelli con Fosco Corti e Romano Pezzati che hanno maggiormente influenzato le sue scelte artistiche e professionali. Nel 1982 ha fondato l’ensemble “L'Homme Armé” che è diventato uno dei migliori ensemble vocali italiani, dedito principalmente all’esecuzione della musica rinascimentale, barocca e contemporanea. Nel 1987, su invito di Piero Farulli, ha fondato la Schola Cantorum "Francesco Landini" della Scuola di musica di Fiesole, coro che ha diretto fino al 2022 e con il quale ha affrontato il repertorio oratoriale tra XVIII e XX secolo. L’attività concertistica lo ha portato in alcuni dei più importanti festival e stagioni musicali in Italia: Società del Quartetto (Milano), Orchestra della Toscana, Maggio Musicale Fiorentino, Unione Musicale (Torino), Anima Mundi (Pisa), Amici della Musica (Firenze), Teatro Valli (Reggio Emilia), Ravenna Festival, Taormina Festival, Segni Barocchi (Foligno), e in vari paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Ucraina, Turchia). Alla guida del Gruppo Polifonico "F.Coradini" di Arezzo, di cui è stato direttore artistico e musicale dal 1986 al 1998, ha vinto il primo premio al 44° Concorso Internazionale di Llangollen (Gran Bretagna) nel 1990 (primo coro italiano a vincere la categoria ‘polifonia per cori misti’ in oltre 40 edizioni). Ha collaborato con due dei suoi ensembles alla prima realizzazione moderna dei Salmi a quattro cori di Ludovico Grossi da Viadana con la direzione di Frans Brüggen (produzione Accademia Chigiana in diretta su RadioTre, 1994). In occasione delle celebrazioni per i 500 anni della nascita del melodramma ha curato insieme a Andrew Lawrence-King, su commissione del Comitato nazionale, la ricostruzione musicale degli Intermedi per la “Pellegrina” (1589), messi in scena al Teatro della Pergola di Firenze nel giugno 2000 con grande successo di pubblico. Dopo varie esperienze sul repertorio rinascimentale e barocco, anche con coro e orchestra, ha dedicato una crescente attenzione al rapporto tra musica antica e contemporanea interpretando opere vocali dei più importanti compositori degli ultimi decenni (Berio, Cage, Globokar, Hersant, Kurtag, Nono, Pärt, Pezzati, Sciarrino …), ideando anche progetti innovativi come ad esempio “Missa Ockeghem” realizzato per il Festival Fabbrica Europa nel 2011. Ha al suo attivo diverse registrazioni discografiche di musiche rinascimentali (Cristophorus, Tactus, ARTS, Dynamic, TempoReale, EMA). Ha sempre diviso la sua attività tra ricerca, ideazione e produzione artistica, direzione e insegnamento musicale, tenendo tra l’altro corsi e seminari presso varie Istituzione italiane e straniere.
Marta Fumagalli, mezzosoprano, consegue il diploma di Canto presso il Conservatorio di Musica "G.Verdi" di Como nel 2009. Nel 2022, frequenta la masterclass annuale di canto barocco presso il Polo Nazionale Artistico di alta specializzazione di Verona, sotto la guida del contralto Sonia Prina; si perfeziona con il controtenore Roberto Balconi presso il Conservatorio di Novara. Collabora regolarmente in particolare con ensembles specializzati in musica barocca (Cappella Neapolitana, Coro e Orchestra Ghislieri, L’Homme Armé, La Florida Cappella, La Risonanza, Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, Festina Lente, Vox Luminis, La Venexiana, Le Concert des Nations, Coro RSI/I Barocchisti, Les Musiciens du Louvre, Il canto di Orfeo, LaVerdi Barocca, Atalanta Fugiens, Cantar Lontano, Ensemble Salomone Rossi, La Divina Armonia, Dolce e Tempesta, Accademia degli Erranti, Allabastrina Ensemble) e si esibisce come solista in prestigiosi contesti in Italia e all’estero. Nel 2018, si aggiudica il Diapason D’Or Decouvérte per il disco della Messa in Re Maggiore di G. B. Pergolesi, inciso con il gruppo Coro e Orchestra Ghislieri diretto da G. Prandi, per l’etichetta Arcana-Outhere Music. Recentemente, molteplici dischi la vedono protagonista: M. da Gagliano, La Flora (Allabastrina ensemble, E. Sartori), per Glossa Music, G. F. Handel, Italian cantatas (Ensemble Fantazyas, R. Balconi) per Brilliant Classic, B. Marcello, Psalms and Sonatas (Ensemble Salomone Rossi, L. Cevidalli), A.Nola, Tristes erant Apostoli (Cappella Neapolitana, A. Florio) e C. Arrigoni, Tiranni affetti (Accademia degli Erranti), entrambi per l’etichetta Dynamic; A. Giannettini, L’Uomo in Bivio (Cantarlontano, M. Mencoboni), G. Bononcini, Oratorio La conversione della Maddalena (La Venexiana, G. Palomba), L. Rossi, Orfeo (Allabastrina Ensemble, E. Sartori) per Glossa Music.
Giovanna Baviera, diplomata in viola da gamba nel 2016 presso la Schola Cantorum Basiliensis a Basilea, continua ad approfondire le possibilità espressive dell’arte del cantare accompagnandosi alla viola da gamba, dedicandosi sia al repertorio storico sia a quello contemporaneo. È inoltre una musicista da camera attiva in varie formazioni (Profeti della Quinta, Concerto di Margherita, Voces Suaves, Doulce Mémoire, ecc.) e si è esibita in numerosi festival in Europa (Oude Muziek Utrecht, Innsbrucker Festwochen der alten Musik, Festival Ambronay, AMUZ, ecc) e nel mondo. Nel 2024 ha pubblicato il suo primo disco da solista Soloindue (Albus Fair Editions).
Per maggiori informazioni: www.hommearme.it
Foto: Jacopo Santini