Le note swing dell’Orchestra OsmannGold accendono le luci sul periodo più scintillante dell’anno con un concerto spettacolo interamente dedicato al Natale, in cui le musiche tipiche del periodo di festa si fondono con successi più recenti, in un programma vivace, brioso e coinvolgente impreziosito dalla presenza della cantante Romina Barsotti. L’appuntamento è per domenica 14 dicembre 2025 alle ore 21.30 al Teatro del Circolo Arci L'Unione di Ponte a Ema - Firenze.
Non solo swing, non solo musica da ballare, quindi, ma anche da ascoltare grazie a un programma che dalla New York degli anni Ruggenti porta verso grandi classici natalizi rivisti in arrangiamenti capaci di sprigionare tutta l’energia del ritmo sincopato che caratterizza questo genere. Un’occasione per riscoprire e condividere tutta la vitalità tipica di un’epoca ancora oggi simbolo di modernità e giovinezza che porta alla riscoperta di tutti i valori positivi di una stagione in cui, insieme alle danze e alla voglia di spensieratezza si univano il desiderio di libertà e dell’uguaglianza celebrando un ritmo nuovo, accessibile a tutti.
Ogni brano sarà introdotto da brevi testi originali capaci di accompagnare lo spettatore dentro l’atmosfera del brano per ricostruire le vicende, gli aneddoti e i personaggi che ne sono protagonisti.
L’orchestra OsmannGold è composta da nove musicisti capaci di ricreare le atmosfere delle big band tradizionali con un repertorio che attraversa i grandi classici di ogni tempo e luogo a cui si uniscono composizioni originali e arrangiamenti di capolavori poco conosciuti.
Evento organizzato dal Quartiere 3 di Firenze.
OsmannGold
trombone: Fausto Antonini
sax tenore: Giacomo Petrucci
sax contralto: Fabrizio Cortopassi
tromba: Marco Nesi
tromba: Stefano Pratesi
flicorno: Luciano Fiorello
pianoforte: Massimo Barsotti
contrabbasso: Andrea Passini
batteria: Marcello Nesi
voce: Romina Barsotti
presentazioni: Francesca Vattiata
“I musicisti jazz a un certo momento dicono la parola giusta, rispecchiano gli umori, il clima, le concezioni estetiche, persino le ideologie dominanti del periodo. È il destino di chi fa una musica tanto strettamente legata alla cronaca, alla storia del costume e che è espressione di un gruppo sociale le cui vicende sono state addirittura tumultuose nel loro rapidissimo mutare”. (A. Polillo)
Per maggiori informazioni: www.osmanngold.com