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sabato 06 dicembre 2025

Maratona Lighthouse: 12 ore e 9 spettacoli del Teatro dell'Elce al Cantiere Florida di Firenze

06-12-2025

12 ore e 9 spettacoli per interrogarsi sulla nostra cultura civile. Sabato 6 dicembre 2025 al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111 Rosso) arriva la “Maratona Lighthouse”, l’evento che porta in scena in un’unica giornata tutte le letture del Teatro dell’Elce, in un percorso che indaga i grandi temi del nostro sistema sociale, economico, storico e culturale: dal lavoro alla religione, dall’amore alla Resistenza, dalla scuola all’alimentazione. L’iniziativa, nell’ambito della stagione di prosa a cura di Elsinor Centro di Produzione Teatrale, si compone di 9 atti unici divisi in 3 blocchi di 3 letture ciascuno: 9 lavori prodotti dal nucleo creativo fondato da Marco di Costanzo, Stefano Parigi e Andrea Pistolesi. Dalle 11 alle 23.00 gli spettatori potranno scegliere di affrontare tutti gli spettacoli o di sceglierne alcuni, muovendosi liberamente nel programma. Per il ristoro del pubblico sono previsti coffee break gratuiti nelle brevi pause tra uno spettacolo e l’altro, mentre nelle interruzioni in orario di pranzo e cena sarà possibile prenotare dei pasti leggeri. Tra i titoli in programma “All you can eat”, adattamento del saggio di Michael Pollan “Il dilemma dell’onnivoro”, che torna ad essere rappresentato per la prima volta dopo il debutto (info e prenotazioni: www.teatroflorida.it). 

Il progetto Lighthouse è il frutto del nostro senso di smarrimento. Un ciclo di spettacoli in continua evoluzione che con cadenza più o meno annuale dal 2017 si arricchisce di nuove ramificazioni frutto di un’unica domanda di partenza: quali sono i pilastri su cui si regge quella struttura complessa e stratificata che usiamo chiamare cultura civile?”, spiega Di Costanzo, che sarà sul palco con Livia Gionfrida, Alessio Martinoli, Stefano Parigi e Monica Santoro. “Ben lontani dal poter fare luce sulla questione, cerchiamo di tenere acceso nella nebbia il flebile faro (il lighthouse, appunto) della ricerca”. 

In scena dalle 11.00 alle 14.00 “Processo all’Occidente”, da “Processo dell'Islam alla civiltà occidentale” di Guido Piovene, che esplora l’origine dei contrasti tra Occidente e mondo islamico; “Cara Signora” da “Lettera a una professoressa” di Don Lorenzo Milani, uno spunto sempre attuale sul divario di classe e sull’antidoto ai populismi; “Noi ritorneremo!” da “La Resistenza a Firenze” di Carlo Francovich, presa di coscienza della propria dignità e della scelta di combattere per ottenerla. Dalle 15.00 alle 18.30 “Il piacere” da “La nascita del piacere” di Carol Gilligan, tentativo di recuperare una mappa dell’amore che indichi i percorsi alternativi alle leggi del patriarcato; “Lettera a Eichmann” da “Noi figli di Eichmann” di Günther Anders, riflessione sull’eredità dell’Olocausto nella nostra epoca; “Under Fire” da “L’arte fiorentina sotto tiro” di Frederick Hartt, cronaca della salvaguardia del patrimonio artistico in Toscana durante la Seconda guerra mondiale. Dalle 19.30 alle 23.00 “Lavoro a senso indeterminato” da “Bullshit jobs” di D. Graeber, storia dell’odierna concezione del lavoro; “Giovani” da “Scritti corsari” e “Lettere luterane” di P. P. Pasolini, che indaga il cosiddetto “disagio giovanile”; “All you can eat”, un viaggio lungo la filiera alimentare per riflettere sul legame tra alimentazione e sostenibilità ecologica.

Il Teatro dell’Elce prende il nome dal primo albero su cui sale, ancora ragazzo, il barone rampante di Italo Calvino: da quel momento non scenderà più a terra e passerà sugli alberi l’intera vita. Dalla sua formazione nel 2006 la compagnia si interessa degli aspetti più organici dell’arte del teatro, quelli legati al corpo, alla voce, all’energia dell’attore, considerando il teatro arte dell’azione e della relazione. Il Teatro dell’Elce si dedica a creare esperienze, siano esse spettacoli, sessioni pedagogiche o progetti legati a particolari contesti geografici o sociali. Nato sotto la stella della scuola russa del ramo Stanislavskij – Vachtangov – M. Cechov e cresciuto con influenze della scuola francese di teatro corporeo, il Teatro dell’Elce crede in delle arti sceniche legate fortemente alla loro origine arcaica, guardando con riverenza agli insegnamenti dei classici e allo stesso tempo sentendo la necessità di intercettare e indagare i nodi tragici, sociali e spirituali che oggi tengono stretti tutti noi.

Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze. Partner del Teatro è inoltre la Fondazione CR Firenze che, oltre a sostenere le tre compagnie in residenza nella realizzazione della stagione teatrale, collabora con loro nella promozione di azioni mirate a favorire l’ingaggio di nuovi pubblici e la partecipazione culturale della comunità locale.

Per maggiori informazioni: www.teatroflorida.it