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venerdì 19 dicembre 2025

"Musica e Letteratura. Dialoghi tra suono e parola" alla Biblioteca Umanistica di Firenze

11-12-2025

Giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 15.00, la Sala Comparini della Biblioteca Umanistica dell'Università degli studi di Firenze, in piazza Filippo Brunelleschi 4, ospita la tavola rotonda "Musica e Letteratura. Dialoghi tra suono e parola", coordinata da Barbara Innocenti e Michela Landi

Programma

Alessandro Pagni, Musica, Sangue e Poesia
Un poema feroce e tenero, dove la musica nasce dal silenzio e il gesto estremo si fa arte. Prévert ci conduce nel cuore oscuro dell’espressione, dove i muti e i bambini- gli ultimi- compongono la sinfonia più autentica. Tra strumenti che parlano e parole che tacciono, l'organo di Barberia diventa metafora di libertà, ribellione e rinascita.

Alice Frontonesi, I've been waiting for a guide to come and take me by the hand. L'influenza della letteratura francese sulla musica punk e post-punk
Il contributo esplora il dialogo tra musica e letteratura, mostrando come il situazionismo francese abbia influenzato la nascita del punk britannico. Il post-punk prosegue questa traiettoria, rielaborando temi letterari e filosofici. Ian Curtis, influenzato dalle sue letture, in particolare La nausée di Jean-Paul Sartre, tradusse nei suoi brani la tensione tra alienazione sociale e libertà interiore, trasformando la musica dei Joy Division in uno spazio di introspezione e critica.

Brunella Caiazzo, Il Viaggio tra Letteratura e Musica: l’incontro oltre pregiudizi e stereotipi. Da Il Piccolo Principe a Il Mondo come lo vedi tu, fino a Casa Mia
Il concetto di “incontro dell’altro”, inteso come una vera apertura a ciò che è differente dalla propria cultura d’origine, può risultare un valido punto di vista in un’ottica di interculturalità, che accolga le diversità come ricchezze culturali, le quali, di fatto, renderebbero giustizia ad un senso di uguaglianza e di dignità nel rispetto delle origini altrui. Sono tematiche affrontate attraverso una comparazione tra il testo Le Petit Prince di Antoine de Saint-Exupéry e il nuovo testo Il Mondo come lo vedi tu, scritto da Pierdomenico Baccalario e Rich Ciolino (forse Alter Ego dell’artista musicale Ghali), fino a trovare un palese collegamento con la canzone Casa Mia di Ghali, Tropico e Michelangelo, all’origine del libro stesso. Si vuole anche affrontare il tema del legame tra musica e scrittura, che possono spesso risultare parti di un discorso ulteriormente impreziosito dalla collaborazione tra generi artistici.

Letizia Del Basso, Quello che le donne dicono (e cantano!)
Un legame indissolubile quello tra musica e letteratura, tra cultura ed essere umano. L'intervento ripercorre alcuni esempi emblematici di donne che hanno fatto la storia nel mondo della musica, citate nel volume di Fiorella Mannoia Quello che le donne dicono, tra cui la cantautrice di successo mondiale Taylor Swift.

Matilda Boccieri Torelli, Un grillo, un burattino e un commerciante in un tribunale
Figlio dell’opera di Collodi, il grillo parlante è divenuto simbolo di moralità e della coscienza che ci spinge a fare del bene e a comportarci meglio di fronte alle scelte sbagliate; esso rappresenta la coscienza di ognuno di noi, ma lo fa in una chiave rigida e irritante, tanto che Pinocchio stesso lo schiaccia con un martello, uccidendolo. Per questo suo ruolo ha avuto molte rivisitazioni in chiave satirica, partendo proprio da Edoardo Bennato nel suo album “Burattino senza fili”, una magnifica riscrittura di Pinocchio, di tutti i suoi protagonisti e i suoi eventi più celebri. In quel caso il grillo parlante rappresentava la comunità ecclesiastica ma soprattutto chi, come si suol dire, “predica bene e razzola male”. La rigidità del grillo parlante lo rendono un facile oggetto di scherno e di interpretazioni di questo genere, portando alla luce i comportamenti spesso ipocriti di chi “sta sempre con la ragione e mai cl torto”, per citare un altro cantautore di grande calibro. Nel 2017 gli Eugenio in Via Di Gioia fecero uscire il brano Obbiezione, facente parte dell’album “Tutti su per terra”, su cui si concentra questo intervento.

Stella Benincampi, Ricordare con rabbia… o ricordare con amore
Con Look Back in Anger (Ricorda con Rabbia in italiano), opera teatrale del 1955 di John Osborne, abbiamo una delle prime rappresentazioni della generazione dei Giovani Arrabbiati. Look Back in Anger ha ispirato vari artisti tra cui David Bowie con l'omonima canzone, che ha a sua volta ispirato Don't Look back in Anger degli Oasis, in cui il tema del ricordo è centrale (Noel Gallagher ha infatti dichiarato parlando della canzone "Odio le persone che guardano al passato o parlano di ciò che sarebbe potuto essere"). Nel 2021 esce Look back di Tatsuki Fujimoto, un fumetto che parla dell'amicizia tra due ragazze, di arte e di rimpianto. Ma invece che con odio e rabbia, in questo caso il ricordo si esprime con tenerezza e, soprattutto, con amore.

Antonio Gallo, Demitizzazione della figura del supereroe (Hanno ucciso anche l'Uomo Ragno)
L'intervento si propone l'obiettivo di stimolare la critica costruttiva sui testi delle canzoni di genere pop, non solo come riflesso dei sentimenti sociali in cui sono prodotti, ma come parte integrante della produzione letteraria contemporanea. Si approfondirà il contenuto del brano del 1992 Hanno ucciso l'Uomo Ragno, del gruppo musicale 883, in particolare alla luce del saggio Il mito di Superman di Umberto Eco, contenuto in Apocalittici e Integrati pubblicato nel 1964, e della rappresentazione della società postmoderna offerta da Zygmunt Bauman attraverso la metafora della “società liquida”. Si vuole esporre la teoria per la quale la canzone abbia avuto successo, oltre che per meriti musicali, anche grazie all'attivazione del processo che in psicoanalisi è chiamato “ritorno del rimosso”: ai giovani degli anni '90, senza ormai alcun punto di riferimento nella religione, nella famiglia, nel lavoro, nelle tradizioni, viene detto che anche il supereroe, che aveva dato conforto nei decenni precedenti con la sua facoltà mitopoietica e la sua immortalità, è stato ucciso, ed è stato ucciso dal Dio del consumo. Il titolo della canzone, ed il suo ritornello, di cui anche gli autori non danno una spiegazione soddisfacente, fanno così riaffiorare una consapevolezza allontanata dalla coscienza, rivelano il bisogno di urlare il disagio esistenziale di una generazione e gli permette di esprimerlo grazie al canto e al ballo.

Alle ore 17.00 l'intervento del frontman del gruppo musicale “Via del Campo tribute band”.

Per maggiori informazioni: https://www.sba.unifi.it