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mercoledì 26 novembre 2025

"Ai confini della percezione", mostra di Enrico Embroli a Palazzo Rosselli del Turco di Firenze

28-11-2025

Dal 28 novembre al 19 dicembre 2025, le sale di Palazzo Rosselli del Turco di via dei Serragli a Firenze, ospitano la mostra personale di Enrico Embroli, Ai confini della percezione: un percorso che esplora i limiti e le ambiguità della percezione visiva attraverso opere che sfidano il confine tra piano e spazio, realtà e costruzione ottica.

Con la sua ricerca, Embroli indaga la tensione tra la bidimensionalità dell’immagine e la tridimensionalità dello sguardo. Le sue opere — pitture, rilievi e installazioni — si muovono in una zona liminale, dove la superficie si fa soglia, illusione e paradosso. Nelle “Architetture dello sguardo”, come l’artista definisce le proprie composizioni, lo spazio emerge da linee e piani, si disgrega e si ricompone in una dialettica costante tra visibile e invisibile.

L’esposizione si articola in un percorso che attraversa i temi chiave della ricerca di Embroli:
Gli inganni della superficie, dove la pittura diventa linguaggio ambiguo, capace di celare e rivelare;
L’illusione della profondità, che invita lo spettatore a interrogarsi sulla natura stessa della visione;
Ai margini della percezione, dove la forma si dissolve in pura esperienza ottica;
Il paradosso della superficie, punto d’arrivo e di sintesi di un’indagine che abbraccia l’instabilità del vedere.

Enrico Embroli è un artista multidisciplinare la cui pratica abbraccia pittura, scultura e stampa d’arte. Dopo oltre un decennio come docente, Embroli si dedica completamente allo studio, sviluppando un linguaggio visivo caratterizzato da superfici fortemente materiche e tridimensionali, in cui forma costruttiva e gesto espressivo si intrecciano. Ha esposto in musei, gallerie, installazioni pubbliche e fiere internazionali negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Le sue opere fanno parte di collezioni private, pubbliche e aziendali in tutto il mondo.

"Sin da giovanissimo sono stato attratto dal silenzioso universo del laboratorio di mio padre: un mondo intimo fatto di utensili, legno e piccoli componenti che hanno acceso in me la fascinazione per il creare. Quella meraviglia infantile si è trasformata in un impegno profondo verso l’esplorazione della materia. La scultura è stata il mio primo linguaggio, al quale si sono poi aggiunte la pittura e la stampa d’arte, dando forma alla pratica multidimensionale che porto avanti oggi. Il mio lavoro nasce da un equilibrio tra sperimentazione processuale ed esecuzione consapevole. Affronto ogni opera come un’indagine aperta, lasciando che curiosità, casualità e rigore tecnico si incontrino. In questo dialogo, le superfici diventano tattili e tridimensionali, fondendo la costruzione materica con il gesto espressivo. Il risultato può confermare un progetto attentamente elaborato oppure svelare una direzione inattesa—un elemento di scoperta che rimane essenziale nella mia pratica. Sono motivato dall’ignoto. L’esplorazione di materiali, formati e metodologie alimenta un linguaggio in continua evoluzione, che rifugge i percorsi familiari. Questa tensione costante mantiene il processo vivo—stimolante, necessario e generativo."

Nel contesto suggestivo di Palazzo Rosselli del Turco — luogo di incontro tra storia e contemporaneità — la mostra di Enrico Embroli si propone come un viaggio percettivo e mentale, un invito a “vedere oltre ciò che si vede”.

Sede: Palazzo Rosselli del Turco, via dei Serragli 17, Firenze
Date: 28 novembre – 19 dicembre 2025
Orari: dal lunedì al venerdì, 10:00 – 18:00
Ingresso libero su appuntamento

Per maggiori informazioni: https://www.studioabba.com